Oggi non sapevo se avrei scritto un articolo su questo sito, fino ad adesso.
Ho letteralmente aperto la pagina, in preda a una specie di gioia incontenibile, mi sono messo a scrivere e questo è il risultato. Fare le cose senza motivo, è meraviglioso.
Sul serio, provalo. Ti giuro che adesso sto praticamente arrossendo, tanto sono felice di scrivere. Mi sento proprio vivo, dentro il mio corpo, dentro le mie dita. Ti sto raccontando qualcosa, e tu la stai leggendo. Non è… boh. Non è eccitante? Non lo so. Mi sento come se mi fossi risvegliato da un sonno durato un anno e qualche giorno. Perché non ho mai avuto queste sensazioni?
Di solito ti davo i consigli su cosa fare, su come pensare, etc. etc. Oggi ti voglio solo, boh, ti voglio qui. Ti voglio qui con me a leggere queste pazzie, e forse anche a scriverle un po’ con me. Perché alla fine lo sappiamo tutti e due, che un po’ le prendo anche dalla tua testa.
Questa del fare le cose senza motivo, per tornare coerenti col titolo, è una “cosa” che può essere applicata anche a tutto il resto delle attività, non solo allo scrivere. Ho virgolettato “cosa” perché è più che altro una sensazione, un’emozione. Mi sento bene ora, mi sento vivo. Voglio conoscere il mondo, voglio conoscere chi mi legge. Parlo molto al presente proprio perché mi sento tanto nel presente, ma ci siamo capiti no?
È un po’ come fare sesso, se ci pensi. È bello quando lo fai e basta, e non perché finalmente c’è tempo o perché boh, ormai abbiamo preso la stanza. Giusto?
Quindi nulla, ti auguro davvero di sentire questa sensazione. Anzi, te la voglio trasmettere ora attraverso queste parole. Vorrei che, un giorno, quando vorrai, quando riuscirai, tu ti iniziassi a sentire così come mi sento io. E in più, che iniziassi a fare qualcosa. A volte è veramente banale. Ci sentiamo bene, siamo lì che pensiamo alle belle cose, e sorridiamo e stiamo lì a pensare alle belle cose ancora un po’. E invece provaci, a non sorridere e a non pensare. Mettiti ad agire.
Vai e scrivi. Vai e fai sesso. Vai e abbraccia un albero. Vai e lavora, se devi. Ma non andare mai perché devi. Vai perché non senti di aver bisogno di andare da nessuna parte, e senti la libertà che ti chiama ad alzarti e a vivere il mondo.