La maggior parte di noi si accontenta dell’80%. Massimo.
Andare in palestra tre o quattro volte a settimana. Avere un lavoro carino, una ragazza soddisfacente. Essere vegetariani e ogni tanto mangiare qualche acciuga.
Anche io la pensavo così, tanto tempo fa. Ma sì. 4/5? Va benissimo. Figurati se mi metto a cercare ancora. Suonavo la chitarra e mi piaceva, anche se sapevo bene che non ci avrei costruito nulla di più che un hobby. Andavo a scuola e avevo voti normali. Correvo, ogni tanto, non troppo eh! Mica di esagerare.
Mi piacevano i videogiochi, e non ne ho mai sviluppato uno. Mi piaceva disegnare, soltanto come passatempo. Ho imparato a fare i trick con lo yo-yo, e ad andare in skate, entrambe le cose solo per 3 mesi.
Quanto ero soddisfatto della mia vita? Non saprei. Sicuramente però, meno dell’80%. Molto meno.
La verità è che l’80% ti frega sempre. Non è come il 50%. O meglio ancora come il 20%. Se una cosa ti soddisfa così poco, sai già benissimo che è ovvio che la devi cambiare. Anzi, che la vuoi cambiare. Se una cosa ti soddisfa all’80% invece, ah. Quello sì che è un problema.
È un po’ la più grande piaga di tutti, dappertutto. Fai un’università che ti piace molto, non è proprio quello che ti piace, ma insomma nel frattempo. Stai con una persona che ti piace molto, non è esattamente la persona che vorresti, ma insomma non è affatto male. Hai una dieta ragionevolmente pulita, non è esattamente ciò che vorresti mangiare, ma insomma cambiare sarebbe così troppo difficile…
Il problema di tutti è che vivono la vita all’80%, quando quell’80% è in realtà una grandissima trappola. Il perché è presto detto, ovvero che lo sappiamo tutti che la vita è una sola, e una sola soltanto. Se potessi scegliere un numero da 1 a 100 per decidere la qualità di quello che vivrai nella tua unica esistenza, da qui in avanti, che cosa sceglieresti. 80? Siamo sicuri? 75?
No.
Lo sappiamo tutti che la vita è una sola, e lo sappiamo tutti che tutti vogliamo il 100%. E allora perché non provare a realizzare davvero i nostri sogni, pienamente? Perché non imparare proprio quella lingua che ci piace? Perché non lasciare il nostro partner e impegnarci per trovare uno che davvero ci piace? Perché non allenarsi tutti i giorni della settimana, inserendo magari qualche sessione di postura o recupero o ginnastica dolce? Perché non dedicarsi fin da subito al lavoro dei nostri sogni, alla vita dei nostri sogni, alle persone dei nostri sogni?
Anche per quanto riguarda la dieta, essere vegan è un passo completamente diverso dall’essere vegetariani. Un altro pianeta. Anzi, ti dirò di più. I vegetariani sono molto più simili agli onnivori, che i vegani ai vegetariani.
Pensaci bene, che differenza c’è tra queste due condizioni:
“Mah, sì, ogni tanto uccido una persona, una volta ogni 3 anni.”
“Non uccido mai.”
Come vedi, a volte il 100% è evidentemente molto diverso, anche se i numeri sembrano apparentemente così vicini.
Non arrenderti, non accontentarti, non pensare che “va tutto bene così com’è”. Non va bene affatto. Non scegliere di vivere una vita di “quieta disperazione”, risvegliati renditi conto di essere in vita e datti una seria possibilità, di raggiungerlo quel 100%.
Molla tutto il resto. All’istante.
La vita è troppo breve, per accettare anche un solo secondo di mediocrità.