Ho un sogno ricorrente che voglio condividere con te.
Mi capita ogni tanto, una volta ogni due mesi circa, e inizia come un sogno lucido, per poi diventare uno di quei sogni molto lunghi e dalla trama molto complessa. Hai mai provato a fare un sogno simile? Quando sei al suo interno ti sembra di partecipare a un film complicatissimo e super interessante, e il tutto finisce solo dopo un bel po’ di tempo, a occhio direi almeno un’ora, se non due.
In questa categoria di sogni, quello di cui ti voglio parlare adesso ha una particolarità: il livello di realismo è incredibilmente alto. Colori, dettagli, persone, avvenimenti. Il tutto è estremamente credibile, e spesso devo costringermi a fare uno sforzo piuttosto importante per mantenere la coscienza del fatto che si tratti di un sogno.
Non solo. Dopo che facendo un test di realtà mi accorgo di non essere sveglio, qualcosa o qualcuno mi comunicano che non mi trovo in un sogno, ma in una sorta di universo parallelo che per qualche strano motivo è in grado di comunicare con questo (quello in cui stai leggendo questo articolo) attraverso i miei sogni.
In pratica, le immagini che vedo sarebbero provenienti da universi diversi dal nostro che riescono in qualche modo a farsi vedere all’interno dei miei sogni. Anzi, non solo dei miei sogni. La mia tesi, quando mi trovo immerso in questa esperienza, è che tutti i sogni sono in realtà dei portali verso altri mondi.
I mondi di cui sto parlando potrebbero essere quelli dell’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica. Secondo questa teoria ci sarebbero dei momenti in cui l’universo si sdoppia, generando due futuri che diventano via via sempre più diversi l’uno dall’altro. Adesso dunque ci troveremmo in una delle biforcazioni, mentre l’altra continuerebbe a esistere parallela alla nostra. A sua volta le biforcazioni si sdoppieranno più e più volte, generando una serie infinita di mondi paralleli.

Il grande sogno universale
L’ultima caratteristica straordinaria di questo sogno ricorrente è che i personaggi presenti al suo interno, me stesso compreso, sostengono di trovarsi all’interno di un universo che racchiuderebbe tutte le esperienze possibili e immaginabili che un individuo cosciente è in grado di provare.
Secondo un assioma del fisico e matematico italiano Tullio Regge, giustificato dal teorema di incompletezza di Gödel
Tutto quello che è compatibile con le leggi della fisica deve necessariamente realizzarsi nella storia del cosmo.
Che detto in modo meno elegante e più spicciativo sarebbe:
Tutto quello che non è proibito è obbligatorio
Se le leggi della fisica permettono l’esistenza di oggetti per quanto inutili e strampalati e di sequenze di eventi improbabili, tali oggetti ed eventi devono apparire e verificarsi in qualche luogo nella storia dell’universo.
L’insieme di tutti questi oggetti ed eventi costituirebbe, aggiungo io, l’unica grande macro-esperienza della coscienza universale, di cui il mio sogno ricorrente sostiene di essere una parte.
In pratica, l’unico universo esistente sarebbe il gigantesco insieme di tutte le esperienze degli individui coscienti, quindi la mia vita, la tua vita, quella di tutti quanti e di tutti gli animali e entità che potrebbero esistere in questo o in altri mondi, messe in fila una dietro l’altra fino a formare un’unica gigantesca coscienza universale.
Nel mio sogno ho chiamato questa macro-esperienza il grande sogno universale, perché anche la vita umana non sarebbe altro che una proiezione onirica di altre parti di questa grande macro-coscienza.
Un’altra aggiunta da parte mia, dovuta alla teoria del caos, è che ogni parte di quella macro-esperienza influenza tutte le altre. Ogni piccolissimo elemento della realtà in cui ti trovi adesso influenzerà completamente la forma e le caratteristiche del futuro e del passato di tutte le entità che andranno a far parte di questo universo e di tutti gli altri possibili.
Diventa quindi di estrema importanza essere coscienti del presente in cui ci si trova e consapevoli al massimo grado, poiché ogni nostra piccola scelta andrà a plasmare e di fatto creare tutte le espressioni possibili del cosmo, ovvero della realtà per come la conosciamo.
