Le cose sono cambiate drasticamente dal 2019. Wow, soltanto a pensarci è un mondo completamente diverso. Avevamo tutti speranze diverse, prospettive diverse, sogni diversi…
Adesso sicuramente la situazione si è fatta più difficile, molto più difficile.
Te lo dico subito, quello che sto per dire forse non ti piacerà, e forse non piacerà a nessuno, e va benissimo così. La vita è diventata più difficile per tutti, ciò non significa che sia diventata necessariamente “peggio”. Per alcuni è stato così sicuramente, altri ancora hanno perso il lavoro, o addirittura la vita. Questo articolo e i miei pensieri in generale, come sempre, non hanno come scopo quello di sminuire la sofferenza altrui. Al contrario, vorrei che invece chi ha la possibilità di affrontare le cose lo faccia, e trasformi questo nuovo status quo in un vantaggio, in un suo punto di forza. È vero che alcuni di noi una chance non ce l’avranno più o non l’hanno avuta, e proprio per questo motivo è giusto e onorevole sfruttare quella che tu hai ora.
Se la vita fosse un videogioco, il 2020 è indubbiamente il livello successivo.
La difficoltà è passata da “Normale” a “Molto Difficile”, o qualcosa del genere. Nel caso non avessi mai giocato a un videogioco, all’incremento del livello di difficoltà è quasi in tutti i giochi associato un incremento delle ricompense e dei premi ottenibili. Addirittura, giocando a livelli più alti, in alcuni giochi si possono sbloccare finali completamente diversi da quelli normalmente previsti per le difficoltà più abbordabili.
Come nei videogiochi quindi, anche questo periodo nella vita potrebbe regalare ancora più soddisfazioni, a chi se lo saprà giocare nel modo giusto. Ci sono tante cose che abbiamo già imparato, arrivando fin qui, e per quanto mi riguarda considero questa esperienza insostituibile.
Altra cosa molto importante, vincere in queste condizioni non è impossibile. Avere successo nel 2020, a volte, richiederà molto più impegno e disciplina di quanta ce ne voleva nel 2019. Altre volte richiederà più creatività. Altre volte più ascolto e comprensione. Altre volte ancora più pazienza, più strategia, più metodo, più resilienza, più perseveranza, più determinazione, o magari ancora più fiducia.
E tutto ciò è un bene. Per chi sa osservare le cose nel modo giusto, questa fase non è altro che un’inestimabile occasione di crescita.
Intendiamoci, per alcuni le cose non stanno così, magari sono stati abbattuti troppo dal corso degli eventi, magari non avevano mai pensato alla loro crescita personale. Certe persone non hanno intenzione di vedere le cose sotto una nuova luce, e va bene così. Non sono obbligate, e nemmeno tu lo sei.
Cercare di vedere le cose sotto una nuova luce non renderà le cose più facili di un solo granello. Anzi, molto più probabilmente, se deciderai di giocare a questa nuova difficoltà te le renderà ancora più difficili. Se accetterai questa condizione e continuerai a impegnarti e a cercare di avere successo, hai davanti a te grandissime soddisfazioni. Altrimenti, puoi sempre ripiegare, continuare a lamentarti, o aspettare che le cose “ritornino alla normalità”. Non ti posso aiutare su questo, neanche se volessi. Il gioco è diventato più difficile per tutti, e naturalmente anche per me.
Che farai ora? Continuerai a giocare?
Considera questo ad esempio. Per tutto il 2020 ho continuato a portare avanti la mia sfida, di scrivere un articolo nuovo (o video o audio) e di pubblicarlo su questo sito tutti i singoli giorni, senza saltarne nemmeno uno. E così ho continuato a fare, che tu ci creda o meno, non solo a Gennaio o a Febbraio, ma anche attraverso tutta la fase acuta della crisi e oltre, fino a questo Agosto e continuando ancora a Settembre. Non credere che sia stato facile continuare a scrivere articoli e a comunicare con tutti. A volte, è stato infernalmente difficile. In tanti come ti dicevo si sono lasciati travolgere dalla crisi, e hanno cominciato a vomitare negatività contro tutto e contro tutti. Non ce l’ho con loro, capisco che c’è un fattore umano da tenere in considerazione, e capisco che comunicare a un grande pubblico deve tener conto di questi aspetti. Ciò detto, è stato comunque (e continua ad essere) una sfida ai limiti dell’inconcepibile.
