Probabilmente sarai convinto che per far andare avanti la tua vita, la tua carriera, e la tua famiglia sia necessario fare tante cose che non vuoi fare.
Fare i compiti, studiare, andare a lavorare, rispondere alle mail.
Dopo un bel po’ di duro lavoro, raggiunta la scadenza, vieni messo alla prova.
Se hai fatto tutto bene vieni premiato, e potrai continuare a faticare. Altrimenti, nel migliore dei casi, dovrai rimetterti sotto e rifare tutto da capo.
Ristudiare un esame, ricominciare a lavorare al tuo progetto, rimetterti a cercare un lavoro.
Dico che probabilmente la pensi così, perché so che alla maggior parte delle persone il proprio lavoro non piace.
Uno degli argomenti di conversazione più comuni è lamentarsi delle proprie mansioni, del proprio capo, dello stipendio basso, degli esami, dei professori e delle levatacce forzate alla mattina.
E siccome penso che la questione sia piuttosto ampia e meriti un po’ di attenzione, voglio condividere con te alcuni punti, che credo ti aiuteranno a fare un po’ di chiarezza in merito.
Punto primo: Non sei obbligato a fare niente di tutto questo
Non sei obbligato a studiare, non sei obbligato a lavorare, non sei obbligato a fare le cose che non vuoi fare.
Faccende di casa, riunioni, compiti? Il mondo continuerà a girare anche se smetterai di fare tutte queste cose. Nessuno ti sta costringendo a fare quello che fai: è una tua scelta. Lo è stato all’inizio, e sarà sempre così.
Non parlare come se fossi costretto da una forza superiore:
“Devo studiare”
“Devo fare i compiti”
“Devo andare a lavorare”
Sei assolutamente libero di lasciar perdere tutto in qualsiasi momento. Ti basta prendere la tua decisione una volta per tutte e dire alla tua vecchia vita addio.
Punto secondo: Smettere di studiare o lavorare non ti ucciderà
Pensa a cosa potrebbe succedere se smettessi di fare quello che non vuoi fare.
Pensa allo scenario peggiore: è davvero così spaventoso? Probabilmente nel peggiore dei casi ti troveresti senza neanche un euro, senza una casa e senza alcuna proprietà.
Pensa a quello che succederebbe a questo punto. Saresti completamente disperato, oppure potresti cavartela lo stesso?
Pensaci bene.
Io ci ho pensato. E ho concluso che non sarebbe poi così male. Ok, sarei senza soldi, ma avrei un sacco di vantaggi che chi vive facendo cose che non vuole fare si sogna di avere.
Avrei un sacco di tempo per lavorare sui progetti che mi piacciono veramente. Potrei farmi ospitare da un amico finché le cose non migliorano, chiedere aiuto a qualche associazione, oppure cercare un Internet point gratuito, contattare un’azienda agricola e andare a fare Wwoofing.
Ad esempio.
A quel punto sarebbe meno dura pensare di cominciare una nuova vita, pensare a quello che voglio fare veramente e dedicarmici con passione.
Se hai una famiglia da mantenere, smettere di lavorare può apparire leggermente più complicato, perché la tua scelta influenzerà anche altre persone, non solo te.
Nonostante questo, ci sono un sacco di cose che puoi fare.
Puoi concentrarti su quello che ti piace del tuo lavoro e non lamentarti più. Puoi cominciare a dedicarti a un’attività che ti appassiona nel tuo tempo libero, per esempio la sera o nei weekend, oppure puoi usare questo tempo per contattare altre compagnie e cambiare lavoro, trovandone uno che ti interessa davvero. Puoi chiedere un prestito o usare i tuoi risparmi, e lasciare temporaneamente il tuo lavoro creandoti lo spazio-tempo che ti serve per cominciare la tua nuova attività.
Nel più drastico dei casi puoi comunque abbandonare tutto e lasciare la tua famiglia sul lastrico.
Se i tuoi figli sono meritevoli potranno continuare a studiare facendo appello al diritto allo studio, e se sono abbastanza grandi potranno cavarsela chiedendo aiuto o facendo volontariato.
