È meglio adempiere il proprio dharma anche se senza merito (e in maniera imperfetta), che fare bene il dharma di un altro. Chi compie il dovere prescritto dalla propria natura innata non commette peccato.
Ieri ho deciso di prendermi un giorno tutto per me, per disconnettermi da tutto il resto e riconnettermi invece con la mia natura originale. Suona figo vero? Provaci anche tu! 😀
Per cui, mi sono posizionato in un parco qui a Praga, con una bella vista sul castello e sul resto della città, e con le mie cuffie preferite ho ascoltato il Bhagavad Gita, un testo sacro tratto dal poema epico Mahabharata.
Trovo davvero molto interessante e rivelatorio, immergersi in queste forme antiche di saggezza, provenienti da così lontano nel tempo e nello spazio. Mi piace molto trovare connessioni tra ciò che sto leggendo e la mia situazione di vita nel momento in cui leggo.
La frase che ho citato all’inizio ad esempio, tratta da uno dei capitoli, sintetizza perfettamente uno dei concetti più importanti per me quest’anno, sul quale sto meditando e anche scrivendo molto.
Parafrasando. Segui la tua strada, non seguire quella degli altri. Creati il tuo lavoro, la tua attività, non dedicarti a quella degli altri. Fai ciò che ti fa stare bene, non cercare la convenienza o i risultati delle azioni. Chi si realizza nel mezzo dell’azione, chi riesce a elevare il proprio Sé e dedica il proprio Sé all’autoelevazione soltanto, ha compreso il significato più pieno della virtù, di ciò che è “bene”.
Queste sono alcune delle tematiche che troverai nel Gita, se deciderai di dargli anche tu una lettura.
Ultimamente sto incoraggiando gli iscritti ad Autobusiness a compiere una decisione molto semplice, svolgere tutti i giorni un’azione e portarla a termine. Fare qualcosa di costruttivo, quotidianamente, e concludere un piccolissimo progetto, a proposito di qualcosa che ci ha da sempre incuriosito l’anima.
C’è chi ha deciso di dedicarsi a software di modellazione 3D, chi al disegno, e chi ancora all’interpretazione degli esagrammi dell’I Ching.
Concludere qualcosa tutti i giorni, e farlo con serenità. Non preoccuparsi dell’imperfezione, perché l’imperfezione accomuna tutti. Chi raggiunge davvero il successo, è perché ha accettato il suo dharma, la sua via, e ha finalmente deciso di percorrerla tutti i giorni, fino in fondo.
Continuando a concludere piccoli progetti a cui teniamo, quotidianamente, guardandoci indietro ci accorgeremo dei progressi, di quanto bene abbiamo accumulato per noi, quasi involontariamente, continuando a camminare nella direzione che abbiamo scelto.
È questo il vero segreto non solo del proprio successo, ma di tutti i successi del mondo. Accettare la propria imperfezione e non farsi sconfiggere, né dalla pigrizia, né dal troppo entusiasmo. Le energie, non più malriposte, possono finalmente ritornare a fluire e a riconnettersi le une alle altre. Ogni piccolo passo avanti in qualcosa costituisce un momento di serenità, che pervade tutto il resto della nostra esistenza, ci riempie il cuore di pace, e ci invita a proseguire in avanti. In maniera naturale, continuando a camminare un passo dopo l’altro, sulla nostra propria strada, che è l’unica che ci può portare al nostro proprio vero successo personale e alla nostra più autentica realizzazione, la raggiungeremo.