Quest’oggi ho deciso di riassumere tutto il sapere possibile sul metodo più efficace della Terra e della Storia per imparare qualsiasi lingua, che mi ha permesso di imparare il giapponese fino al livello massimo in soltanto 18 mesi.
Ho riempito questo articolo di link utili e di risorse. La qualità di materiale è tanto vasta, ma tu non devi per forza leggere o mettere in pratica tutto subito. Se vuoi, puoi aggiungere questa pagina ai preferiti in modo da poterci ritornare facilmente ancora in seguito, e applicare man mano le tecniche e gli esercizi delle varie sezioni.
Inoltre, se ti interessa una guida ancora più approfondita, immersiva, e personalizzata al metodo di apprendimento, puoi dare un’occhiata agli autocorsi. In tanti li hanno provati, e tutti quanti quelli che li hanno messi in pratica sono contenti dei risultati, hanno imparato bene la lingua che volevano e ottenuto certificazioni e soprattutto grandissime soddisfazioni personali.
Benissimo, torniamo quindi al nostro famoso metodo.
Imparare il giapponese in un anno e poco più
Tutto nacque quando, a metà del 2013, stavo lottando con una pesante depressione che purtroppo mi aveva raggiunto. Ero fermo negli studi, nel lavoro, negli impegni, e anche nella vita personale. Il mio grande sogno era sempre stato quello di imparare la lingua giapponese. Sono rimasto affascinato da questa cultura fin da quando avevo solo 5 anni, quando scoprii per la prima volta i videogiochi della Nintendo, una compagnia alla quale sono sempre rimasto molto affezionato. C’era qualcosa di particolare, in oltre, in tutti gli altri aspetti del Giappone, un modo tutto loro di concepire la bellezza, le relazioni, la spiritualità, l’umorismo, e la vita in generale.
Da questa grande passione, nacque il mio grande obbiettivo, imparare il giapponese una volta per tutte. Non mi importava come, non mi importava quanto ci avrei messo, non mi importava nulla. Volevo impararlo, e volevo impararlo bene. Il più possibile!
In quei giorni entrai in contatto con alcuni metodi, tra cui il metodo Assimil (o Pimsleur), quelli scolastici, e naturalmente i corsi di lingua, gratuiti e non. Nessuno di essi, però, mi convinceva veramente. Nel frattempo, mi misi sotto e imparai gli alfabeti più semplici, Hiragana e Katakana, in due settimane. Il mio “metodo”, allora, consisteva nello scrivere e riscrivere tutti i caratteri, giorno dopo giorno, fino alla nausea, e si sperava anche fino ad impararli. Non era una tecnica perfetta, ma funzionò.
Nel frattempo, incontrai un signore molto particolare, che sembrava avere un messaggio molto importante da condividere con tutti quanti. Il suo nome era Khatzumoto, e aveva un blog. Questo blog si chiamava “All Japanese All The Time“. Mi ricordo ancora la prima volta che venni a sapere di lui. Non ci volevo credere. Sembrava allo stesso tempo troppo bello per essere vero, troppo semplice, e anche forse troppo impegnativo.
In pratica, il suo metodo consisteva nell’ascoltare (e leggere) il giapponese per tutto il giorno. Leggere cose in giapponesi per tutto il giorno. Vivere in giapponese. Guardi un articolo su Wikipedia? Giapponese. Ti lavi i denti? Post-it in giapponese sullo specchio. Hai un cellulare? Lingua giapponese. Facebook? Giapponese. Video p… Ci siamo capiti.
E io lì, in un primo momento, ho detto bah. Continuiamo a cercare. Tuttavia, il seme della verità era stato piantato. Sarebbe stata solo una questione di tempo, prima che iniziasse a crescere e svilupparsi… Dopo qualche giorno, eccomi là a cercare il suo blog. Non l’ho mai neanche visitato dopotutto, mi dissi. Magari è davvero un tizio che ne sa.
