Stare bene è un tuo preciso dovere.
Si potrebbe dire che è il tuo unico, tra tutti. È molto più importante che sforzarsi tanto, aumentare la produttività, raggiungere gli obbiettivi, presentarsi a lavoro, ed è persino più importante che passare il tempo con la propria famiglia.
Sembra un’esagerazione detta così, ma non lo è affatto. Quando stai bene, propaghi il tuo benessere all’esterno e lo condividi immediatamente con tutto il resto del tuo universo. Nel momento in cui invece lo sacrifichi per “qualcos’altro”, inneschi una catena invisibile di sofferenze che raggiunge e danneggia tutti gli altri, incluso chi pensavi di stare aiutando.
Il ragionamento di solito è questo. Lavoro tanto, per fare soldi, per poi comprare delle cose, per poi attraverso quelle cose stare bene. Così non funziona. Ci ho provato io, ci hai provato tu, e ci stanno provando quasi tutti.
L’approccio giusto è questo invece: comincia direttamente dallo stare bene. Raggiungi quello stato prima di tutto, e poi rimanici, e poi, solo successivamente, se ti va puoi anche metterti a fare qualsiasi altra cosa. Altrimenti, è inutile cercare di aiutare le altre persone, ed è inutile cercare di contribuire.
Con stare bene qui non mi riferisco necessariamente al piacere fisico (che può essere una bellissima cosa), e non mi riferisco all’euforia o alla gioia sfrenata o all’entusiasmo eccessivo. Con stare bene intendiamo invece uno stato di profonda e duratura serenità e pace interiore, che io personalmente chiamo “felicità”.
Mi potresti chiedere quindi:
“Come si sta bene?”
E io ti direi che non lo so veramente, nel tuo caso, perché ognuno è differente. Però se dovessi darti un consiglio ti direi così: comincia dal sollievo. Cerca di trovare un piccolo sollievo, positivo, un piccolo elemento di gratitudine nella tua situazione o nella tua giornata. Altro consiglio che non mi ha mai tradito: se la situazione si mette male, molla tutto e rilassati.
Se mentre stai facendo qualcosa, svolgendo un compito, portando a termine un lavoro, erogando un servizio, TU non sei felice, allora fermati. Ti prego. Te lo chiedo per piacere, sul serio, perché continuando in questo modo stai danneggiando tutti, anche me.
Non ci credi? Beh c’è solo un modo di mettere alla prova questa teoria: mettila in pratica. Prova a stare bene. Prova a farlo così, arbitrariamente, solo perché tu lo hai scelto. Comincia dallo stare bene, e comincia adesso. Se devi fare qualche piccolo aggiustamento al tuo ambiente o alle tue circostanze, fa’ pure. Puoi prepararti una piccola tisana, andare a fare una passeggiata, o quello che preferisci. Scegli qualcosa che sai che ti farà stare meglio almeno un po’. Ho anche scritto un articolo con 11 cose da fare per stare meglio, magari considera di leggerlo e metterne in pratica uno o due punti.
Non agire
Se ad esempio inizi a sentire che l’agitazione sale, che le emozioni ti travolgono, e che stai perdendo il controllo o che ti senti in crisi, smetti di fare quello che stavi facendo. Seriamente, è una cosa che ho provato e che funziona. Quando mi sento male e la situazione è critica e non so cosa fare, quando tutto sembra inutile, mi fermo. Smetto di fare qualsiasi cosa, qualsiasi! Persino pensare.
Ovviamente non ti sto dicendo di smettere di respirare. Anche perché quella sarebbe un’azione attiva: trattenere il respiro. Semplicemente, concentrati sulle tue sensazioni più immediate. Dai priorità a tutto ciò che è “vita”, e dimentica tutto il resto. Quindi:
- Respirare
- Mangiare
- Dormire
- Fare qualcosa di piacevole
- Passeggiare
- Provare gratitudine per qualcosa
- Avere una conversazione tranquilla
Queste sono tutte cose molto naturali che puoi continuare a fare, perché fanno parte della vita.
- Cercare di trovare una soluzione a tutti i costi
- Continuare a pensare al problema
- Prendere iniziative strane in base alle emozioni
- Cercare uno “sfogo” come l’alcool o il sesso compulsivo
- Continuare a pensare a cose negative
Questi sono meccanismi “inutili” e che puoi benissimo tagliare di netto. Il problema qui è che qualcosa di te ti metterà in guardia.
“E se smettendo di fare tutto mi mettessi nei guai? E se non fosse affatto una buona idea?”
Al cervello umano piace avere il controllo sulla situazione, soprattutto all’amigdala che è praticamente il centro di smistamento delle emozioni. Per questo motivo, anche se incontrerai una più o meno grande resistenza, tu procedi comunque con questa idea del non far nulla per un po’. Vedrai che poi le cose si sistemano.
Smettendo di insistere liberi molte energie, e se il tuo problema necessita di una soluzione attiva puoi sempre continuare più tardi quando ti sentirai meglio.
A volte la vita è dura, e capita di avere davanti problemi o situazioni insormontabili. Quando ho questa sensazione, mi ricordo di questo esercizio, e mi ricordo di stare bene. So che la vita è fatta di cicli, che le cose cambiano, che il mio cervello mi vuole aiutare ma che a volte è semplicemente meglio staccare tutto e andare a farsi una tisana.
Ti auguro grande serenità.