Nel Settembre del 2018 ho aperto il gruppo Facebook per imparare le lingue assieme con il metodo, l’Autocrescita Language Club, che ad oggi conta più di 2800 membri.
L’obiettivo di questo gruppo è condividere i propri progressi, i materiali utilizzati, i propri risultati, e il proprio entusiasmo. Non è un gruppo di assistenza, non è di sicuro un gruppo di spam, e NO, non è affatto uno spazio in cui discutere se il metodo “funziona” oppure no.
In tutta onestà, sono piuttosto annoiato dal dibattito sul metodo, sull’eterna discussione sul suo “funzionamento”. Non è mica una lavastoviglie.
Chissà se funziona, proviamo.
Al di là che questa non è l’attitudine giusta per lanciarsi in un’avventura come quella di imparare una nuova lingua straniera. Faresti lo stesso con un lancio in paracadute? Imparare una lingua è un investimento, non solo di tempo e di energie, ma anche di se stessi. Se sei sul mio gruppo e ancora non hai la certezza piena che il metodo funzioni, ti do un consiglio spassionato. Vai da un’altra parte 🙂
Davvero, con tutto il rispetto e la buona volontà del mondo, non vedo come per te il percorso possa “funzionare”. Ho parlato con tante persone, negli anni, a proposito di queste tecniche. La maggior parte di loro le ha applicate e ha ottenuto tremendi risultati (tremendi in senso buono). Questo è un fatto, che non ha bisogno di dimostrazioni. Soprattutto, non siamo qui per fare filosofia o politica, ma per imparare linguaggi. Trovo offensivo continuare a mettere in dubbio non solo la buona volontà di queste persone, ma anche i loro effettivi risultati, le loro capacità acquisite, il loro successo, il tempo che hanno investito, e l’efficacia del loro approccio.
Alcuni altri invece, fanno parte di una categoria molto diversa. Arrivano coi loro dubbi sulla cosa, la “provano”, poi dicono di non aver ottenuto ancora nulla dopo mesi di applicazione. Regolarmente. In pratica, ho ricavato una legge empirica da questi dati. Queste persone non ce la faranno mai. Chi arriva e ha dubbi, non si applica mai correttamente. Ciò che a queste persone interessa, infatti, non è imparare, ma confermare i loro stessi dubbi.
Negli anni, ho avuto occasione di parlare direttamente con molti di quelli che “ancora nulla”. NESSUNO di loro aveva applicato MAI completamente tutti e 3 i principi del metodo:
- Anki
- Shadowing
- Ascolto Passivo
Ricordo a tutti che il solo ascolto passivo è un approccio che può funzionare comunque, ma MOLTO più lentamente.
In poche parole, chi dice che questo metodo per lui non ha funzionato, non ha applicato questo metodo.
Inoltre:
- I progressi dipendono molto dal livello di partenza e dalla quantità di tempo investita, talvolta ci vuole semplicemente più pazienza
- Per come è fatta la curva di apprendimento, la maggior parte dei risultati si apprezzano nelle ultime settimane, e sembrano invisibili prima
- In tanti tendono a “buttarsi giù”, dicendo di non avere risultati anche quando in realtà ne hanno eccome (un po’ come a scuola, quando il secchione della classe ti diceva “non so niente lo giuro” e poi prendeva 9)
Ci tengo a dire queste cose perché so che in tanti sono indecisi e non voglio che l’insuccesso di pochi vada a demotivare (ingiustamente, a mio avviso) tutto il resto del gruppo.
Chi applica il metodo come si deve, dopo un anno intero, avrà SICURAMENTE al 100% risultati. Chi sostiene il contrario, ripeto, non lo ha applicato bene.
Per questo esistono gli autocorsi:
https://autocrescita.com/autocorsi
Fare migliaia di ore di ascolto passivo “e basta” non serve a nulla, o meglio, ti da indietro l’1% di quello che ti darebbe fare le cose in maniera completa. Il mio obiettivo è proprio questo, aiutare più persone possibili ad applicare il metodo nel migliore dei modi, senza perdere tempo e senza sprecarlo.
Anche perché quale sarebbe l’alternativa scusa? In troppi mi continuano a dire, negli anni, che sono un “ciarlatano del web”, un “bluff”, uno “scammer”, o un “truffatore”. A queste persone io dico: vi state coprendo di ridicolo.
Forse solo perché a voi non riuscirebbe di realizzare un progetto del genere, allora vi sentite di buttar giù il mio? Roba già vista, già sentita, già annusata, già scartata. Fidatevi di me, tornate a lavorare sul vostro, di progetto, o cominciatene uno se non l’avete ancora fatto. Perché no? C’è sempre tempo per la redenzione. Sul serio.
Fin dai tempi in cui diedi la certificazione N1 di Giapponese, dopo solo 18 mesi di applicazione del metodo, ho conosciuto persone che mi hanno dato del bugiardo, che hanno criticato me e i miei risultati, che hanno detto che non ce l’avrei mai fatta. Molte di queste persone ora si sono ricredute, alcune hanno ancora la testa sotto la sabbia, e per tutte le altre c’è il mio bel video in cui faccio rap freestyle improvvisato al momento in giapponese in centro a Tokyo in una battle 2 vs 2 con altri 50 giapponesi attorno. Tante persone hanno provato a criticarmi e ci sono rimaste scottate, hanno fatto la figura dei fessi pesci lessi, e adesso si trovano in un buco da cui è molto difficile uscire. Più il tempo passa, più le prove si accumulano, più per loro è difficile costruirsi attorno una realtà parallela magica in cui loro hanno ragione.
Proprio di recente, tra le altre, è stata postata sul Language Club questa potentissima testimonianza, direttamente in inglese. Il linguaggio utilizzato, a me pare, è assolutamente scorrevole, fluente, abbondante, rilassato, e naturale. Nessuno direbbe mai che questa persona prima di imparare l’inglese fosse italiana. I verbi utilizzati non sono affatto i soliti, anzi, le espressioni sono numerose, azzeccate, e oserei dire “on point” 😀
Il metodo funziona, prossima domanda.