Non devi credere per forza in qualcosa, non ti obbliga nessuno. E con questo voglio dire, non devi per forza avere un’opinione. Ultimamente difendere le proprie “idee” è diventato il vizio numero 1, in Italia e nel mondo.
Quando parlo in pubblico o quando scrivo, mi accorgo che molte persone considerano ciò che dico come se fosse un’opinione, o un’ideologia. Aspettano che finisca, poi trovano grande soddisfazione nel comunicarmi (o nel pensare) che “loro però non sono d’accordo”.
Chiariamolo subito e una volta per tutte, a nessuno gli frega se sei d’accordo o meno, davvero. Questo non lo dico per difendere me o quello che penso, più che altro lo dico per provare a difendere te. Io anche senza l’appoggio di nessuno vado avanti lo stesso. Questo è perché ho scoperto negli anni, lavorando su me stesso, che a nessuno frega niente di ciò che pensano gli altri, e fatto ancora più interessante, che alle idee non frega niente di ciò che pensano le persone.
Le idee sopravvivono alle persone. È straordinario! Ci hai mai pensato? Le idee vengono prima delle persone, e rimangono dopo. Le idee accolgono gli esseri umani quando sono appena nati, e li salutano quando muoiono. Le idee sono immortali.
Per questo motivo, presi da un grande spirito di fascinazione, gli esseri umani cercano di impossessarsi di questo grande potere, di farsi prestare almeno un briciolo di immortalità. Se mi affeziono a un’idea, se mi ci dedico completamente, è probabile che questa in cambio alla fine mi faccia diventare immortale, giusto? Fatto che vediamo chiaramente nelle religioni e nei culti, ma non solo. Qualsiasi idea o convinzione o opinione è più forte delle persone che ci “credono”.
In tanti mi hanno chiesto, negli anni, “ma in definitiva Dylan, lei in cosa crede?”, con questo stile un po’ alla Santi Lichieri.
Vuoi sapere davvero in che cosa credo? Vuoi sapere che cosa penso a riguardo? Credo che credere nelle cose sia impossibile, credo che credere nelle cose sia inutile, credo che le convinzioni e le opinioni e le idee siano soltanto percezioni inaccurate, primitivi bisogni psicologici che possono senz’altro essere superati da strutture di pensiero migliori, e più vantaggiose per gli individui.
In una parola, non credo che sia possibile “credere” in nulla, non credo che esiste una cosa simile. E con questo intendo dire, non credo che sia possibile credere in nulla, ma nemmeno nel contrario di qualsiasi cosa, quindi salutiamo anche gli amici atei che nel mio modo di vedere le cose non sono altro che dei dogmatici (ma un po’ più hipster).
In definitiva quindi, ti dico questo: non devi credere necessariamente in qualcosa, non devi per forza avere un’opinione, e non devi a tutti i costi raccontarla in giro o difenderla quando se ne parla.
Non devi credere nel virus, nel controvirus, nei vaccini, negli antivaccini, nella terrapiatta, nella terraciccia, nella cospirazione, nell’anticospirazione, negli illuminati, nei rabbuiati, nei cerchi nel grano, nelle scie chimiche, nella manipolazione, nel progresso, nella relatività, nell’ateismo, nel mostro sotto al letto, o nel vero amore.
Sul serio, prenditi una pausa.