Posso convincerti a cambiare idea?
La verità è che no. Non posso convincere nessuno a cambiare idea sulle cose. Né sulla vita, né sulla corsa, né sulla meditazione, né sulla crescita personale, né tantomeno sull’alimentazione.
È davvero un peccato. Ma sarebbe troppo bello sennò, vero?
Fammici provare lo stesso.
Il dibattito cardiaco
Pensaci bene. In Occidente soprattutto, diamo tantissimo valore al dibattito. Passiamo un sacco di tempo a “dire la nostra”, e naturalmente a cercare di cambiare quella degli altri. Non tutti lo ammettono, anzi alcuni lo negano proprio apertamente.
Non so se lo avete mai sentito dire… “Io non voglio convincere nessuno.”
La verità è che tutti vorrebbero convincere tutti gli altri, e questo è ovvio. Chi è che ha un’idea e che non la ritiene così corretta da volere che anche gli altri la condividano, dopotutto?
Beh, salta fuori che in Oriente questa cosa in realtà esiste. Innanzitutto, la logica orientale, “buddhista” potremmo dire, è differente. Accoglie gli opposti.
Noi invece tendiamo a vedere solo le cose come Vere, o come False. Questo per colpa di Aristotele, il filosofo più influente per quanto riguarda la logica, in Occidente. Le frasi devono essere sempre vere o sempre false, niente mezze verità. Solo fake news, o real news. Idee normali, o complottismi. Verità scientifiche, o bufale.
Peccato che Aristotele si sbagliava di brutto, quel babbano.
La logica è illogica
Il problema qui è che questa logica cosiddetta booleana, la logica dello 0 e dell’1, non è affatto l’unica esistente. Non è l’unica adottabile dal punto di vista matematico, soprattutto. Certo, è quella che tutti “di solito” diamo per valida. Ma non lo è necessariamente.
Esistono molte logiche diverse, altrettanto applicabili. La logica “a quattro” ad esempio, quella che ho chiamato “logica buddhista”. Secondo questa logica le cose possono essere solo Vere oppure solo False, oppure sia Vere che False oppure né Vere né False. Lo trovi assurdo? È normale.
Per questo tante volte quando dico certe cose le persone travisano e cercano di dimostrare che sono “poco coerente”. La verità è che contraddirsi è assolutamente possibile, e non solo. Può essere addirittura molto più esatto.
Prendi ad esempio la frase “In Italia adesso piove”. È una frase Vera? È una frase Falsa? Beh, direi che potrebbe esserlo magari, a seconda della giornata. Molto più probabilmente però, sarà molto più spesso sia Vera che Falsa.
Prendi quest’altra frase “A Milano tra un mese esatto pioverà”. È una frase Vera? Beh no. È una frase Falsa? Beh, nemmeno io direi. Finché non lo sapremo con certezza, non potremo che considerare questa frase né Vera né Falsa.
Il Nobile Silenzio
Quindi qual è la soluzione?
Beh, come ti dicevo, i problemi in Occidente sono due:
- Sono tutti convinti che le cose siano sempre solo Vere o solo False
- Sono tutti convinti di poter far cambiare idea agli altri solo parlando, o “dibattendo”
Per questo motivo vengono sprecate ogni giorno tonnellate di energie. Soprattutto quando il dibattito diventa emotivamente carico, la soluzione migliore è filarsela, andare via.
Nessuno ti obbliga a discutere, nemmeno delle tue scelte o opinioni. Esistono 14 domande alle quali Gautama Buddha si rifiutò di rispondere. Al suo posto, rimase in silenzio, il famoso Nobile Silenzio del Buddha appunto.
Questo è un diritto che purtroppo qui da noi ci dimentichiamo troppo spesso di avere. Alcuni si offendono addirittura, se non gli rispondi. La verità semplice invece è che non è mio dovere rispondere a nessuno.
Alcuni pensano che io mi sbagli su tutto, che il mio metodo non sia efficace, o che le mie idee sul coronavirus siano selvagge. Queste persone vengono pubblicamente sui miei gruppi a tentare di discutere, spesso con toni alquanto insultanti già in partenza. La realtà dei fatti? Li blocco tutti quanti e continuo beatamente la mia vita.
“Oddio Dylan, ma sei fuori? Davvero blocchi tutti così a prescindere? Non si fa! E allora vuol questo forse dire che sei contrario alla democrazia?”
Il diritto di bloccare arbitrariamente tutti sui social mi è stato dato proprio dalla democrazia. Non sto violando nessuna legge. Il diritto di parola esiste, ma sui miei gruppi è limitato dal regolamento interno di Facebook, che mi garantisce arbitrarietà assoluta. Il mio gruppo Facebook è come casa mia, posso cacciarti anche solo così perché mi va.
“Questa è una dittatura – l’ho ripetuto spesse volte anche nei video. – Se non vi piace quello che penso e quello che dico, c’è un tastino per lasciare il gruppo in alto. È stato pensato e messo lì apposta per voi, cliccatelo!”
E ovviamente la questione è più profonda di come mi piace scherzarci sopra. Non voglio semplicemente fare il monarca assoluto così, perché oggi mi sento un po’ Re Sole, un po’ sovrano illuminato. Non solo almeno! 😀
Credo fermamente che discutere sia un enorme spreco di tempo. Non ho mai visto nessuno cambiare. Non ho mai visto nessuno “convertire” nessun altro. È un modo davvero poco maturo di gestire le cose. C’entra sempre di mezzo l’ego, tra l’altro.
“Ciao Dylan parlo 7 lingue tra cui l’europanto e il gaelico, vorrei solo dirti che il tuo gruppo mi piace moltissimo, è fantastico, ma siccome sono un esperto di apprendimento linguaggi vorrei aggiungere un dettaglio, la grammatica è effettivamente utile, io ne possiedo diversi libri e la utilizzo molto, io sono la prova che la grammatica serve. Fammi sapere che hai torto quando vuoi, un saluto.”
Queste persone delicatissime purtroppo sono le prime a salutarci. È un vero peccato, a volte mi dico. Avremmo potuto imparare il gaelico assieme e farci quattro risate in armeno. Ma tu volevi avere ragione, peccato. La relazione non può continuare.
“Eh, ma Dylan – mi dirai tu nei commenti – non sono d’accordo. Aspetta, bastardo, hai disattivato i commenti!”
Certo amico. Alla prossima. A proposito, essere vegani fa stramegabene.
Che ne dici adesso delle mie idee? Nobile silenzio? 😉