Quest’anno più di tutti gli altri mi ha insegnato una cosa: crescere significa automaticamente che qualcuno si offenderà. È una specie di legge matematica della gelosia, e fa molto rabbrividire pensarci. Vediamo quindi di realizzare questa profezia ancor più marcatamente.
Il prezzo del successo
Avere successo si traduce automaticamente in meno amicizie spontanee attorno a sé, meno supporto di massa, e se non ci credi è perché non ne hai avuto abbastanza.
Dettaglio importante:
Avere successo non significa accontentare le masse. Non significa obbedire a qualcosa in cui non si crede. Non significa fare un video trending su YouTube e farlo visualizzare a milioni di mentecatti. Non significa laurearsi per far contenti i genitori. Non significa sposarsi per sottomettersi alla società. Non significa comprarsi i mobili per la seconda casa.
Avere successo significa fare qualcosa di significativo per tutti (e te), e fare davvero la differenza. La maggior parte delle persone si associa con cose e situazioni che non vogliono dire nulla per loro né per nessuno. Scuole che non amano. Aziende di cui non condividono ideali né niente. Gruppi sociali di pura inerzia.
Detto tra noi, avendo avuto a che fare con decine di migliaia di follower quest’anno, sono certo che fai parte anche tu di questa categoria. È a malincuore che lo dico, ma non ho trovato quello che cercavo. È pieno di persone senza midollo e senza corteccia là fuori, che continuano a seguire il gregge e a farsi inebetire dalle puttanate. E tu fai parte di queste persone.
Mi dispiace molto dirlo, e so bene che stare qui a insultare i miei lettori e lettrici non è in generale una bella cosa. Però in particolare ti voglio dire questo: guardati attorno. Tutto ciò che fai, lo fai per prossimità, per convenienza, per ignoranza, per paura.
- Che cosa c’è nel tuo piatto? Neanche lo sai.
- Che cosa c’è sui tuoi schermi? Stronzate di merda.
- Che cosa c’è nel tuo cuore? Non credi in queste cose.
- A chi dai la tua lealtà? Hai probabilmente appena imparato una parola nuova, che prima non avresti usato mai.
Dopo un anno di blogging quotidiano, nel 2020, mi sono accorto che le persone sono deboli e estremamente malleabili. Riesco a fare un articolo o un video e renderlo famoso, a comando. So a che cosa abboccheranno. È una scena molto triste.
Ho provato ad associarmi a intellettuali e persone “di livello”, a gente che seguivo a mia volta e che si proclamava portatrice di nuovi paradigmi. Ebbene, nonostante tutti i miei sforzi, non mi posso ritenere soddisfatto nemmeno di loro. Anzi, sono state queste forse la delusione più cocente.
“Ah Dylan, ma quindi tu ti credi er mejo, eh? Ho capito che discorso stai facendo, è un discorso narcisista.”
Mettiamo in chiaro una cosa. Nella cultura contemporanea si ha paura di “essere meglio”, di “fare meglio”, di avere soluzioni più efficaci, di avere stili di vita più soddisfacenti, e di avere ragione. Sono tutte cose che tutti vogliono, certo, ma nessuno di loro è disposto ad ammetterlo.
Il fatto che tu non ammetta di sentirti meglio di me, tuttavia, non ti rende automaticamente meno narcisista. E nemmeno condannare apertamente il narcisismo ti sta aiutando.
A volte la soluzione è molto più semplice: ti devi svegliare e basta.
Lo schiaffetto correttivo
L’umiltà è un tratto importante, ed è utile soprattutto nelle dinamiche di accentramento del potere. È per questo che tutte le figure pubbliche sono umili, non certo perché amano Gesù. Lo stesso accade con me su questo blog. Umilmente, ogni giorno, ti racconto cose positive che possono arricchire la tua vita. Questo è perché mi sento un piccolo profeta della crescita personale, un umile operaio del web al servizio dell’umanità? Se ti dicessi di sì, sarei sincero solo in parte.
La verità è che questo blog è un centro di accentramento di potere, così come tutte quante le altre attività umane. E una delle regole più importanti, quando si accentra potere, è di farlo con classe e senza farsi vedere.
Oggi però la lezione è un’altra. Oggi la lezione è questa: io sono cresciuto molto più di te. Spero che la cosa non ti bruci.
