Voglio condividere con te una modalità di correre forse poco conosciuta fino ad ora, il Qi Running.
La sto praticando da diverso tempo, ed è alla portata di chiunque. Attinge a regole e strutture taoiste per dare beneficio alla mente al cuore e al corpo di chi la pratica. Non è niente di magico, ma può aiutarti concretamente a stare meglio. Normalmente qui sul blog dico che “corro”, ma se guardi da vicino la mia corsa, scoprirai che si tratta di qualcosa di molto diverso.
In questo articolo ti parlerò quindi dei suoi 8 elementi principali:
1. Correre
Per prima cosa, il Qi Running è un tipo di corsa. Per praticarlo, dovrai quindi mettere a disposizione il tuo corpo, donandolo completamente all’attività di correre. Nel caso già non ce lo avessi, prima di cominciare il tuo allenamento personale, procurati un certificato medico (di quelli non agonistici). La salute è molto importante, ora più che mai.
In questo modo di correre l’attività fisica è vista come qualcosa di rigenerante e rilassante, senza nessun tipo di competizione. Cerca di approcciarti alla pratica con questa attitudine per ottenere il massimo dei benefici.
2. Scarpe barefoot
Ho scritto un intero articolo sulla corsa minimalista (o natural running), quindi ti puoi riferire tranquillamente ad esso.
La corsa a piedi nudi (in inglese barefoot) è uno degli elementi del Qi Running. Ti permette di rimanere in contatto con il terreno il più possibile, agevolare lo sviluppo fisiologico dei muscoli delle tue gambe, e in generale ottimizzare la tua biomeccanica durante la corsa, e di conseguenza passivamente anche durante qualsiasi altra attività.
Come brand non consiglio nulla di specifico se non la sperimentazione personale, e soprattutto l’iniziativa (compra le scarpe).
3. Mudra
Per quanto riguarda le mani, ti insegno questo piccolo mudra molto utile anche in altre situazioni quando vuoi conservare energia. Mudra è un termine sanscrito che indica la posizione delle mani, è quindi un modo di posizionare le tue dita che ti può facilitare in diversi modi (a seconda della posizione).
Per quanto riguarda il Qi Running, per la maggior parte del tempo, ti consiglio di utilizzare il mudra del bambino. Consiste semplicemente nel posizionare il pollice all’interno delle dita, e nel chiudere il pugno. Ti può aiutare a mantenere le energie all’interno del corpo. Nello specifico, noterai che correndo normalmente il tuo pollice si raffredderà più rapidamente delle altre dita (soprattutto di inverno).
4. Vestiti adeguati
Per praticare, copriti adeguatamente. Il Qi Running attinge a conoscenze taoiste (e in generale dalle pratiche orientali). In almeno un testo e da almeno un maestro, mi è stata consigliata come regola generale di mantenimento delle energie l’attenzione alla temperatura del mio corpo.
Ecco come gestisco la mia propriocezione nei confronti della temperatura:
A fine Estate non smetto di vestirmi leggero fino a quando non è strettamente necessario. In questo modo condiziono il mio corpo ad abituarsi al freddo e ad apprezzarlo meglio. A Novembre esco ancora in maglietta e pantaloncini, e l’ho fatto anche ieri qui a Praga (oggi nevica). Se ti copri troppo prima del tempo, l’arrivo del freddo costituirà un trauma per te e per il tuo sistema.
Un altro consiglio consiste nel tenere coperto il collo. Il collo è una parte del corpo relativamente stretta dalla quale passa la maggior quantità di sangue attraverso il cuore. Puoi coprirlo con una bandana o un foulard, o ciò che più preferisci. Il cotone organico è un buon materiale. Tieni presente che scaldare troppo quest’area può sovrariscaldarti, rendendoti più vulnerabile al freddo quando poi ritornerà.
Considera i paraorecchi, oppure in alternativa puoi utilizzare una fascia e un cappello.
Considera inoltre la tua età e il tuo stato di salute generale, ascolta il tuo corpo e procedi in maniera sempre graduale. Queste sono soltanto linee guida.
