Ho misurato il mio Quoziente Intellettivo di recente, a Glasgow in Scozia. Tieni conto che il test era pure in Inglese, quindi con una difficoltà aggiuntiva, e nonostante questo sono rientrato nel 2% dei più intelligenti della popolazione.
Ora, io nel QI non ci credo manco necessariamente. Anzi, ho fatto questo test solo per avere ragione contro dei tizi coi quali discutevo su un forum, proprio su questo argomento. Io dicevo che era una cosa stupida, loro mi davano di quello che non ci credeva perché non capiva, o non era abbastanza intelligente. Così ho prenotato la data del test, mi sono recato all’Università di Glasgow, e ho regolato la questione una volta per tutte.
Fatti non parole baby.
La principessa sul cervello
A Natale, e anche questo non è un mistero per nessuno, ho pubblicato un video sul mio pene, che è lungo 18 cm.
Ora, il fatto è questo, in molti se la sono presa per quel video. Dicevano che era “troppo lungo”, e non ho mai capito a che cosa si riferissero realmente. In entrambi i casi, non lo era.
Il problema di moltissimi è questo, hanno un talento, hanno una capacità, e la buttano via. Quante volte mi guardo da fuori, a fare battute super stupide e super elaborate alle ragazze. Proprio oggi mi stavo chiedendo, è davvero il caso di usare il proprio talento in questo modo? Non potrei metterlo al servizio di qualcosa di più profondo, di più rilevante, di più significativo?
È una domanda che mi faccio spesso, e vorrei che te la facessi anche tu.
Che cosa sto buttando via? Che cosa sto sprecando?
C’è per caso un tuo talento, un tuo punto di forza, una tua capacità nascosta magari, che non stai sfruttando, che stai nascondendo, che non stai facendo vedere a nessuno, o mettendo a frutto?
Quasi tutti, erroneamente, sono convinti che questa cosa abbia a che fare con “quello che fanno”, con “quello che potrebbero fare invece”, o con “quanto si impegnano”.
Prova a considerare attentamente questa domanda invece:
Le persone che mi stanno attorno, mi vogliono veramente bene? Mi vogliono veramente vedere vincere, oppure no?
Purtroppo, e me ne sono accorto chiaramente con gli anni, tantissimi miei ex amici o ex famigliari non lo volevano. Non volevano che avessi successo. Quando ce l’avevo, dai grandi risultati evidenti a tutti alle piccole soddisfazioni personali, non sorridevano. Guardavano da un’altra parte. Cambiavano argomento. Tiravano fuori un discorso morale, un discorso politico, qualcosa che mi facesse sentire un po’ peggio, un po’ ignorato, un po’ trascurato.
Ma figurati, dove vuoi andare con il tuo sito? A che cosa ti serve il giapponese tanto, ci sono i traduttori! Ah ti sei messo a scommettere con i Bitcoin, e quand’è che ti trovi un lavoro vero?
Il mio messaggio di oggi è molto semplice e molto diretto. Se c’è qualcuno nella tua vita che non ti supporta concretamente, considera questa possibilità, e considerala seriamente. Questa persona non ti vuole veramente bene, levatela dalle palle. Toglila dalla tua vita. Anche se fa parte della tua “famiglia” o se è parte del tuo gruppo di “amici”. Ricordati che il parentado e la famiglia sono due cose ben diverse, e che sei tu ad avere il controllo su che cosa sia famiglia e cosa no. E la stessa identica cosa vale per l’amicizia.
Non ti fare intrappolare dalle vecchie compagnie. Se stare con quelle persone non ti fa stare bene, lasciatele alle spalle. Digli che vuoi loro tanto bene, e salutali per sempre. Non è una questione egoistica, è una questione di consapevolezza. Lo so che può non essere bello realizzare il fatto che i tuoi genitori non ti amano e che non vogliono e non hanno mai voluto il tuo bene, non è facile da accettare emotivamente e nemmeno culturalmente, soprattutto in Italia.
Per questo motivo in tantissimi non ci vogliono neanche pensare, a questa possibilità. Ma va figurati, i miei genitori, tu devi essere pazzo! E invece cari miei, i pazzi siete voi che rimanete ancora in “famiglie” abusive e che vi stritolano i progetti la vita le relazioni le emozioni i pensieri le scelte e l’esistenza, o ancora con compagnie di “amici” che vi guardano male se non bevete non fumate non siete tristi e non vi autodistruggete.
Accettare che qualcuno non ci vuole bene significa cominciare a volere veramente bene a noi stessi. Perché la verità è che amarti davvero e profondamente, che tu ci creda o meno, è una cosa che puoi fare solo e soltanto tu.