Se dovessimo descrivere quest’era utilizzando un’emozione, ebbene credo proprio che quella più azzeccata sarebbe proprio lei, l’invidia. No, non sto parlando dell’insalata 😀
Social con vite spettacolari dappertutto, viaggi, lauree, bambini, soldi a palate, donne, uomini, occhiali da sole, spiagge, arte, musica, cibo, fama, reputazione, successo a destra e a sinistra, e tutto il resto del carrozzone no? Lo sai meglio di me, ormai.
Il problema poi si pone così spesso, che si è arrivati addirittura a ufficializzarlo. Il termine haters è entrato ormai a far parte della cultura popolare, dappertutto nel mondo e ovviamente anche in Italia. Letteralmente significa “chi odia”, anche se poi più nello specifico sta a designare proprio quelle persone che odiano per invidia, perché vorrebbero essere come o avere quanto, ma non possono.
Il Megacrescita Club
A inizio Gennaio volevo lanciare una community online di crescita personale e autodidattica (l’Autodidattica Advance, che è un progetto tutt’ora attivo), e ho condiviso l’idea con tutti quanti. A tantissimi è piaciuta, ma purtroppo alcuni sono impazziti completamente. C’è chi ha iniziato a stalkerarmi con mail chilometriche non sollecitate, chi mi ha detto che chiedevo troppi soldi o che dovevo fare le cose in modo diverso, una persona addirittura mi ha scritto che mi sono inventato tutta una serie di cose orribili sul mio passato (invece realmente accadute), solo per “speculare” sui miei follower.
A questo punto, sia per correggere alcuni miei errori di valutazione, e visto anche il fatto che proprio molti di questi si volevano anche iscrivere (c’è un’idioma per quest’occasione che è “allevare la serpe in seno”), ho deciso di rifare tutto da capo.
Ho recuperato i feedback sull’iniziativa, e proprio oggi sto lanciando un nuovo gruppo privato su Facebook, chiamato Megacrescita Club. Come ti dicevo, ho tenuto conto di tutte le annotazioni che mi sono state fatte.
In particolare, mi sono stati chiesti più materiali, più chiarezza e semplicità, e un costo più ridotto.
Per questo ho deciso di tenere tutto su Facebook, creare un gruppo della durata di un mese e fornire una valanga di contenuti (un video al giorno minimo), che poi verranno resi tutti disponibili su una pagina a parte, il tutto al raggiungibilissimo prezzo di 27€.
Ho un ottimo presentimento su questo progetto e sono sicuro che ci divertiremo e cresceremo tutti quanti, me compreso che sono già elettrizzato al pensiero.
Se ti interessa e vuoi iscriverti, trovi tutte le info sulla pagina di presentazione:
Non puoi non provarla…
Ma torniamo all’invidia.
Una volta ero convinto che si trattasse di una cosa soltanto negativa. Pensavo che invidiare fosse sbagliato, che subire l’invidia degli altri fosse triste, e fine della questione. La soluzione? Evita l’invidia il più possibile?
“Sentiti superiore! Lasciali perdere questi frustrati, e vai avanti per la tua strada!”
Mi dicono spesso.
E io purtroppo qua devo dissentire pesantemente. Come è possibile risolvere veramente un problema emotivo e sociale così diffuso e grave come quello dell’invidia, solo e semplicemente “sentendosi superiori” e ignorando tutti quanti? Non è già quello che sta succedendo dappertutto? Non è anzi forse proprio quello il problema? Che cosa cambia? Assolutamente nulla.
Anche se ignoro “questa gente”, che poi sono persone come me e te, probabilmente spesso anche simpatiche, a me che cosa me ne viene in tasca? E a loro? Non mi sembra una soluzione molto elegante, anzi mi sembra piuttosto una lose-lose. Ci perdiamo tutti.
Quindi come fare? Come risolvere veramente le cose, una volta per tutte?
Beh, la soluzione qui è un fantastico concetto, che mi è stato condiviso anni fa durante una sessione di terapia dalla mia magnifica psicologa.
L’invidia buona, l’invidia cattiva, e l’invidia belga
L’invidia può essere di due tipi, invidia buona e invidia cattiva. Ed è un’emozione assolutamente umana, quindi tutti la proviamo, anche se vorremmo tanto dimostrare che no.
In particolare, il meccanismo scatta quando vediamo un’altra persona che per qualche ragione sta meglio di noi. Non in tutto quanto, magari solo in un dettaglio o in un aspetto della vita. Che ne so, ha il ragazzo ha la ragazza ha i soldi viaggia ha successo ha i follower ha talento etc.
Ora, scegliere di “non provare” l’invidia e basta è difficilissimo. Anzi, direi quasi impossibile. Dovresti probabilmente ricostruire dentro di te una realtà parallela in cui l’altra persona non ha in realtà quello che vorresti, che ne so, smettere di desiderare i soldi o la fama o il successo, ma qui neanche la terapia cognitivo comportamentale credo di possa aiutare più di tanto.
Una cosa che puoi fare, invece, è lasciarti andare e provare questo sentimento tanto quanto ti va, ma di farlo consapevolmente. Ed è qui che viene il bello.
