Per l’articolo di oggi voglio utilizzare un modo diverso di digitare, e infatti anche se non lo sai sto in realtà utilizzando una app per la trascrizione del testo, facendole scrivere ciò che dico in tempo reale.
Quest’anno, forse lo sai questo invece, ho deciso di scrivere un articolo al giorno per tutti e 366 giorni del 2020.
Può capitare a volte di trovarsi lontani dal proprio computer, e di dover scrivere lo stesso. A quel punto che fare? Non è il caso di oggi, ma ho comunque deciso di dare una possibilità a questa app per vedere quale fosse il risultato.
L’app si chiama Speechnotes, e devo dire che finora non è affatto male. Anzi, la trovo piuttosto rapida ed efficace nel comprendere correttamente e trascrivere ciò che dico.
Consiglio sempre di imparare a digitare, soprattutto a 10 dita, ma in questo caso faccio volentieri un’eccezione.
Dettare quello che si vuole scrivere non è assolutamente poco comune tra l’altro, anche nel caso di alcuni libri famosi. Ad esempio uno dei miei preferiti di sempre, Ultramarathon Man, è stato scritto proprio tramite dettatura. Il suo autore, Dean Karnazes, non aveva infatti tempo di sedersi al computer e digitare ciò che voleva scrivere. Per questo motivo registrava i capitoli del suo libro durante i viaggi di lavoro, in aereo.
Quando arrivai ai ringraziamenti finali e lessi questo dettaglio, rimasi molto sorpreso. “Ma allora è possibile anche scrivere un libro lungo come quello senza digitarlo…” Pensai.
E da quel giorno rimasi incuriosito da questa possibilità, e decisi che prima o poi l’avrei sperimentata.
Finalmente ho deciso di provare!
Per quanto riguarda la velocità, trovo questo metodo relativamente rapido, ma con delle riserve. Finora ho scritto Infatti 250 parole circa, in 15 minuti.
Sarei probabilmente stato nettamente più rapido digitando a mano. Inoltre, scrivere sulla tastiera è per me una forte abitudine, ben consolidata negli anni. Per questo motivo mi risulta estremamente più piacevole, mentre in questo momento devo ammettere che sto facendo un po’ più di fatica.
C’è un altro problema, piuttosto fastidioso, che è quello di dover digitare a mano tutti i segni di interpunzione.
A volte, inoltre, il software non riconosce perfettamente ciò che dico, e ciò naturalmente mi costringe a ridigitarlo.
Questi inconvenienti però non sono affatto la fine del mondo, e anzi possono essere tutti quanti risolti. Soprattutto, in pieno stile autocrescita, attraverso la pratica.
Che tu ci creda o no infatti, sto già migliorando. Siamo più o meno a 400 parole adesso, ma il discorso fluisce già molto più velocemente.
Ad esempio, è possibile aggiungere la punteggiatura in tempo reale attraverso la tastiera in basso, che include tutti i segni che sarebbero normalmente difficili da digitare.
In pratica quindi, è sufficiente fare una piccola pausa ogni qualvolta si vuole mettere una virgola, o un punto.
Per il resto è sufficiente parlare spediti, cercando di far fluire il discorso il più possibile. Talvolta, come ti dicevo, il software non riconosce perfettamente le parole. Detto questo appunto, credo che con il tempo e con la pratica sia possibile ridurre di molto il numero di correzioni manuali.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente scandire con più chiarezza tutte le sillabe, soprattutto le vocali isolate.
In generale sono molto contento di avere tentato questo esperimento. Sto trovando questa app relativamente ben fatta. Forse la migliore in assoluto è l’app ufficiale per il riconoscimento vocale di Google. Normalmente sarebbe disponibile solo sui Google Pixel ma cercando in giro è possibile reperire e scaricare l’apk, installabile su qualsiasi smartphone Android. Unica pecca di questa app è che riconosce solamente la lingua inglese, se non altro per il momento.
In ogni caso, appunto, Speechnotes (che come vedi riconosce anche l’Italiano invece) non è affatto male. Ho addirittura deciso di acquistarne la versione completa, per liberarmi subito delle ad e sbloccare tutte le funzioni.
Se non hai mai imparato a digitare a 10 dita, le app per la dettatura non sono certo una soluzione definitiva. Se vuoi avere a che fare con il digital, soprattutto a livello professionale, il mio consiglio spassionato è quello dedicarcisi un paio di mesi e chiudere definitivamente la questione. Il touch typing resta comunque importantissimo.
Ciò detto, parlare ad alta voce invece di scrivere può essere una simpatica alternativa, e sono felice di averle dato una chance.
Una raccomandazione importante: evitala sui mezzi pubblici 😂