Era un tizio che ne sapeva a pacchi. Quel blog entrò nella mia vita come nient’altro, e la mia attenzione entrò completamente in quel blog. Iniziai a studiarne gli articoli, i contenuti, i post brevi e quelli più lunghi, seguivo i link, guardavo i grafici, leggevo le storie di chi aveva avuto successo, e soprattutto le battute e le goliardate di Khatz. Detto tra noi, e in simpatia, lo stile era proprio da fuori di testa. Proprio come piace a me! Al diavolo le normalate.
Si parlava, in particolar modo, di alcuni principi cardine. Gli SRS, ovvero una particolare tipologia di software che permette di immagazzinare grandissime quantità di informazioni. L’ascolto passivo, ovvero l’oltraggiosissima teoria secondo la quale ascoltare una lingua per migliaia di ore senza nemmeno prestarci attenzione, ti permette di impararla. E lo shadowing, una ben poco misteriosa e anzi semplicissima tecnica, che non consiste in altro che nel ripetere a pappagallo, ricalcando il più fedelmente possibile, la voce di un nativo della lingua prescelta.
Lessi che questo Khatzumoto aveva imparato il giapponese in 18 mesi precisi. Wow! Mi dissi. Io ce ne metterò, diciamo, 36, 3 anni, 3 anni e mezzo, andrà benissimo così, dopotutto ho la depressione, non so niente del metodo, le lingue non mi sono mai piaciute particolarmente, non sono portato, non ho talento, non ho amici giapponesi, il giapponese è una lingua così difficile…
E così, un anno e mezzo dopo esatti, per la precisione nel Dicembre del 2014, superavo con successo l’esame più difficile per stranieri di lingua giapponese, il JLPT N1, coronando così il mio grande sogno di una vita.
Come funziona?
Il metodo è molto semplice, e a me piace descriverlo così, riassumendolo in 3 principi:
- Anki
- Shadowing
- Ascolto Passivo
Assieme, le iniziali di queste parole formano un acronimo, A.S.A.P., che in inglese significa “As Soon As Possible”, ovvero il prima possibile. È una locuzione molto diffusa e molto usata, in diversissimi contesti.
Ti rispondo il prima possibile.
I’ll reply you asap.
Mi piace molto come sigla per definire il metodo, anche perché si tratta sul serio del modo più veloce in assoluto di apprendere un qualsivoglia linguaggio. Letteralmente, applicando queste tre macrotecniche, potrai imparare qualsiasi lingua il prima possibile, più rapidamente, efficacemente, e facilmente, che con qualsiasi altro metodo in circolazione là fuori nell’Internet, o nel resto dell’Universo.
Anki
Anki è il mio SRS preferito. Non ha bisogno di presentazioni, e ho già scritto numerosi articoli sull’argomento. Ti basti sapere che è un software assolutamente semplice, leggero, ben fatto, funzionante, privo di bug, facile da usare e open source, il che significa praticamente gratis e anche migliorabile da tutti.
Nel metodo ASAP, Anki va utilizzato in una maniera specifica, o altrimenti sarà molto meno efficace e addirittura controproducente in alcuni casi. Nelle flashcard ci vanno le frasi in lingua originale, nel Fronte della carta, e tutte le altre spiegazioni nel Retro. È importantissimo che siano frasi, e mai e poi mai parole. Studiare le singole parole è una perdita di tempo. Le parole da sole non hanno significato, le frasi sì. Inoltre, non si traduce mai. E non si passa mai dall’Italiano alla lingua bersaglio, proprio per questo motivo, per evitare di tradurre.
Ti rimando agli altri vari articoli per saperne di più:
- Anki (pagina di presentazione)
- Mazzi per Anki, la guida
- Come iniziare a usare Anki, la guida passo-passo
- 5 cose che puoi imparare con Anki (oltre alle lingue)
- Come imparare una lingua usando Anki
- La guida introduttiva agli SRS (e ad Anki)
Shadowing
Lo Shadowing è l’essenza del metodo, lo Spirito Santo dell’apprendimento delle lingue. Fin troppo spesso viene trascurato, ma si tratta di una tecnica utilissima. In particolare, possiamo dire che la prima funzione dello shadowing è quella di sbloccare la conversazione, aiutare la pronuncia, conoscere più a fondo e intimamente una lingua e i suoi suoni, sviluppare una propria “voce” in lingua, una propria “personalità”, un proprio modo di vivere la lingua stessa.
