Ti do il mio benvenuto a Ipnolandia.
I caratteri su questo schermo stanno innescando nella tua mente una serie di processi di lettura e comprensione, attivando le onde cerebrali sulle frequenze beta, iniziando pian piano a trasmetterti dei significati.
Questo è un meccanismo molto simile all’ipnosi, alla suggestione.
Tutto ciò che leggi, è vero. Tutto ciò che ascolti, è vero. Questa, almeno, è la prima ipotesi del tuo cervello. Per “comprendere” qualcosa, deve per forza di cose vagliarla attraverso una rete di analisi che necessariamente la interpreta e la elabora e la configura come veritiera.
Se vuoi considerare le cose che leggi come false, beh, non puoi. Devi per forza sovrascriverle. È così che funziona il tuo cervello, molto spiacente. Non ci possiamo fare nulla, davvero. Se ci credi.
Ma anche se non ci credi, come ti ripeto, non puoi cancellare quello che hai letto. Non lo puoi considerare come falso in automatico, devi necessariamente trovare un’altra spiegazione, un altro dato, un’altra suggestione, un’altra opinione, un’altra ipotesi, un’altra ipnosi. E poi sovrascrivere.
È per questo che le informazioni false sono così diffuse e così difficili da eradicare, al giorno d’oggi. Perché persino chi è a conoscenza del fatto che lo siano, intrinsecamente, per come è fatto il suo sistema di elaborazione dei dati, le deve anche per un solo millisecondo interpretare come veritiere.
È così che la conoscenza scientifica si è formata e si forma ancora, negli anni. Prove ed errori. Prima si analizza qualcosa, la si crede vera, poi la si “falsifica”, ma in realtà questo processo non è altro che una sostituzione. Trova una teoria migliore, e sostituiscila a quella in cui non credi, altrimenti per forza di cose ti ritroverai a soccombere. Talvolta spesso anche inconsapevolmente.
Ci sono persone che sanno benissimo, ad esempio, che hanno a che fare con notizie false o con schemi truffaldini o con informazioni che non sono affatto credibili, e che nonostante tutto continuano ad averci a che fare, a “crederci” e a diffonderle agli altri.
Uno dei casi più affascinanti da questo punto di vista è il Multi Level Marketing. Dal punto di vista legale si tratta di qualcosa di legittimo, o almeno dovrebbe essere così nella maggior parte dei casi. Dal punto di vista “pratico”, però, lo sanno benissimo tutti che questi schemi fanno molta leva sulla propensione delle persone a credere a tutto. Soprattutto se gli è stato detto da un “amico” di cui si fidano. Il contagio del MLM è quindi rapido a diffondersi, e tenace da rimuovere. Una volta che il bersaglio è stato convinto, comincerà a parlarne coi suoi amici. Una volta che ne ha parlato coi suoi amici, nulla lo potrà più salvare o riportare indietro. Non potrebbe mai ammettere di essere cascato in qualche cosa di ingannevole, di essersi fatto raggirare (e di aver raggirato tutti i suoi amici a sua volta). Dal punto di vista inconscio, non lo sopporterebbe.
Conosco tante persone che fanno MLM e sono seriamente appassionate, questo ci tengo a specificarlo. Nonostante questo, ne conosco tantissime altre che non potrebbero tornare indietro neanche se volessero. E infatti vogliono, ma non possono. Ce l’avrai anche tu un amico o un’amica così. Non te li riesci nemmeno a immaginare, che un giorno ti dicano “Ehy, mi spiace per quella cosa dei beveroni, tante delle cose che mi avevano fatto credere erano effettivamente esagerate o diverse da come me lo aspettavo… Scusa se ho provato a tirarti dentro.”
Ma figuriamoci. Ammettere di avere sbagliato richiede una maturità che purtroppo al giorno d’oggi hanno solo i bambini. Il che è tutto dire.