Non voglio percorrere troppo la strada dell’ipocrisia, come fanno praticamente tutti quanti. Non voglio far finta di amare la famiglia come quei politici che poi si fanno sgamare nelle orge. Te lo voglio dire chiaramente, per rispetto: io adoro le orge.
Non solo mi piace il sesso, mi piacciono anche il denaro e l’attenzione. A me, come alla chiesa cattolica, come ai politici, come a qualsiasi altro essere umano. Sì, hai capito bene, anche a te piacciono molto queste tre cose, nonostante tu faccia finta. Il potere ti piace, punto fine. È inutile che mi dici che sei buddhista e che pratichi i precetti del Sangha, perché in questo caso staresti semplicemente violando quello della non-menzogna. È inutile che mi dici che segui Gesù e che ti piace la famiglia, siamo nell’era di Internet e lo sappiamo tutti oramai quanti porno ti guardi, non è più un mistero.
Con questo non voglio dire che le religioni sono brutte e cattive, anzi trovo che fin troppo spesso l’ateismo sia ancora più ipocrita (soprattutto al giorno d’oggi). Ti sto dicendo, continua pure sulla tua strada, ma sappi che qualsiasi strada è un percorso che può essere affrontato in più modi. Alcuni di questi modi sono meno efficaci di altri. E tu, meraviglia mia, hai ancora tanto da imparare. Poco da fare.
Sia chiara un’altra cosa, odio fare un discorso del genere. Non mi piace proprio venirti a dire “guarda che io ho ragione e tu no”, ti giuro. Primo perché appunto l’umiltà vende molto meglio dell’arroganza, come dicevamo. Secondo perché sarebbe davvero fantastico poterti dire invece che questa umanità mi sorprende per i suoi progressi, che questa Italia sta andando a gonfie vele, che l’Europa ha un parlamento di persone incorruttibili e che mi affiderò a te e alla tua gente per capire che cosa fare il prossimo anno.
E invece col cazzo.
Raga ve lo dico chiaro non ne avete imbroccata una: state navigando nella cacca ed è soltanto colpa vostra. Avete gestito male (e state continuando a farlo, in tempo reale) la salute del vostro corpo, del vostro sistema politico, dei vostri gruppi sociali, della vostra serenità interiore e del vostro lavoro. Avete messo le vostre energie nelle cose sbagliate, e quelle cose sono germogliate e sono cresciute e adesso vi stanno sputando in faccia.
Memento mori baby
Questo è un discorso molto pesante, lo so, è vero. Ed è anche vero che tu ti devi proprio svegliare.
Il fatto è questo, stai rischiando grosso, e ormai non è rimasto più nessuno là fuori a dirtelo. Forse dopo di questo articolo nemmeno io. Cerca di guardarti dentro, di renderti conto che stai vivendo adesso, e che stai vivendo nel compromesso e nella pigrizia e nella compiacenza e nella corruzione e nell’ozio.
Veniamo ora alla domanda principale, che ti frulla in testa da tutto il tempo. Come mai io mi sento meglio di tutti gli altri? Eh? C’è qualcosa che ho fatto o che ho detto che me lo ha dimostrato? O forse è solo un delirio come un altro?
Sinceramente, lo so e basta. Ho avuto un anno stellare, con zero supporto e zero famiglia e zero amicizie del cazzo mi sono fatto strada attraverso tutto e mi sono sistemato e mi sono dato quello di cui avevo bisogno e mi sono reso soddisfatto. Mi sono lamentato zero, ho aiutato un botto di persone a crescere cazzo gratis, ne ho aiutate un botto di altre cazzo non gratis, e adesso tutte ‘ste anime pie se ne stanno lì a zompettare per il mondo e a fare cose che prima di conoscermi manco si immaginavano.
Ecco alcune briciole che mi cadono dal tavolo:
- Coltiva la tua energia sessuale
- Diventa vegan
- Medita tutti i giorni
- Corri tutti i giorni
- Impara il public speaking
- Impara a creare valore
- Impara a scrivere
- Impara a comunicare
- Leggi e dai la priorità alla tua educazione su tutto il resto
Se pensi che sia solo un illuso non ci imbrocchi: sono cresciuto più di te. Offenditi di meno, guardati dentro di più, rimboccati le maniche, e fai quello che sai che c’è da fare, e TAGLIA TUTTO IL RESTO DIO BONO.
Mi ringrazierai più tardi.