Tu non hai idea, giuro. Le visite in netto calo, gli insulti e le critiche in aumento. In generale, l’attitudine di tutti è passata da “che bello Dylan grazie dei contenuti” a “dimostrami perché dovrei continuare a seguirti”. Ovviamente non devi continuare a seguirmi, e per fortuna tante persone hanno continuato a interessarsi e a interagire e a ringraziare. Le cose però sarebbero dovute migliorare, quest’anno che mi sto impegnando 100 volte tanto per portare avanti i miei contenuti, e invece sono in media peggiorate drasticamente. Alcuni miei follower di lunga data se ne sono proprio andati, anche dai corsi a pagamento. Dileguati nel nulla.
Molte persone mi criticano per la mia positività, molte vorrebbero che mi arrendessi anche io. Lo sento, lo percepisco, e li capisco. Molti altri mi criticano e basta. Pensano a cose del tipo “Ma con tutto il casino che c’è, tu riesci ancora a concentrarti?”, oppure“Perché tu non stai male? Io sto male, tu stai male come me adesso”, oppure ancora “Sì sì, tu continua a parlare, tanto non ti ascolta nessuno”. E questi ultimi non hanno torto, ultimamente è molto difficile parlare al cuore delle persone, e questo è un fatto e basta. C’è molto più sospetto, ci sono più dubbi, più paranoie, più disperazione, più risentimento, più frustrazione, e più stanchezza.
Questo panorama non è stato affatto facile da digerire, e come ti ripeto, io ci continuo a mettere del mio tutti i giorni. E ce ne metto anche parecchio. Leggo decine di libri, ascolto migliaia di consigli, ne provo altrettanti, mi metto in discussione, miglioro il sito, scrivo articoli, faccio video, creo e rilascio corsi, mando newsletter, gestisco i gruppi e vi partecipo. Ti giuro che dopo tutta questa energia investita, mi piacerebbe davvero tanto riceverne dell’altra in cambio. E non è sempre così, non tutti i giorni. Ci sono tantissimi problemi adesso, molti più di prima, e in un certo senso meno ricompense.
Quando mi guardo da fuori, però, sono estremamente felice di essere me. Mi guardo e mi dico “Wow, sei proprio tu, quel tizio che nel 2020 ha continuato a produrre un articolo tutti i singoli giorni senza mai fermarsi, che non si è arreso, che non si è dato per vinto, che non ha incolpato niente e nessuno, che ha continuato a impegnarsi con determinazione! Bravo, cazzo.”
Me lo dico da solo! E quel “Bravo, cazzo.” per me vale più di qualsiasi altra ricompensa, in questo particolare videogioco. Quindi, per il momento almeno, che si fottano i premi. Io continuo e continuerò a darci dentro perché mi diverto di più, ci trovo più gusto, ci trovo più sfida, e ci trovo ancora più soddisfazione, che non a continuare a giocare con la difficoltà vecchia.
Il 2019? Roba da novellini 🙂
Sul serio, non tornerei mai indietro. Al di là del fatto che non si può nemmeno, è molto più stimolante così.
Riesci anche tu ad apprezzare questo periodo con le sue sfide? Riesci anche tu a vedere la nuova difficoltà come a una leva più vantaggiosa per ricavarne ancora più crescita e esperienze interessanti? Se ancora non hai i mezzi o le energie per affrontarla, riesci a prepararti per vincere in futuro?
Questo è il livello successivo. Non è niente di impossibile, non è niente di insuperabile. Ci sono nuove sfide, ci sono nuove difficoltà, ma ci sono anche nuovi strumenti e nuove forme di aiuto. Cerca queste ultime attorno a te, e innamorati delle prime.
Il gioco si è fatto duro da un pezzo. E tu, hai già iniziato a giocare?