L’invidia cattiva ti dice così:
Dylan si crede un figo, col suo sito di crescita personale e il suo canale dimmerda, invece è proprio uno sfigato. Dice a tutti che cosa fare, si crede Dio, e poi è solo un perdente. Il mondo è così ingiusto! Perché lui può viaggiare per il mondo e avere così tante belle cose, mentre io no? Vorrei che fallisse…
Come vedi non sono pensieri molto salutari. È chiaro che non ti aiutano a migliorare la tua condizione, ma proprio neanche un po’. E sono sicuro che invece hai così tante capacità e energie da dimostrare! Fai così la prossima volta quindi, sii consapevole della tua invidia, e cerca di trasformarla in invidia positiva.
L’invidia buona, infatti, ti dice così:
Dylan si crede un figo, col suo sito di crescita personale e il suo canale dimmerda, invece è proprio uno sfigato. Dice a tutti che cosa fare, si crede Dio, e poi è solo un perdente. Il mondo è così ingiusto! Perché lui può viaggiare per il mondo e avere così tante belle cose, mentre io no? Vorrei imparare qualcosa da lui…
Tac, visto che roba? Cambia proprio tutto quanto tutto, visto così. Non trovi? In particolare, è cambiata la Call to Action finale, la chiamata all’azione, come si dice in gergo. Invece di invidiare gli altri e augurare loro di cadere, invidiali pure con tutto il cuore, ma sfrutta quell’energia emozionale per spingerti in alto e migliorarti, invece di sentirti superiore rimboccati le maniche, e raggiungili laddove prima pensavi di essere inferiore.
E guarda che non sto scherzando, funziona davvero così!
Energia in movimento
Le emozioni non sono negative o positive per sé, sono semplicemente e-motion, energy in motion, energia in movimento. E con quell’energia, tu, puoi farci letteralmente quello che vuoi. È chiaro che convertire l’invidia in odio e risentimento e malocchi vari non ti porterà mai a nient’altro che non la tua stessa miseria di prima.
Lo diceva anche il Buddha, odiare qualcuno è come prendersi un veleno e sperare che faccia effetto sull’altra persona. Non funzionerà mai!
Invece, riciclati quei cattivi sentimenti e utilizzali come carburante per trovare ciò che non va nella tua vita e sistemarlo, aggiustarlo, lavorarci su. Anche io stesso provo tantissima invidia, a palate! E sono assolutamente felice di farlo. Anzi, ogni tanto me lo chiedo proprio. Chi è che sto invidiando oggi? Chi è che vorrei che diventasse il mio modello? Da chi posso imparare?
Ci sono YouTuber da milioni di iscritti, che mi fanno assolutamente pena per un altrettanto milione di motivi. Che cosa vuol dire questo, che li ignoro e vado avanti per la mia strada e mi sento superiore? Ma assolutamente col cacchio.
Mi tappo il naso, me li guardo (2 minuti al mese massimo), mi sento malissimo, vomito, e poi mi dico “Bella ragazzi, complimenti per l’idea delle ragazze mezze nude, non ci avevo pensato!”, e poi mi metto al lavoro sul mio canale. Non so se è chiaro.
Quest’ultimo passaggio fa tutta la differenza del mondo.
Stessa cosa quando invece sei il bersaglio di qualche invidioso, non vittimizzarti! Ricicla quelle energie in maniera costruttiva. Anche qui, cerca di capire gli altri, utilizza questa energia per essere grato di ciò che hai e dei risultati che hai raggiunto, oltre che per farti un’idea su come la pensino le persone del tuo lavoro, o in generale del lavoro degli altri. Rimani concentrato, rimani positivo, non ti fare abbattere, e non abbattere nessuno. Non ne vale la pena.
Facci caso!
Ti lascio questo come esercizio finale, prova a fare così.
Per una settimana, cerca di essere consapevole dell’invidia, di quando la provi tu, di quando la provano gli altri.
Quando la “vedi”, fai caso alla tua intenzione finale. Vuoi che gli altri stiano peggio? O vuoi che tu stia meglio? Anche se l’ago della bilancia pende molto di più dalla parte della negatività, non ti preoccupare. All’inizio è assolutamente normale, soprattutto se non ci hai mai fatto caso! Semplicemente, un passo dopo l’altro, inizia a convertire questi pensieri distruttivi sugli altri in pensieri costruttivi su di te. E soprattutto, azionali! Un pensiero bello e un pensiero brutto sono la stessa cosa e da soli non hanno mai nessun effetto, ma una buona azione fa tutta la differenza del mondo.
Impegnati, dedicati a un progetto, realizzalo e portalo a termine, e dedica tutto quanto a chi ti vuole male, come si dice. Fallo con il cuore davvero, auguragli di capirti meglio, e di cercare di costruire se stessi a loro volta!
Un’ultima cosa. Non devi per forza dirglielo a tutti in faccia che sono invidiosi, ovviamente, anzi ti consiglierei al massimo di linkargli questo articolo, se proprio, ma non insistere troppo. Alle persone non piace che gli si dica che sono invidiose. Hai notato?
Chissà perché… 😉