La descrizione del sogno
Per concludere voglio condividere con te la trascrizione del sogno di cui sto parlando. Non sono riuscito a ricordarmi moltissimi particolari, e ho avuto la sensazione che il sogno fosse privo di ordine cronologico, quindi cerca di affrontare la lettura senza prestare troppa attenzione alla coerenza del discorso. I nomi di persone veramente esistenti in questo universo sono stati cambiati in Mario 😉
Il grande sogno universale
Sto uscendo da un edificio, tipo videogame. È un pattern che si ripete, quindi mi accorgo che è un sogno. Decido di fare delle cose stupide, perché il sogno era noioso. Poi cerco di applicare lo spinning [una tecnica per prolungare i sogni lucidi].
Mi sveglio ma non riesco a farlo per davvero, sono bloccato in un sogno gigantesco in cui può succedere di tutto ma rimane costante il mio stato d’animo. Mi sveglio in un letto, Mario1 mi chiede degli strumenti matematici perché vuole alterare il sogno (tutto l’universo). Io glieli faccio vedere lui me li strappa di mano. Lo guardo bene in faccia. Concetto di realtà limitata: questo universo è l’unico e comprende tutto, ma per quanto cose brutte succedano la coscienza individuale è limitata, quindi non c’è niente di cui preoccuparsi, perché tutta la coscienza individuale verrà rimischiata nel sogno gigante quasi infinito. C’è una donna nuda con cui scambio due parole. Arrivano dei tizi a fotografare, li lascio entrare, poi agisco al momento giusto eliminandoli dal sogno. Esco dalla finestra e volo. Paesaggio montano. C’è una lieve paura di fondo ogni tanto, è una presenza esterna al campo visivo, è Mario2, archetipo di qualcosa di non bello. A un certo punto del sogno egli esplode fragorosamente, si sente in lontananza. Mi risveglio in un cinema, ma è ancora il grande sogno universale (GSU, ma nel sogno si chiamava IC o YC qualcosa). Racconto a Mario3 la mia teoria sul GSU. Mi risveglio da un’altra parte. In mezzo ci sono io che faccio body freestyle. Mi sento l’unico a essere un po’ forte e cosciente. Sala da ballo, ci sono tante ragazze. Non trovo una di loro. Una ragazza annuncia che le sue vibrazioni sono morte. Mario4 con walkman sotto un palco. Invece di un concerto c’è un’esibizione di marketing, è una specie di politico che urla con dei grafici dietro. La scena è epicissima ma ci sono pochi spettatori tra cui Mario4 col walkman. In un’altra realtà sarà lui a fare la stessa conferenza ma più pacato. Risvegliato dal cinema (non riuscivo a individuare il mio corpo fisico e pensavo fosse al cinema) continuo a spiegare la storia del GSU. Non ricordandomi la sigla giusta, lo chiamo FUD, sigla che vedo su una merendina del sogno. Lo spiego alle persone del posto in cui mi sveglio “TU vivi un solo FUD. E con TU intendo la coscienza universale”. Il GSU è un misto tra qualcosa di controllato e programmato, e qualcosa di caotico. È semistabile. Appena mi accorgo che posso modificarlo ci metto energia e pensiero laterale. Ogni tanto ci sono scene lunghissime, che ora non mi ricordo. Tanti falsi risvegli soprattutto nei letti. Altre persone mi dicono che il tutto (io) sta per essere riprogammato, e che ci vorrà un po’ di pazienza. Dopo aver volato a caso verso un edificio mi sveglio su un divano e penso sia il vero risveglio perché sento molto dolore agli arti. Breve tempo dopo mi sveglio nel mio letto e scrivo queste note.
La tua risposta
Che ne pensi?
Quella che ti ho presentato è un’ipotesi di cosmologia, cioè un tentativo di rispondere alla domanda “Che cos’è l’universo, e come è strutturato?”.
Qual è la tua risposta a questa difficile e interessante domanda? Condividila nei commenti, non vedo l’ora di conoscerla! 🙂