Badi mai al tuo quinto senso? No, non sto parlando né di preveggenza né di terzo occhio. Quello sarebbe il sesto, duh! Sto parlando dell’olfatto. Lo chiamo il quinto senso perché è quello più sottovalutato.
Tutti quanti facciamo attenzione a ciò che vediamo, ascoltiamo, tocchiamo, e ovviamente a ciò che mangiamo. Passiamo una grandissima quantità di tempo a scegliere i vestiti giusti, le tastiere e gli schermi più ergonomici, i cibi più gustosi.
È vero che la maggior parte del senso del “gusto”, è resa comunque possibile dall’olfatto (in uno strano modo). Oggi vorrei però invitarti ad avere più consapevolezza su questo senso. In senso lato 🙂
L’olfatto è importantissimo! Potremmo dire che assieme al gusto (che però dipende comunque al 90% dal naso) è l’unico senso che le macchine non sono ancora riuscite a replicare artificialmente. È un senso strettissimamente connesso con la memoria, e con il nostro subconscio.
Spesso associamo infatti i ricordi con un odore particolare, chessò, la vecchia cantina dei nonni quel giorno che ci siamo andati a curiosare. Inoltre, è un senso molto discreto, che non si fa “domare” facilmente. Non certo come gli audio, assolutamente facili da riprodurre, o peggio ancora dei video, gli odori e i profumi sono decisamente molto più “misteriosi”. Pensa però a quanti sono, a quanto sono complessi! E soprattutto, per l’appunto, intimamente connessi con le nostre memorie e le nostre emozioni più intime.
I profumi più sublimi e deliziosi ti possono letteralmente cambiare la giornata in un secondo, così come quelli più cattivi e nauseanti ti possono far stare malissimo, in imbarazzo, a disagio.
Ok, ma veniamo ai consigli pratici oggi qui eh? Che ne dici?
È da un po’ di tempo che mi sono appassionato di oli essenziali. Ce ne sono tantissimi, e sono davvero una figata. Li puoi usare in diversi modi, alcune volte addirittura internamente (anche se molti di essi sono pericolosissimi se ingeriti, fai attenzione!).
Personalmente, trovo molto gradevole utilizzare un piccolo diffusore, a braciere o elettrico, o alternativamente spargerli direttamente sulle superfici. A volte li faccio sgocciolare per terra a mo’ di benedizione, che ne so, magari nei bagni di un ostello? “Tiè, tiè! ” Ora va molto meglio.
Diversi oli essenziali hanno diverse proprietà, ad esempio alcune erbe sono antisettiche o igienizzanti in generale, gli agrumi stimolano la concentrazione e la produttività. Ce ne sono altri, come il patchouli o alcuni tipi di fiore, che sono afrodisiaci o rilassanti, e altri ancora che ispirano diversi tipi di atmosfera, come ad esempio il franchincenso.
Inoltre, ultimamente in tanti stanno facendo caso alla pulizia dell’aria, e c’è questa mania di “igienizzare” tutto quanto con i detergenti antibatterici. Devi sapere però, purtroppo, che questa cosa dei batteri è molto diversa da come ci hanno sempre fatto credere. I batteri sono letteralmente dappertutto, e questa per l’uomo è una buonissima cosa.
Ce li hai in questo momento sulla pelle, sulla faccia, sullo schermo, sul tavolo, sul pavimento, dappertutto. Ovviamente ce ne hai tantissimi nella pancia. Immaginare questo micromondo è piuttosto difficile, ma ti posso garantire che la sua importanza è assolutamente FONDAMENTALE per la vita, sia per tutti gli organismi in generale che per l’uomo. Cercare con troppa insistenza di detergerli via dalle mani e dalle superfici, per quanto nobile, costituisce inesorabilmente una debilitazione per il tuo sistema immunitario. Io credo, questo è il motivo per cui in certe nazioni molte più persone hanno subito molti più danni a causa del coronavirus, nonostante le misure più restrittive e la propaganda più martellante.
Alcuni batteri sono “buoni”, anzi la maggior parte di essi, a dire la verità. Molti di loro, tornando in tema con l’articolo di oggi, si trovano nell’aria. Esattamente, esiste un piccolissimo ecosistema proprio lì, nell’aria che ti separa da questo schermo. Incredibile vero? Si tratta di un mondo a sé stante, e ha anch’esso al suo interno (come tutte le altre superfici) un suo particolarissimo microbioma. Ci trovi quindi piccole particelle di polvere, pollini, gas di vario tipo, goccioline di vapore, e certamente anche batteri.
Questo, ancora una volta ci tengo a ripeterlo perché mi sembra che siano un po’ tutti degli idioti isterici quando si parla di queste cose, non ti deve preoccupare. I batteri sono, furono, e saranno, dapper-cazzo-tutto. E questa è una cosa buona e giusta, ed è bene che continui.
Quello che ti suggerisco in questo articolo, quindi, non è tanto di nukare tutta la microflora della tua aria e di morire di stenti per le esalazioni dei detergenti chimici. Al contrario. Inizia a fare caso a questo fatto molto semplice. Ogni sapone che usi, ogni profumo, qualsiasi cosa che accade in quell’ambiente, dal legno dei pavimenti o dei mobili, agli oggetti metallici, alle porte, agli intonaci, agli esseri umani (soprattutto quelli, a dire il vero), entra a far parte di quel piccolo mondo invisibile che è l’aria che ti circonda. Coltivalo con saggezza!
- Usa saponi naturali o ecologici
- Sperimenta qualche olio essenziale quando puoi
- Tieni pulito ma non esagerare
- Liberati di qualsiasi agente chimico potenzialmente problematico
- Lascia la finestra aperta quando puoi e lascia entrare l’aria da fuori, che è sempre molto più pulita
L’aria che abbiamo attorno a noi, nonostante il fatto innegabile che sia invisibile, è un vero e proprio biosistema, una specie di giga organismo vivente e con una sua sorta di intelligenza, che ci ha sempre accolto con saggezza e con amore.
Impariamo a relazionarci con essa, impariamo a coltivarla con saggezza.
Che cosa farai con la tua? Nel mio piccolo, ti auguro di respirarla con il sorriso 🙂