Torna indietro e recupera i vecchi articoli. Sul serio, sono molto più ispirati di quelli di questo periodo. Perché? Non lo so, non importa molto.
Mi piace scrivere. Mi piace scrivere articoli belli, mi piace scrivere articoli brutti. Alcuni articoli che sono per me brutti, per altri sono belli. Ma non è solo questo.
Alcuni articoli brutti, e soprattutto i più brutti, e quelli che sono proprio brutti per tutti, aiutano i miei lettori molto più di quegli altri. Forse leggere quelle parole così male organizzate li fa sentire meglio dentro, in qualche modo, non lo so.
A volte mi fa stare bene vedere i fallimenti di chi ammiro. Questo non sicuramente nel senso che per invidia vorrei che fallissero, un atteggiamento di questo tipo non mi sarebbe in realtà affatto di aiuto. Più che altro, mi ispira vedere che non si sono fermate. Non si sono di certo arrese, anche se chiaramente la loro creatività ha raggiunto un blocco, non hanno smesso di creare. Hanno continuato con fierezza a mettersi a disposizione di se stesse, del loro stesso genio, della loro stessa ispirazione, e ovviamente anche del loro pubblico. E questo, a rischio di mettere a repentaglio la propria immagine, la propria reputazione di persone creative, e ovviamente anche la reputazione delle loro opere.
Guardare quei “passi indietro”, te lo ripeto perché probabilmente ancora non ci credi, mi aiuta parecchio. Talvolta, molto di più che non guardando alle cose ben riuscite.
Forse è proprio per questo che in questo periodo creo contenuti così fiacchi, e mi sento poco ispirato. Forse è per aiutarti, chi lo sa?
Poco importa. Se vuoi articoli migliori, sicuramente ci sono stati momenti in cui ne ho scritti di ottimi, lo dico tranquillamente perché hanno decine di migliaia di visualizzazioni e mi sono stati copiati pure da dei quotidiani.
Alcuni tra i favoriti del pubblico di Autocrescita:
- Come fare sogni lucidi: tutte le tecniche e gli esercizi
- Come usare l’ascolto passivo per imparare una lingua
- Perché essere vegani fa male
- Mazzi per Anki: la guida
- Kanji giapponesi: come impararne 2000 in 2 mesi
- Come essere un uomo affascinante
- La guida introduttiva agli SRS (e ad Anki)
Tutti questi articoli, in ordine di popolarità, hanno totalizzato più di 10 mila visualizzazioni ciascuno. Grazie a tutte di cuore! ❤
Altri ne hanno ricevute invece molte meno. Incluso questo, che anche se non lo saprò mai con certezza, molto probabilmente non raggiungerà più di una centinaia di lettori in totale nel prossimo anno, e forse mai.
Va benissimo così. Ancora una volta, fare errori non mi spaventa. Nemmeno pubblicamente. C’è come un senso di tristezza, in chi raggiunge un certo livello di successo e poi non riesce più a continuare ad averne come prima, e con il passare del tempo il suo lavoro si spegne, e viene progressivamente dimenticato… Non è un problema per me, in realtà. Adoro questa fase di “risacca”, questo periodo di basse energie, di bassa ispirazione, di generale senso di resistenza e di attrito.
È il momento perfetto per tornare indietro. Per guardare a quello che ho fatto prima e per sentirmi grato, ad esempio. Ma anche per tornare indietro in generale, per fare passi indietro, per sbagliare, per fare le cose così come vengono, per fare un lavoro pigro e mediocre e scadente. E soprattutto, per percepirlo come tale e nonostante tutto continuare a darlo. In avanti.
O all’indietro, non cambia molto.
L’importante è esserci, diceva Woody Allen.
“L’80% del successo consiste semplicemente nel presentarsi”
Il restante 20%, probabilmente, consiste nel continuare a farlo. O forse no, chi lo sa.
Chi se ne importa 😉