Anki è uno strumento potentissimo ma poco conosciuto, praticamente un tesoro segreto che puoi usare per diventare mega-intelligente e potenziare tantissimo la tua memoria. È pure gratis. Utilizza mazzi di flashcard che ti ripresenta a intervalli intelligenti per massimizzare l’efficacia della memorizzazione. Se hai scelto di usare Anki per imparare una lingua, congratulazioni: è uno strumento più super efficace di un Geloraggio contro Charizard e ti permetterà di migliorare il tuo inglese, studiare il russo o imparare il giapponese in pochissimo tempo. Grazie ad Anki sono riuscito nella sfida di superare la certificazione più difficile di giapponese, il JLPT N1, in un solo anno e mezzo partendo da zero.
EDIT 28/02/2019: Sono usciti i mazzi speciali della serie Apprendimento Extra Rapido, dacci un’occhiata!
Per una guida introduttiva sull’utilizzo di Anki ti rimando all’articolo dedicato, oggi invece parliamo dei famosi mazzi condivisi, quelli già preparati da altri utenti e pronti da scaricare, e della possibilità di crearsene uno da sé.
Anki: che mazzi usare?
Come dicevo, Anki è uno strumento incredibilmente efficace. Per farlo funzionare, tuttavia, ci vuole una certa costanza. Prima di tutto devi essere costante nello studiare le varie carte tutti i santi i giorni. Secondo, ma non per importanza, a meno che non ne trovi uno già fatto online devi aggiungere le carte al tuo deck, o mazzo che dir si voglia, una ad una digitandole personalmente.
Leggi anche: Come imparare una lingua usando Anki
Approccio #1: “Farsi il mazzo”
Inserire le informazioni man mano che le incontri è un doppio vantaggio.
Primo, ti permette di studiare su carte personalizzate, che quindi avrai scelto tu e con cui ti troverai più a tuo agio.
Secondo, ti aiuterà a ricordarle meglio. Studiare da un mazzo di Anki creato da te sarà come studiare una mappa con tutti e soli i posti in cui sei stato: ogni carta ti riporterà alla mente il momento in cui l’hai aggiunta, e questo ti aiuterà a consolidare meglio la tua memoria e avere una visione generale più nitida.
Detto ciò, quando spiego il metodo Autocrescita per la prima volta e racconto di Anki e di come si usa, la faccia che vedo quando dico che bisogna scriversi le frasi una a una è qualcosa di straordinariamente eloquente.

A nessuno piace l’idea di dover digitare 10.000 frasi, pur sapendo che facendolo si risparmierebbero anni di studio.
“Ma non c’è un altro modo?”
Tranquillo, questo articolo è qui proprio per rispondere a questa domanda.
4 strumenti per facilitarti nell’aggiunta delle carte
Nel seguito ti propongo un paio di strumenti che puoi usare per aggiungere le carte molto più velocemente. Li ho usati io stesso per creare mazzi di giapponese grandi migliaia di carte, quindi ti posso garantire che sono fatti molto bene e davvero ultra convenienti.
Richiedono un po’ di allenamento extra per prenderci la mano, ma dopo che avrai imparato a usarli potrai risparmiare tonnellate di tasti da digitare e soprattutto una valanga di preziosissimo tempo.
1. Rikaisama (solo giapponese)
Rikaisama per Firefox è la versione potenziata di Rikaichan, un add-on che permette di vedere la lettura e la traduzione dal dizionario di qualsiasi parola giapponese semplicemente passandoci sopra con il mouse.
Rikaisama, in più, ti dà anche la possibilità di ascoltare l’audio della parola selezionata e di creare automaticamente una carta con parola, frase, definizione, e audio, il tutto con la semplice pressione di un tasto.
Strumento imprescindibile per ogni apprendista locutore del nipponico idioma.
(Se studi il giapponese, non puoi non averlo.)
2. Subs2srs
Subs2srs è un software che ti permette di creare mazzi interi di Anki a partire dai video degli episodi delle tue serie TV preferite.
Come funziona? Semplice, basta mettere i sottotitoli in lingua e in italiano (o in inglese) nel programma assieme al file video, premere qualche tasto e aspettare che il programma faccia la sua magia.
Questo fichissimo software costruisce centinaia di carte in pochi secondi prendendo le frasi dai sottotitoli (originale + traduzione), l’immagine dal video e persino l’utilissimo audio della frase.
Una manna dal cielo per convertire i drogati delle serie TV in qualificati poliglotti.
3. Siti di grammatica
“Se sono alle prime armi, da dove prendo le frasi che mi servono?”
La risposta è molto semplice.
Qualsiasi sia la lingua che stai studiando, su Internet (molto probabilmente) puoi trovare un sito di grammatica di quella lingua (di solito lo trovi in inglese, ma ce ne sono anche in italiano). Quando hai trovato il sito che fa per te, non ti resta che copiare le frasi di grammatica dei vari argomenti man mano che li incontri nel Fronte delle tue carte, e copiare la traduzione nel Retro.
Più facile a farsi che a leggersi.
4. Meditazione
Digitare le tue frasi è la via migliore per arrivare alla tua meta di imparare a parlare una nuova lingua in autonomia. Meditare su questo concetto universale mentre fai il tuo esercizio quotidiano ti aiuterà a fare pace con te stesso e ritrovare la via della pace interiore.
Mazzi condivisi: quando creare le tue carte proprio non ti va
Se le hai provate davvero tutte e hai ancora questa faccia
allora puoi provare a dare un’occhiata agli shared decks, ovvero i mazzi condivisi che trovi sul sito ufficiale di Anki.
Ti avverto, è vero che ci sono alcune perle, ma molti di essi sono fatti veramente male, quindi cerca di fare attenzione alle stelline e alle recensioni.
Altrimenti, gli autocorsi (al momento disponibili in 9 lingue) contengono ognuno un mazzo già preparato, fatto apposta per imparare con il metodo. Dagli un’occhiata!
Conclusione
Si conclude qui la mia guida ai mazzi di Anki per imparare le lingue. Che tu li voglia creare o scaricare, il consiglio principale rimane quello di esplorare questo fantastico strumento cominciando subito a metterci le mani sopra, per iniziare subito ad estrarre il suo tremendo potenziale nascosto.
Cosa ti è piaciuto della guida? Quali sono i dubbi o le tue difficoltà? Vuoi scrivermi qualsiasi altro commento o domanda?
Lasciami un commento e ti risponderò.
Non fare il gorilla! 😉
Unhappy big gorilla eating by Tambako The Jaguar (CC BY-ND 2.0)