Il modo più rapido di annientare qualsiasi critica? Accettare tutto completamente, e poi rilanciare.
Quando dico alle persone che cambiando i loro pensieri possono cambiare la loro vita, alcuni la prendono molto sul personale. Ho ricevuto diverse argomentazioni contrarie, a riguardo, alcune anche molto elaborate e pesanti. Il fatto è questo, il problema è tuo se continui a non voler cambiare, e potresti benissimo finire per avere ragione. Ce lo vedo.
Non è una questione di pensiero positivo o di pensiero negativo, è una questione di realtà. Se continui a pensare a brutte cose, o che il mondo ce l’ha con te, o che tu non sei in grado, o che tutti sono meglio di te, o che c’è la crisi, o che certe cose sono semplicemente impossibili… Beh, come ti ho già detto, il problema è tuo, e molto probabilmente hai ragione, ed è proprio per questo che dovresti preoccuparti ancora di più.
Alcune persone ancora sono convinte che siccome mi occupo di crescita personale e di aiutare i miei lettori, allora debba anche caricarmi sulle spalle le magagne degli altri. Si aspettano che siccome migliorare il mondo sia ciò di cui mi occupo, allora debba per forza cercare di consolarli e dar loro man forte a tutti i costi. Non credo che sia così che funzioni. Non è stando male che aiuti le persone a migliorare. Al contrario, solo stando bene e dando il meglio puoi veramente cambiare le cose e fare la differenza.
Per questo motivo, qualsiasi pensiero che sia “negativo”, che sia distruttivo, che sia “contro” qualsiasi cosa, contro una qualche ideologia o un qualche pensiero o una qualche categoria della società, nel mio dizionario diventa inevitabilmente un pensiero debole. E mi dispiace, ti giuro. Le ho provate tutte, ma pensieri di quel tipo non ti portano da nessuna parte, e per quanto mi riguarda la storia finisce qui. O meglio, da qualche parte ti portano anche, ed è esattamente dove stai pensando. Nella cacca.
Alcuni parlano di Legge dell’Attrazione, alcuni la criticano. Personalmente, non mi interessa più di tanto trovare la “causa” fisica o spirituale del perché le cose accadono in un certo modo. A livello teorico possiamo parlare quanto vuoi dell’una o dell’altra visione del mondo e della vita. A livello pratico, non abbiamo scelta. Dobbiamo creare e costruire, per sopravvivere.
Con pensieri negativi intendo anche tutti quei pensieri legati allo stato interiore della “scarsità”, del convincersi che si “debbano” fare delle cose “per forza”, o perché “tutti fanno così”, perché “è meglio che ti sbrighi”, perché “altrimenti coi soldi come fai”, o la mia preferita in assoluto, perché “serve”. In pratica, tutti quei pensieri e quei discorsi che non ti portano da nessuna parte una volta che li hai finiti di vivere. Quando arrivi in fondo, stai esattamente come prima. Forse un pochino meglio, forse un pochino peggio, chi se ne frega alla fine. Non è continuando a pensare in questo modo che cambierai la tua vita, e questo lo sappiamo tutti e due.
“E allora come dovrei pensare eh Dylan, dimmelo tu!”
Esatto, mi riferisco proprio a quei pensieri. Grazie.
Poi ci sono quelli che, molto affezionati alla crescita personale e al pensiero cosiddetto “positivo”, si lamentano del fatto che le persone si lamentano con loro. Non sanno come gestire la cosa, e iniziano a pensare di essere delle vittime, di stare venendo “tirati giù” da una qualche misteriosa forza oscura, insita da qualche parte nel “lamentone” di turno, e a quel punto il tizio che si lagna e si inventa le scuse diventa magicamente una scusa per lagnarsi. Ti è mai capitato? Ti lancio alcune parole chiave, nel caso ti aiutassero a rinfrescarti la memoria: scusite, vampiri di energia, narcisisti patologici, persone negative… Guardiamoci in faccia per un secondo. Pensi davvero che queste cose esistano? Sul serio? In questo caso fatti caricare positivamente da questo pensiero: forse anche tu sei così.
E il mio consiglio a questi aspiranti “benpensanti” è proprio questo, continuate pure a voler ben pensare. In più, quando incontrate una persona negativa che si lamenta, fate come faccio io. Datele corda, ditele la più vera e la più amara verità a proposito di quello che stanno dicendo, e cioè che molto probabilmente hanno ragione. E non è un “dar ragione” a caso, quello che ti consiglio di esercitare qui. Ricrea concretamente quella scena che è nella loro mente, aiuta loro a manifestarla nel mondo reale.
- I governi cospirano contro i cittadini? Molto probabile, forse è per questo che finanziariamente sei sempre a terra pensaci, è un sistema creato contro di te da persone più potenti.
- I ricchi cospirano contro i governi? Altrettanto vero, alla fine il vero potere economico è delle banche, e questi sono fatti alla luce del giorno, non c’è mica troppo da inventarsi nulla, è per questo alla fine che il tuo paese va male.
- I poveri socialisti odiano il sistema e mettono in pericolo la purezza del disegno divino? Annuisco e rilancio, vogliamo parlare degli anarchici che compravendono droga in Bitcoin?
- Ti piace la pancetta e te ne freghi del massacro degli animali? Purtroppo per noi è così che vanno le cose, a nessuno frega niente se qualcun altro viene massacrato! Fanculo gli animali, pensano tutti, solo perché non hanno diritti. Pensa che roba, magari un giorno succederà proprio a te…
- Pensi di non essere capace a fare nulla e non hai mai energie e non hai forze? Ma certo, lo vedo, se stessi effettivamente combinando qualcosa credo che la differenza si sentirebbe.
- Pensi di non avere abbastanza tempo? E infatti non ce l’hai, cervello troppo impegnato a servire l’azienda di qualcun altro, finisce che ti stanchi e a fine giornata non ottieni nulla. Figuriamoci a fine mese!
- Pensi che mollare lavoro sia troppo rischioso e azzardato? Tientelo! Non hai idea degli sbatti che ci si deve fare, per diventare imprenditori di successo. Siamo sicuri che il gioco valga effettivamente la candela? Non ti arrischiare…
E così ancora potrei farti tantissimi esempi.
Se ti sembra che qualcuno ti stia “buttando giù”, o “drenando le energie”, o “mettendo addosso la negatività”, molto semplicemente, passa completamente dalla sua parte.
Mi vuoi dare una brutta notizia? Te ne do una peggiore io. Molto probabilmente, hai ragione.