Tra tutte le relazioni che puoi avere nella vita, inclusa quella con i tuoi genitori o con i tuoi figli o il matrimonio, ce n’è una che sarà sempre più speciale e importante di tutte le altre. La relazione con la tua realtà, appunto.
Che tipo di relazione hai con la tua vita, con il tuo universo? Te lo sei mai chiesto?
È una domanda molto importante. Molto spesso vedo che le persone che fanno più fatica nella vita sono quelle che non hanno lavorato abbastanza sulla loro relazione con la realtà.
- Che cos’è la realtà?
- È una cosa buona?
- Ti senti al sicuro qui?
- Che cosa diresti al tuo universo?
- Che voto gli daresti, da 1 a 10?
- Che voto daresti a te da 1 a 10, in questa relazione?
- Ti fidi della realtà in cui ti trovi?
Se non avevi mai pensato a questa cosa, beh, perché non cominciare adesso? Ecco altre domande che spero ti possano aiutare a capire di cosa parlo, e magari metterti allo stesso tempo anche un po’ di curiosità:
- Chi sei tu?
- Come mai tu sei tu, e non qualcun altro?
- Come mai la realtà esiste?
- Come mai tu esisti?
- Qual è il confine tra te e tutto il resto dell’universo?
- La tua vita esiste, o è solo una proiezione, un ologramma, una specie di film multidimensionale con tanto di effetti speciali e 5 sensi e tutto il resto?
E soprattutto, come hai fatto a rispondere a queste domande? 🙂
“A che cosa mi serve pensare a tutte queste cose però Dylan, nel concreto?” Mi potrebbero chiedere alcuni. Beh, la risposta che ti do io è molto semplice e forse non ti piacerà. A che cosa ti serve fare tutte le tue cose “concrete” di tutti i giorni, invece? Dimmelo, rispondi. Soprattutto in questo momento storico, è evidente a tutti quanto investire troppo sulle cose “concrete” come il lavoro e lo stipendio e la carriera, sia stato un investimento molto poco avveduto. Molto poco concreto, aggiungerei io.
Tantissime persone sono rimaste a casa dal lavoro, quasi 50 milioni negli Stati Uniti soltanto, al momento della scrittura di questo articolo. Ebbene, come reagire a una cosa del genere?
Se hai lavorato sulla tua relazione con la realtà, neanche questo evento ti potrebbe scalfire. Nessun evento, a dire il vero. È un po’ come diceva Seneca, che fu uno dei primi a decidere di lavorare proprio su questo specialissimo aspetto della realtà, che lui chiamava Fortuna (sorte in latino), e che non è altro che la tua personalissima relazione con questa realtà stessa. La tua realtà.
Seneca diceva infatti questo:
Che cosa può esserci sopra all’uomo che è al di sopra della Fortuna?
Se gli eventi casuali non ti scalfiscono più, se nemmeno cose come il Coronavirus o il panico o la perdita del lavoro ti possono colpire, beh, “Tu chi sei?”. Voglio saperlo a questo punto. Sono queste le persone che veramente mi interessano, chi è tenacemente al di sopra degli eventi, al di sopra di sé persino, e continua a sorridere in faccia alla sorte, qualunque cosa accada.
È possibile allenarsi e diventare una persona del genere? Assolutamente sì. Non lo dico soltanto io, né il corso di Steve Pavlina da cui molte di queste idee arrivano, e nemmeno soltanto gli stoici. La relazione con la tua realtà è il “problema dei problemi”, è la questione di più grande importanza in assoluto. Tutte le filosofie la trattano. E ovviamente anche tutte le religioni. Persino le scienze.
Difficile sintetizzare il tutto in un solo articolo, quindi probabilmente ne farò degli altri in merito (alcuni li ho già scritti), ma in generale puoi iniziare a farti queste domande:
- Quanto mi fido del mio universo?
- Come posso aumentare la mia fiducia nei suoi confronti?
- Come ci posso entrare in relazione?
- Quali sono le interfacce?
- Esiste un modo di ricevere feedback dalla realtà su come sto andando?
- Esiste un modo di dare feedback alla realtà su come io voglio che vada?
Un’altra cosa, cerca di prendere questa storia sul serio, o in ogni caso considerala come un gesto concreto, che stai effettuando per migliorare non solo la tua vita stessa, ma tutto ciò che ti circonda, incluso l’universo stesso, la tua stessa realtà.
Il cosmo ti ringrazierà 🙂