Quest’anno, il 2020, per me rimarrà sempre l’anno in cui abbiamo avuto modo di riflettere su una cosa, e questa cosa è il valore della vita.
Ci siamo resi conto, nel bene o nel male, di quanto le nostre piccole azioni quotidiane e individuali possano influenzare la vita delle altre persone, talvolta addirittura bloccarla. Per l’umanità questo è stato un anno molto intenso, forse il più intenso di sempre.
Nonostante tutto ciò che è successo, io ci vedo una grande riflessione.
“Nulla ha più valore della vita.”
Se dovessi trovare un titolo per quest’anno, credo proprio che questo sarebbe perfetto.
L’articolo è finito, ma vorrei condividere con te alcune altre riflessioni in merito al 2020. Ho quasi finito di guardare la stagione 7 di The Office (in inglese). C’è stato un episodio molto emozionale, e guardandolo mi sono accorto di una cosa. Le attrici e gli attori sono persone in carne e ossa, sono vivi, e stabiliscono un contatto molto profondo con le spettatrici e gli spettatori. Stanno creando un momento, assieme a chi guarda, un istante nella vita di entrambi. Lo stesso accade in tutte le altre forme di arte, e di comunicazione.
La vita è estremamente imprevedibile, e non va quasi mai come ci aspettiamo che vada. A volte, le cose terminano senza che nemmeno ce ne accorgiamo. La scuola, il lavoro, una relazione, una serie TV… Siamo così abituati a considerare tutte queste cose parte della nostra “vita” normale, che ci dimentichiamo che inevitabilmente finiranno. E, molto probabilmente, finiranno molto prima di quanto noi ci aspettavamo.