Anche in questo caso, ti rimando alle altre risorse del blog:
Ascolto Passivo
Eccoci qua. L’Ascolto Passivo è il Sacro Graal dell’apprendimento di qualsiasi lingua, non c’è molto da girarci attorno. Al mondo ci sono due tipi di atteggiamenti, nei confronti di questa tecnica. C’è chi dice che funziona (tutti quelli che lo hanno provato e applicato con costanza e serietà su se stessi), e chi invece non imparerà mai veramente.
Secondo Khatzumoto, che si rifà alle teorie sull’apprendimento divulgate, tra gli altri, da Malcolm Gladwell nel suo bestseller Outliers, la quota di tempo a cui puntare è di ore 10 mila. Hai capito bene. Come fare a raggiungere una quantità simile? Beh, è presto detto. Ascolta tutto il giorno. Dalla mattina quando ti svegli, alla sera quando ti riaddormenti. Puoi usare cuffie, speaker, altre persone, radio, televisioni, cani parlanti, suocere! Frega niente qual è la sorgente. Frega niente se ci fai caso oppure no. Frega niente che sia difficile o facile o per suore o per bambini. L’importante è che sia accesa, che resti accesa, e che sia ben udibile e chiaramente intelligibile dalle tue orecchie. Il tuo cervello farà il resto.
L’Italia è così interessata all’ascolto passivo, che il mio video sull’argomento ha raggiunto 300 mila visualizzazioni (molte delle quali sono utenti unici). Più del 10% degli Italiani su Internet, che sono circa 20 milioni. Inoltre, come è possibile verificare nella pagina dei Trend di Ricerca su Google, le parole ascolto passivo sono state nettamente più cercate proprio da fine 2018 in avanti, quando l’algoritmo di YouTube ha cominciato a premiare tantissimo il suddetto video.
300.000 Grazie!
Gli articoli e le risorse sull’ascolto passivo:
- Ascolto passivo, 5 strumenti del mestiere
- Più di 104 podcast, libri, e altre risorse per imparare l’inglese con l’ascolto passivo
- Come migliorare il proprio ascolto passivo
- Come usare l’ascolto passivo per imparare una lingua
- Ascolto passivo per chi non ha tempo
Gli Alfabeti Esotici
Esiste anche un metodo per imparare gli alfabeti “esotici”, come l’arabo, l’hindi, il cirillico, il cinese e il giapponese. Il tutto si basa su alcune tecniche mnemoniche, dei principi di base molto semplici ma fondamentali, e l’utilizzo di un SRS come ad esempio Anki.
Il gruppo su Facebook
Nell’ultimo anno, inoltre, ho aperto e portato avanti un gruppo Facebook sull’imparare le lingue, chiamato Autocrescita Language Club, che ad oggi conta più di 2600 membri. Ci sto condividendo tantissime risorse, link, suggerimenti, tecniche, discorsi motivazionali, e in generale un sacco di altro materiale gratis. Ultimamente, ad esempio, sto pubblicando un video al giorno e interagendo con tutti, rispondendo ai commenti o ai messaggi in privato. Se ti va unisciti a noi, clicca sul link e verrai accettato nella banda 🙂
Il prima possibile
E così si conclude l’articolo bomba sul metodo ASAP (precedentemente noto come metodo Autocrescita), in cui ho cercato di riassumerti tutto il riassumibile sullo stato dell’arte di questo incredibile e meraviglioso sistema. Se vuoi iniziare ad applicarlo sulla tua vita nel migliore dei modi, prova a inserire una piccola tecnica al giorno, tutti i giorni, a informarti pian piano e soprattutto a mettere in pratica. Per fare le cose ancora meglio, ancora più rapidamente, e facendoti guidare passo per passo, puoi considerare l’acquisto di uno degli autocorsi finora a disposizione. In due settimane circa dovresti essere già perfettamente sui binari, con la carica e l’inerzia e le conoscenze e le risorse giuste per portare questo tuo meraviglioso viaggio verso la meta finale.
Padroneggiare la lingua dei tuoi sogni.