9 giorni fa ho interrotto la sfida di scrivere un articolo al giorno per tutti i giorni. Avevo pensato di portarla avanti fino al 12 Febbraio, il Capodanno cinese, ma poi mi sono accorto che eravamo già ben oltre la “soglia di sopportazione”. Ehi, non per me, intendo. Per te!
Infatti, la verità è che io nel privato ho continuato a scrivere, mentre non presento più ciò che scrivo qui sul blog perché praticamente chi mi legge è ormai esausta di avere così tanta roba da “recuperare”. Vogliono tutti una pausa da Dylan, e ci mancherebbe è super naturale raga e anzi ringrazio immensamente chiunque sia sia letto tutti gli articoli fin’ora. Siete le migliori.
Tutti vogliono una pausa da Dylan, dicevamo, ma non Dylan. Nossignore, mi amo tanto io, alla faccia di chi non mi capisce 😀
E così, ho continuato a scrivere tutti i giorni, stavolta però su dei progetti privati (principalmente, libri) che ho intenzione di completare quest’anno. Apparentemente uno dei miei punti deboli, per quanto riguarda la mia personalità e la mia tendenza ad approcciare il mondo in generale, è quella di “organizzarmi” secondo dei criteri più o meno stabili in modo da “costruire e concludere e consegnare qualche cosa”.
Il concetto di “organizzarmi”, in effetti, mi suona molto come un attacco ai miei diritti e un bieco tentativo di controllo da parte dell’establishment.
“HANNO INVENTATO LA SETTIMANA! LA HANNO INVENTATA DI SANA PIANTA PER CONTROLLARCI!”
Questa è una cosa che il mio subconscio ha sempre urlato. Invece a quanto pare l’idea migliore sarebbe quella di crearmi un minimo di struttura, se non altro per interagire con gli altri in maniera più intelligente.
Per esempio, non ho mai rilasciato i video sul canale coerentemente e con regolarità, chessò, l’Uranodì alle 43:91*. E adesso, ovviamente, sarà invece un mio obbiettivo generare quel tipo di ordine nella mia agenda e ottenere quel tipo di “organizzazione”. Brividi soltanto a dirlo, ma tant’è.
Da parte mia, però, ho notato che una cosa che mi viene molto bene è decidere di procedere dedicando completamente la mia agenda a una cosa sola. Scrivere tutti i giorni dell’anno per tutta la vita per sempre? Perché no? Che altro c’è da fare alla fine, se non lavorare per realizzare i propri sogni? 😀
Questo mi renderà automaticamente “bravo a scrivere”, anche se ovviamente non è solo una questione di tempo ma di pratica deliberata e bla bla bla, okay ci siamo capiti. Ma il punto qui è, che internamente mi sento molto meglio a dire a me stesso “fai qualcosa sempre”, piuttosto che invece “fai qualcosa tutti i Plutodì alle 52 e un micron”. Nessuna suddivisione settimanale, nessun senso di arbitraria costrizione, e in generale molta più libertà di azione nella mia vita. Certo, ogni giorno devo scrivere un pezzo e “consegnarlo” se non altro a me stesso, ma non devo farlo in un orario preciso. Posso anche farlo dopo la mezzanotte, volendo, semplicemente devo scrivere prima di addormentarmi.
E così eccoci qua.
Oggi ho scritto anche quest’altro articolo, che è molto caotico e casinaro perché sì, ma in generale mi sto occupando di un altro progetto in questo periodo che terremo segreto per scaramanzia. Nel resto del 2021 ho intenzione di continuare a scrivere, e soprattutto di concludere e consegnare grossi lavori (possibilmente libri).
Spero che i miei articoli quotidiani non ti manchino. Se è così, recupera quelli che non hai letto nella pagina degli archivi.
Che cosa??? Li hai letti tutti quanti? Che cosa aspetti allora a mandarmi una mail a dylan@autocrescita.com, ti voglio assolutamente conoscere.
Ultima cosa: tornerò ancora con un nuovo post qui sul blog? Certamente sì. Molto probabilmente però, non domani.
A presto!
*Ti giuro, la suddivisione del tempo in settimane (e ore) è assolutamente arbitraria e dovremmo combatterla con tutte le nostre forza.