In questi giorni, sentendo un po’ le varie persone e osservando come vanno le cose in Italia e nel mondo, mi sono reso conto di una cosa abbastanza inquietante.
“Come va?”
“Mah, insomma sai… Si tira avanti, si sopravvive.”
“Potrebbe sicuramente andare meglio.”
“Male, come deve andare?”
“[nessuna risposta]”
Quest’ultima, tristemente, la risposta più frequente.
Abbiamo normalizzato il malessere! Ciò, lo ripeto, è inquietante. In pratica siccome tutti stanno male, siccome c’è la crisi e c’è casino e tutti hanno paura, allora star male è diventato la norma.
“Lo fanno tutti dopotutto, no? Siamo giustificati adesso!”
Non ho mai seguito questa logica, mai. Non credo che se una cosa “la fanno tutti”, allora sia giusta. Ad esempio, non faccio uso di materiale pornografico, nonostante i video hard siano al momento molto più guardati della televisione, in pratica il singolo evento culturale più importante di questo momento storico. Non bevo alcolici di nessun tipo, mai, nonostante “lo facciano tutti”. L’alcool è una neurotossina, non ci sono cazzi. Da quando ho smesso di bere, anzi da qualche mese più tardi per la precisione, mi sento molto ma molto meglio con me stesso. Perché dovrei continuare?
In tanti se la prendono con la movida che favorisce il coronavirus, ma il fatto è questo, non è la movida il problema. Il problema è che come società umana non sappiamo fare niente di meglio che uscire e ingurgitare neurotossine, perché a quanto pare la cosiddetta “movida” è il passatempo supremo. È questo il cazzo di problema, chi anela a una vita del genere stava male prima della crisi, sta male adesso, e continuerà a stare male anche dopo.
Il mondo ha delle leggi piuttosto semplici. Sebbene a noi umani piaccia cercare le scorciatoie, di vere scorciatoie non ce n’è, da nessuna parte. Anche se ci fanno copiare i compiti, non diventiamo più intelligenti. Anche se il papà ci paga la macchina e la droga, non diventiamo più adulti. Anche se il sistema ci salva e ci dà tutto quello che vogliamo, non diventiamo più responsabili.
La crisi che stiamo vivendo in questo momento era già in atto prima, questa è soltanto una sua grottesca ed esasperata manifestazione. Non c’era uno scopo per nessuno prima, come sarà possibile averne uno “dopo”?
Tralasciato il fatto che questa crisi durerà 7 anni in totale (teoria personale, ne parlerò in un altro articolo), per favore tieni presente che anche prima che il casino esplodesse la gente era già scema. Questo è importantissimo non dimenticarselo. Non sto parlando solo dei poveri diavoli e dei complottisti e degli imbecilli volontari. Erano già tutti andati da tempo. Solo io me n’ero accorto? Dai! Non dirmi che non l’avevi notato anche tu.
Persino i miei vecchi amici, e persino tra loro quelli che consideravo più intelligenti, al momento dell’esplosione della crisi ancora non avevano niente di meglio da fare che andare a ballare in discoteca con gli amici. Niente di meglio a cui aspirare.
Perché il problema, lo ripeto, è proprio questo. L’umanità non aveva uno scopo, non aveva niente per cui andare avanti. Qualcosa aveva già strappato il senso della vita dalle nostre anime (noi stessi, il fato, qualcos’altro?) e tutto ciò a cui pensavamo era soltanto (leggere con voce robotica):
- STUDIARE A SCUOLA
- STUDIARE ALL’UNIVERSITÀ
- TROVARE UN LAVORO
- FARE CARRIERA
- TROVARE UN PARTNER
- FOTTERE
- SBRONZARCI
- TROVARE UNA CASA
- BALLARE CON GLI AMICI
- MORIRE?
Tutto ciò noi chiamavamo “stare bene”.
Io sono convinto che anche se potessimo magicamente tornare indietro, che anche se potessimo con una bacchetta magica annullare tutto e ristabilire la tanto agognata “normalità”, saremmo ancora quasi tutti dei pisquani. Alcuni dei pisquanelli, alcuni dei pisquanotti, alcuni dei pisquani con un diploma, altri dei pisquani col macchinone. Fondamentalmente però, dei cazzo di pisquani.
Ci diremmo tutti a vicenda:
“Come stai quest’oggi?”
“Molto bene grazie.”
E staremmo in realtà molto peggio che adesso. Molta meno consapevolezza, molto meno voglia di cambiare le cose, molte più serate, stesso livello di alcool nel sangue, stesso fegato che si continua a corrodere giorno dopo giorno, dopo giorno, dopo giorno…
Stare male è diventato normale? In un certo senso, lo è sempre stato.