Una domanda che ricevo super frequentemente: Quante lingue si possono fare contemporaneamente con questo metodo? Posso imparare l’inglese e il francese e il giapponese e il russo e il greco antico? Contemporaneamente?
In teoria, beh… certo, è assolutamente possibile.
In pratica no. Anzi, anche in teoria no. 🙂
Andiamo a vedere perché.
Bollire tante pentole diverse?
La verità è che imparare più di una lingua sola alla volta è estremamente improbabile. Non è solo più difficile o più dispendioso (ma è entrambe le cose credimi), il fatto è che succede proprio poco spesso.
In quanto appassionato di apprendimento e di lingue, ho avuto modo di parlare con tanti altri appassionati. Molti cosiddetti “poliglotti”. Non mi fido dei poliglotti, non mi piacciono. E non mi dilungherò più del necessario, dirò semplicemente la maggior parte di queste persone che “parlano” 5 lingue, non parlano 5 lingue.
Non parlano affatto 5 lingue, non al livello che è possibile raggiungere applicandosi in una sola, per volta, con tutte le forze, con il metodo migliore possibile, nello stesso intervallo di tempo. Magari sanno fare una veloce conversazione, o anche una più lunga, sempre a un livello però molto superficiale. Sanno sicuramente impressionare la ragazza quando sono al ristorante. Ma sapranno conoscerla fino in fondo? Sapranno costruire durature amicizie e parlare di argomenti complessi con gli altri? Sapranno lavorare o farsi assumere davvero, in una di queste 5 lingue? La risposta è…
Il problema qui è che c’è il tempo di mezzo. Come sappiamo bene il talento non esiste, è solo un’idea che ci mettiamo in testa per spiegarci i grandi risultati degli altri, e sappiamo anche che è possibile imparare una lingua da 0 al C1 in due anni. Fantastico.
Il problema è che a questo punto ci vorrebbero 10 anni di applicazione continua su 5 lingue diverse, per impararle tutte. E tu dirai, perché no, magari, potrebbe essere?
Beh, nella mia esperienza, semplicemente non funziona così.
I migliori esperti che conosco, e che riconosco come davvero in gamba, di solito non ne conoscono mai più di 2 o 3, o 4 massimo. Questo perché approfondire ulteriormente la conoscenza delle proprie lingue, piuttosto che aggiungerne un’altra, è un obiettivo molto più appetitoso per chi è veramente appassionato e ama ciò che ha fatto.
Triste ma vero, la maggior parte dei poliglotti vuole soltanto “far scena”. E va bene così. Moltissimi trovano affascinante vedere un’altra persona dire due frasi in cinese. A me personalmente, questo particolare ambito dell’apprendimento non ha mai detto nulla. Preferisco apprendere per me stesso, raggiungere un livello davvero ottimo, e ancora cercare di imparare il più possibile. Anzi, sono davvero convinto che considerarsi sempre dei novellini sia il vero segreto di chi ha davvero successo.
Infine, come dicevo, imparare tante lingue tutte assieme è di solito estremamente meno efficace. È un po’ come cercare di bollire tante pentole d’acqua per fare tanti té, tutte diverse, e usando un solo fuoco (nella nostra metafora il fuoco è il tempo che abbiamo, che come sempre è lo stesso per tutti).
L’esercizio
Dopo tutte queste parole non abbiamo ancora risolto il problema principale. Come si imparano 99 lingue contemporaneamente? O meglio, se sto studiando l’inglese e mi interessa un po’ il francese per esempio, e un po’ il cinese, o il coreano… come si fa qua? Lo dimentico per sempre?
Ecco allora un piccolo esercizio che sono sicuro ti tornerà utile.
Prendi una lingua che ti piacerebbe imparare, o anche soltanto una lingua che un po’ ti incuriosisce, ed esplorane un po’ i vari aspetti chiave. Che ne so, una ricerca su Google o su Wikipedia, qualcosa di rapido. Prova a scaricarti un podcast, o a guardarti un episodio di una serie TV, in lingua originale, senza sottotitoli. Fingiti un nativo, per 5 minuti. Immergiti in quella lingua, anche soltanto con l’immaginazione. Pensa se fossi davvero bravo a parlarla… Che cosa faresti? Come vivresti? Con chi parleresti? Cosa leggeresti?
Il “Laddering Method”
In aggiunta, se non ne avevi ancora sentito parlare, ti voglio descrivere in breve il cosiddetto Laddering Method, o metodo a scala, per imparare più lingue.
Consiste in questo.
Prima di tutto, si consolida bene l’inglese. Dopodiché, lo si utilizza come base per applicare il metodo alla terza lingua che vorremmo imparare. Ad esempio nel 2013, per imparare il giapponese, ho usato sempre e solo l’inglese per le ricerche su Google, per le traduzioni di Anki, per i dizionari bilingue, e praticamente per qualsiasi altra cosa che invece avrei dovuto fare in italiano se in quel momento il mio giapponese non bastava.
Se vuoi applicare il Laddering Method quindi, assicurati che la tua abilità nella seconda lingua (L2) sia abbastanza solida, dopodiché “costruiscici” sopra la tua L3, esattamente come una scala (o una piramide), usando la tua L2 come base invece che l’italiano.
A te!
L’articolo di oggi è un estratto gratuito dalle lezioni degli autocorsi, disponibili ora e inclusivi di tutti i mazzi per Anki necessari a imparare a fondo qualsiasi lingua, subito pronti per cominciare.
Se invece preferisci continuare a esplorare i contenuti gratuiti, non ti resta che chiedere. Sia il sito che il canale contengono una grande quantità di informazioni, che spero ti torneranno utili nel tuo meraviglioso viaggio verso l’apprendimento autodidatta di addirittura 99 interessantissime lingue! Una alla volta, si intende… 😉