Io non credo che la crescita personale sia uno strumento valido per tutti quanti, necessariamente.
Queste informazioni non sono qui imposte a nessuno, anzi è mio augurio che vengano interpretate nel più libero dei modi, dal più libero dei soggetti.
Devo fare un’importante precisazione qui, che non avevo mai fatto prima. Non esplicitamente almeno.
Per intraprendere un percorso di questo tipo, di crescita personale, di life coaching, è necessario prima che la persona goda di buona salute, ragionevolmente, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti psicologici e mentali, di interpretazione del Sé, dei suoi stati interiori, esteriori, e in generale del suo rapporto con la realtà.
Questo è già implicito nella definizione di crescita personale e di life coaching. Non sono strumenti che possono sostituire un aiuto psicologico, mai e in nessun caso. Possono in taluni casi affiancarsi, ma deve essere ben netta la separazione tra ambiti, soprattutto nella mente di chi sceglie di percorrere queste strade.
Pensare di risolvere disagi o disturbi attraverso i contenuti condivisi da me in questo articolo, o altrove, è un errore. È un modo di interpretare le cose questo che genera infatti problematiche profonde. C’è chi pensa di voler meditare per avere meno ansia, e invece soffre di depressione maggiore, chi pensa di voler digiunare, e invece potrebbe soffrire di anoressia. Io non sono qualificato per avere a che fare con questo tipo di problemi. Lo so bene, tra l’altro, perché ne ho sofferto io stesso in passato.
Il confine è sicuramente labile, tra benessere mentale e situazione di disturbo o disagio, ma in realtà non lo è poi così tanto.
Individuiamo qui due criteri:
- L’individuo è soddisfatto di sé, della sua vita, pienamente e sinceramente?
- L’individuo è inserito nel contesto culturale che sceglie di abitare in maniera corretta, ovvero i suoi modelli interpretativi sono coerenti con i modelli culturali proposti dal sistema stesso?
Se la risposta è negativa anche a una sola di queste domande, la crescita personale non può essere interpretata come una possibile soluzione a nessun tipo di problematica nella vita della persona.
Vediamo di chiarire meglio e in parole più semplici.
Se una persona medita tutti i giorni, corre 6 maratone all’anno, cambia alimentazione, si trova numerosi amici e partner, e riesce ad avviare numerosi business di successo, ma ancora pensa di essere un fallimento totale e si butta sempre giù e sta male tutto il giorno, a cosa le è servito fare crescita personale? Possiamo dire, a nulla. Anche se fosse su una barca gigante a guardarsi le scarpe e a pensare “che brutta la vita”, nessuno potrebbe seriamente desiderare di vivere una situazione del genere.
Al contrario, prendiamo una persona emarginata, in strada, senza soldi né cibo, ivi gettata dalle circostanze e dal caso. E diciamo che in quest’altro caso quest’altra persona “sappia chi è”, sia ben piantata nel terreno, sappia bene di essere in bancarotta ad esempio, e con grande senso di personale sforzo ma anche autoconsapevolezza e stima di sé, decida di farsi aiutare. Beh, in quel caso, forse, questa persona potrebbe ancora voler beneficiare dell’aiuto di una figura di qualche tipo, terapista, counselor, non saprei dire. Potrebbe addirittura dover andare a fare la fila in un ufficio disoccupazione. Sarebbe tremendo, lo so.
In ogni caso, il fatto di sapere di avere bisogno di aiuto e di chiederlo la colloca in una posizione che potremmo definire di grande vantaggio, nei confronti ad esempio del riccone depresso sullo yacht.
Scrivo questo articolo perché un messaggio del genere merita di essere condiviso, credo, perché la chiarezza in merito non è mai abbastanza.
Incominciare un percorso di crescita personale non significa incominciare un percorso di terapia psicologica né psichiatrica né altro. Si possono applicare queste idee, questi consigli, queste informazioni, questi corsi persino, sulla propria vita, comunque, anche se si soffre da quel punto di vista? In generale, non vedo perché no.
Tuttavia, nel caso si sia in sofferenza per un altro motivo, è sbagliato credere che questo tipo di lavoro, che la crescita personale in generale e basta, possa essere di aiuto. La consapevolezza di sé è imprescindibile.
Sei tu che decidi, alla fine, se la soddisfazione ce l’hai o non ce l’hai. Sei tu che decidi, in maniera diversa, come modellare la tua realtà e la tua percezione all’interno di una determinata cultura.
Il motto di questo sito comincia così:
Sei grande, sarai più grande.
Il che significa, implicitamente, che se già non pensi di essere un grande, se pensi di avere altri problemi, l’invito è quello di cercare le tue soluzioni da un’altra parte, prima.
Questo è un invito, sia detto per inciso, che rivolgo al 100% degli utenti del 100% dei miei contenuti. Cerca la giusta strada.
Se per qualche motivo pensi di non essere già grande, io penso che ti sbagli.
Se per qualche motivo pensi di avere bisogno di aiuto, nella vita, ti prego. Chiedi aiuto.
Adesso 🙂
Un abbraccio,
– Dylan