Uno degli effetti più devastanti di questa crisi, e uno di quelli che verrà fuori solo successivamente, è stato l’impatto psicologico sui cittadini. Non poter più uscire liberamente di casa è una violazione gravissima, se non dei propri diritti umani, certamente della propria stabilità psicologica e mentale.
Fortunatamente, ora è tutto finito. O forse no? Aspetta un secondo, stai uscendo di casa adesso, vero?
L’importanza della passeggianza
Passeggiare è importante, fa bene, e soprattutto è veramente figo. Non solo ristora la mente il cuore il corpo e lo spirito, ma è anche il momento perfetto per effettuare tutta una serie di altre corroborantissime azioni. Per questo motivo, a voi privilegiati partecipanti del programma di autocrescita nazionale, ecco i miei consigli sull’arte del passeggio.
Distinguiamo diversi tipi di passeggio, con diverse motivazioni e diversi scopi.
1. La passeggiata libera
La passeggiata libera è la passeggiata più classica. Può essere accompagnata da cani o da bambini, o da genitori o da mamme o da amicizie varie. Si va al parchetto, si fa il giro dell’isolato, si fa quello che si vuole. È proprio questa troppa libertà, forse, che la rende un poco insipida. Vediamo come ravvivarla.
2. La passeggiata extralibera
La passeggiata extralibera è la classica passeggiata libera, ma con una regola in più. Niente smartphone, niente lettore mp3, niente cuffiette o auricolari o droni o ipad o marchingegni tecnologici di nessun tipo, nemmeno a vapore. Solo tu essere umano, e le tue chiavi. Se non hai mai provato questa modalità di uscita, ne rimarrai sicuramente felice. È una sensazione meravigliosa, quella di poter trotterellare finalmente dove si vuole, senza Google Maps, senza musica, senza voci nella testa, senza cose da fare, senza nulla di nulla. Un corpo umano libero, ancor di più, extralibero, un individuo finalmente svincolato dalle norme della società! A proposito, non dimenticare la mascherina.
3. La passeggiata culturale
Una delle mie preferite, di recente. Armati di cuffie (meglio se di alta qualità), un buon audiolibro, e esci di casa. Il mondo è tuo adesso! L’altro giorno, ad esempio, mi sono scaricato la Divina Commedia di Dante Alighieri, in inglese, completamente recitata da un cast. Sono state le 3 ore più epiche della mia vita, per le vie di Praga, salutando i vari abitanti dei vari settori dell’Inferno, del Purgatorio, del Paradiso! Un grazie speciale va a Beatrice per l’ispirazione, e complimenti a Dante per l’opera. Divina.
4. La passeggiata amicale
Quanto è bello passeggiare? Forse ce lo eravamo dimenticati un po’ tutti. Ecco però che la situazione attuale si trasforma in una perfettissima occasione di riscoprirne le gioie. Una volta, forse, ci sembrava scontato. Uscivamo con gli amici soltanto per una birretta, per una sigaretta, o per altre faccende quasi sempre relative all’ingurgitare o inalare droghe più o meno legalizzate (ricordiamo i devastanti effetti di alcool e nicotina e caffeina, a imperitura memoria). Da oggi, perché non proporre invece… un bel passeggio! Se non hai amici perché i tuoi li hai persi durante la quarantena (chessò, magari erano ti hanno insultato a morte in preda a una crisi da isolamento forzato e adesso la cosa non si può più fare), esci con qualcuno di nuovo! Un consiglio su tutti: scaricati Tinder. Lo so, lo so, è patetico, vero? Assolutamente no, invece. L’unica cosa patetica di Tinder sono le persone che trovano questo modo di incontrarsi patetico. Smettetela di fare i bigotti, dategli una possibilità! Al giorno d’oggi, soprattutto in Italia e soprattutto tra giovani, le occasioni per radunarsi sono veramente poche. Altro vantaggio, adesso sicuramente non dovrete inventarvi più il ristorante da quattro salti mortali in padella per impressionare i tuoi futuri (o le tue future) partner. Chiamateli semplicemente a fare una “passeggiatina” 😉
5. La passeggiata in missione
Invece che andare a fare le cose che dovete fare in bici o coi mezzi o in macchina come al solito, perché non usare le gambe questa volta? Spesso vado a fare la spesa a piedi, ad esempio, poi appallottolo la spesa e me la porto a mo’ di pallone da rugby verso casa. Non ti immagini la soddisfazione di mettere le cose finalmente nel frigo. La meta è il viaggio, è proprio il caso di dirlo!
Vita via est
Passeggiare è un’arte da riscoprire, ne sono più che convinto. Non facciamoci fermare dall’attrito, dalla pigrizia, dalla paura dei contagi, dalla noia, dalla mancanza di ispirazione. Prendiamo le dovute cautele invece, allacciamoci le scarpe, e passeggiamo, liberi, uniti, speranzosi, sereni, sorridenti.
Verso i nostri nuovi orizzonti.