Molto meglio che continuare a portare avanti una causa in cui non credi, lavorare per arricchire qualcuno che non sei tu e con cui non condividi nessun valore.
Molto meglio che vivere senza passione, trasmettendo ai tuoi amici e alla tua famiglia che non ami quello che fai e che lo stai facendo solo per abitudine, per tenerti occupato, per dar loro da mangiare.
A cosa serve essere CEO di un’azienda da un milione di dollari, guadagnare un sacco di soldi e odiare la vita perché non hai tempo da dedicare a te e alle persone che ami? Se non sei felice, a cosa servono i soldi? Non è per questo che li vuoi guadagnare, in fondo? Per poterteli godere?
Non sto dicendo che guadagnare è sbagliato.
Sto dicendo che se la tua prima priorità non è essere felice, ma guadagnare, è normale che tu non ti senta felice.
La mia decisione
Due mesi fa ho conseguito una laurea triennale in Ingegneria. Due settimane fa ho deciso di compilare il modulo per la rinuncia agli studi e di non continuare con la specialistica.
Fare ingegneria mi piace, ma so che se continuassi e mi trovassi un lavoro come ingegnere, per quanto interessante possa essere, per quanti soldi possa guadagnare, non potrei mai perdonarmelo.
Il lavoro di un ingegnere è profondo e interessante, si ha a che fare con persone intelligenti e apparecchiature d’avanguardia.
Tuttavia, il contatto tra esseri umani non è indispensabile, ed è quindi ridotto al minimo.
Inoltre, soprattutto nel mio ramo (Elettronica), la percentuale di studentesse è tra le più basse di tutti i Corsi di studio.
Dato che amo gli altri esseri umani, e in particolare le donne, ho cominciato a sentire sempre più chiaramente che l’Ingegneria non sarebbe stata la mia strada.
Ho deciso di aprire un sito di Crescita Personale (questo che stai leggendo), e di dedicare i prossimi anni al potenziamento e raffinamento delle mie capacità di comunicazione, lavorando 24 ore al giorno per migliorare la mia scrittura e la mia capacità di relazionarmi con gli altri, personalmente e in pubblico.
Capire qual è la mia vera strada non è stato facile, e non lo è stato neanche lasciare gli studi e cambiare vita.
Non è stato facile dirlo ai miei genitori, e nemmeno ai miei amici.
Molte persone hanno capito questa mia scelta, mi supportano e la condividono.
Altri la tollerano, ma preferirebbero che continuassi a studiare.
Quello che è importante è che io sono sicuro al 100% che sto facendo quello che voglio fare, e anche se non mi sento arrivato a destinazione, sento che il terreno sotto i miei piedi è il terreno di una strada meravigliosa e che non vedo l’ora di percorrere.
Nonostante talvolta possa sembrare ripida e incerta, io so che è la mia strada, e so che solo percorrendola incontrerò tutte le cose belle per cui, per me, vale la pena essere nati e vivere su questo pianeta.
Se dovessi scegliere tra fare ciò che amo, gratis, e fare un lavoro che non mi piace, anche se lo stipendio fosse di centinaia di migliaia di euro, sceglierei comunque di fare ciò che amo.
Quando fai quello che ami, per quanto spiantato tu possa essere, solo per il fatto che lo stai facendo sei una fonte di ispirazione e un esempio per gli altri.
I soldi arriveranno di conseguenza.
Esiste un detto
“Do what you want, the money will follow.”
“Fai ciò che ami e i soldi ti seguiranno”.
È una semplificazione un po’ grossolana del problema, ma rende bene l’idea.
Essere te stesso
In realtà non si tratta tanto di fare ciò che ami, ma di essere chi sei.
Accettare chi sei, completamente.
In questo modo sarai davvero felice di chi sei diventato, di essere proprio te stesso, e avrai messo te stesso in cima alle tue priorità, non il denaro o i tuoi o il tuo capo.
Pensa alla tua vita e chiediti: sto seguendo davvero il mio sogno?
O sto faticando per il sogno di qualcun altro?
Credo che sia una domanda molto seria e che è bene che tu ti ponga molto spesso.
Perché nella risposta è racchiuso tutto il tuo futuro.