5. Corsa lenta
Ho conosciuto il potere della corsa lenta attraverso un corso a pagamento del valore di 50€ su come correre una maratona, che acquistai nel 2017 per coronare il mio obbiettivo nel modo più efficace. Riuscii a prepararla in 6 mesi e a correrla dall’inizio alla fine in 4 ore e mezza. Il motivo di questo tempo così “scarso” (soggettivamente per me che avevo pronosticato 3 ore e mezza), fu che mi infortunai al ginocchio destro alla fine del sesto mese. Il motivo per cui mi infortunai fu che smisi di applicare il consgilio forse più importante di tutto il corso: la corsa lenta.
Correre lentamente è un’attività consigliata anche per i praticanti più agonistici, e è essenziale nel Qi Running. Corri il più lentamente possibile per un tempo a piacere (io corro 45 minuti) senza misurare il chilometraggio.
Se preferisci puoi integrare altre velocità nella tua settimana di allenamento, o viceversa se ti stavi già allenando nella corsa normale senza conoscere questo consiglio.
La corsa lenta ti permette di rigenerare i tuoi muscoli mentre ti alleni, mantenendo il tuo organismo condizionato nella giusta soglia di sollecitamento per una maggior quantità di tempo senza stancarti.
Se conosci il mio metodo e l’ascolto passivo, applica lo stesso principio alla corsa e otterrai gli stessi buoni risultati.
6. Respiro
Il respiro ideale, nelle pratiche di meditazione orientali, ha delle caratteristiche ben precise. Prima di elencartele voglio avvertirti di una cosa: il respiro naturale è quello più efficace di tutti quanti gli altri, alterare artificialmente il tuo respiro (attraverso uno sforzo cosciente dovuto a uno stimolo cognitivo, per esempio questo articolo) è sconsigliato e può non essere benefico.
Esse sono:
- Leggerezza
- Impercettibilità
- Profondità (non vigore)
- Durata nel tempo
- Naturalezza
- Grazia
Puoi raggiungere questo stato di respirazione soltanto gradualmente e soltanto attraverso la pratica continua (ad esempio della meditazione, o della respirazione consapevole). Per favore non fare esperimenti e non ti danneggiare. Per favore ascolta il tuo corpo e procedi seguendo il tuo cuore.
7. Consapevolezza
In generale, durante il Qi Running valgono tutti i principi della mindfulness tradizionale (a volte denominata meditazione). In particolare, la consapevolezza. Rimani consapevole del tuo corpo e di ciò che lo circonda, ricordati di essere presente senza però autosollecitare stress o eccessivo focus. Puoi canalizzare la tua attenzione in un singolo punto come suggeriscono alcune scuole di pensiero.
Personalmente, ultimamente mi trovo molto bene ascoltando audiolibri da Audible. Mi aiuta a rilassarmi, e mi aiuta a “perdermi” nel momento raggiungendo lo stato di flusso. È inoltre bene notare che l’ascolto passivo di lingue straniere favorisce l’apprendimento come ormai ampiamente riconosciuto dalla linguistica. Chiunque asserisca il contrario non è linguista che meriti rispetto in ambito accademico.
Comodo plus: se come me usi le over-ear avrai in omaggio un bel paio di paraorecchi.
Come sempre quando parliamo di musica o ascolto passivo fai attenzione alla salute del tuo udito, e consulta uno specialista.
8. Mindset
Non certo ultimo per importanza, parliamo ora del tuo mindset quando corri. Ecco alcuni consigli:
Non uscire mai per sfogo, per “terapia”, per compagnia, per nervoso, per obbligo, per ego, per rabbia o per dimagrire. Quando senti che il tuo cuore è pronto per affrontare lo spazio aperto con serenità, indossa le tue scarpe barefoot e esci di casa.
Alcune parole chiave che ti possono aiutare a capire di che cosa sto parlando:
- Serenità
- Pace
- Condivisione
- Determinazione
- Impegno
- Cura
- Consapevolezza
- Creatività
- Energia
- Benessere
Buon Qi Running
Grazie di aver letto questo articolo sul Qi Running. Ti auguro una pratica serena e costante e duratura, che dia frutti. Se in futuro vuoi contattarmi per una sessione privata su Zoom (o adesso), ti invito calorosamente a considerare di farlo.