Ma ritorniamo a Ipnolandia, il posto in cui ti trovi. Tutte le informazioni che ti hanno mai passato, nella vita, sono state trasmesse nello stesso identico modo in cui ti stanno venendo trasmesse queste. Una serie di caratteri ordinati sullo schermo, o una sequenza di onde sonore, attivano nel tuo cervello i circuiti collegati alla suggestione. Sei nella modalità beta, la modalità di ricezione di una “verità”. Per il tuo cervello, non fa alcuna differenza. È per questo che quando ti raccontano una cosa che non è mai accaduta, non te ne accorgi fino a che non te lo dicono. È per questo, inoltre, che i libri di fantasia e i romanzi sono così divertenti.
Se ti dico, oggi mi sono lanciato da un aereo con il paracadute, tu ci credi. Se non altro, questa è la tua assunzione di default. Se non vuoi crederci, dovrai costruire un’altra verità. Ad esempio, “Dylan si sta inventando questa cosa per fare un esempio, in realtà non è saltato giù da un aereo, ha semplicemente avuto una giornata normale”. Non potrai dire semplicemente “non ci credo”. Non si può “non credere alle cose”, quella del “non ci credo” è una storia assurda e assolutamente inventata.
Puoi dire sicuramente “non ci credo” alle cose, e bada bene, lo fanno tutti. Essere scettici fa figo, e ovviamente a nessuno piace ammettere di essersi fatti fregare. Ma non credere alle cose è palesemente impossibile, mi dispiace. Persino la posizione atea è estremamente stupida. Queste persone non sanno nulla di antropologia, evidentemente. Sono cresciute in una regione del pianeta pesantemente influenzata dal culto di Cristo (o dal giudeo-cristianesimo in generale), in cui tutti quanti hanno sempre “creduto” in Dio. Il che significa in realtà però qualcosa di molto più profondo. Potremmo dire che la cultura stessa ha inventato il concetto di Dio, lo ha modellato, e lo ha installato nella mente di tutti. Che tu lo ammetta oppure no, anche tu sei sotto l’effetto di questo culto. E bada bene, avrà anche i numeri che ha, ma alle fondamenta si tratta pur sempre di un culto esoterico come tutti gli altri. Ora, chi si professa ateo e dice di “non credere in Dio”, in questo contesto storico, fa nel mio modo di vedere le cose la figura dello strafesso. Un conto è dichiararsi distanti dal culto di Cristo e dalla Chiesa. Un conto è dire, “non credo in Dio”, che è esattamente la prospettiva di un partecipante del culto, e di come esso vede chi non ne fa più parte. Non si può non credere, anche perché questa frase in realtà significa, “credo nell’assenza di Dio”, il quale concetto è profondamente ingenuo e contraddittorio.
È come se in una scuola elementare un bambino si inventasse la presenza di un folletto viola invisibile, nel quale tutti all’improvviso iniziano a credere. Le maestre però, essendo persone adulte, si dichiarano contrarie e iniziano a sostenere di “non credere nel folletto viola”, definendosi “afollettoviolacee”, un termine che sta a indicare che queste persone credono fermamente nell’assenza di un folletto viola invisibile (nonostante si ritrovino spesso pubblicamente ad ammettere l’indimostrabilità di tali affermazioni).
Ipnolandia è un mondo in cui tu sai delle cose. Anzi, è il tuo mondo. Tutto ciò che credi essere “vero”, fa parte della tua personale Ipnolandia. Ognuno e ognuna di noi ne ha una. Abbiamo tutti convinzioni diverse, talvolta anche profondissime e che hanno a che fare con la natura della realtà e della vita. Ognuno e ognuna di noi vive nel suo universo parallelo, nella sua casa di marzapane. Questo ci credo, questo non ci credo, complottisti di qui, complotti di là, verità di qui, scienza di là, morale, politica, carne di maiale, diete vegane, sale, gatto, cane, e marzapane.
Alla fine, se me lo chiedi, niente è vero del tutto. Eccetto, ovviamente, quello in cui credi tu.