Fare la cacca è una skill.
Non solo perché è possibile farlo in diversi modi, alcuni fisiologicamente più efficienti come lo squat, nossignore. Ti sto dicendo che fare la cacca è una capacità allenabile, e anche spesso sottovalutata, perché in alcune particolari situazioni ci troviamo spesso in conflitto con noi stessi, e magari ci troviamo in imbarazzo o a disagio o addirittura non siamo in grado di farla.
Te lo posso confermare e te lo ripeto ancora una volta, avendo vissuto la famosa vita da “nomade digitale”, ovvero viaggiando in continuazione per 8 mesi consecutivi. Fare la cacca è una skill. Soprattutto fuori casa. Soprattutto nei bagni pubblici. Soprattutto laddove ci troviamo meno a nostro agio, al di fuori della comfort zone nel nostro gabinetto.
Ecco quindi la guida definitiva alla defecazione outdoor, che non poteva assolutamente mancare su Internet.
Come fare la cacca se si è fuori casa
Prima di confezionare questo articolo ho effettuato una rapida ricerca su Google, e sono rimasto molto deluso dai risultati.
Ecco cosa viene infatti consigliato di fare a proposito della situazione in oggetto:
Ora, fermo restando che non è una cosa che sconsiglio assolutamente di fare (l’ossigeno è importante), non vedo come raccomandare un’abbondante respirazione possa aiutarti in un caso come il nostro, specie se il bagno pubblico in questione, come ahinoi spesso capita, è maleodorante.
Se ti senti in imbarazzo o è la tua prima volta quindi, continua a leggere, ti svelerò alcuni trucchetti pratici assolutamente utili in caso di impellente emergenza. Ricordati, non mollare. Anzi, aspetta…
1) Non temere
“Meglio fuori che dentro”, diceva Shrek. Ed è assolutamente il caso di dirlo. Se hai bisogno di cagare (e a questo punto della lettura possiamo permettercelo un po’ di turpiloquio, che ne dici?), è cruciale che tu sia determinato e che tu lo faccia, subito appena ti sembra il momento, senza farti fermare dalla paura. Che tu la faccia.
Anche io lo feci (le battutacce), qualche anno fa. Dovevo dare un esame di Ingegneria molto importante, ma mi spostarono l’orale al pomeriggio. Che fare dunque? Non potevo certo presentarmi all’esame pieno di vergogna e di rimpianto (e non solo)… Dovevo agire.
La sicurezza psicologica di averla fatta in un bagno pubblico, indubbiamente lo riconosco anche a distanza di anni, mi aiutò a farcela anche all’esame, che andò a meraviglia.
2) Gli strumenti del mestiere
Alcuni svogliati influencer su Instagram, e anche i tuoi coinquilini, te lo avranno già ripetuto centinaia di volte: “Controlla che ci sia la carta!”
Ed ecco io, in quanto esperto del settore (diciamo che anche se faccio cagare non mi licenziano), non lo trovo un consiglio molto saggio. Certo la carta igienica è importante, ma per come la vedo io, sapere di averla di fianco a sé o meno non fa tutta la differenza del mondo.
Metti che c’è, e hai il tuo bel rotolo, e ti siedi e ti liberi, tutto contento. Poi ti accorgi che non basta. O che è troppo sporca. O più semplicemente ti cade per terra e non la puoi più utilizzare. Metti che non c’è, cosa fai? La chiedi al pizzaiolo?
Un vero soldato non può presentarsi allo scontro impreparato. Tanto meno disarmato!
Per questo, abbiamo bisogno di portarci dietro i nostri speciali strumenti del mestiere, il nostro affidabilissimo kit di sopravvivenza. Solo così potremmo dirci sicuri di riuscire a completare la nostra missione. In questo caso specifico una missione… di evacuazione.
- Carta o fazzoletti. Il minimo indispensabile, ne parleremo più approfonditamente.
- Salviettine umidificate. La vera benedizione, specie quando la banale carta asciutta non può più bastare.
- Oli essenziali. Fantastici per coprire qualsiasi odore e per sterilizzare, ma vanno scelti con discrezione.
- Il cellulare. Scaccianoia e non solo, come vedremo tra poco.
3) Agisci come un vero ninja
Nell’antichità, non so se è un fatto storicamente documentabile ma ne sono al 100% sicuro, anche i famosi guerriglieri silenziosi ninja la facevano. A volte, la missione era semplicemente troppo lunga per trattenerla.
La domanda che ti dovresti fare prima di entrare in azione, dunque, è questa:
“Come cagherebbe un ninja?”
Io che ho girato mezz’Europa e anche un po’ di Asia, arrivando a cacare persino nei famosi e chiacchieratissimi bagni pubblici del lontano Giappone, questa domanda me la sono fatta. E non me la sono fatta addosso, forse proprio per questo.
La particolarità dei bagni giapponesi è che le toilette sono super tecnologiche. Una cosa molto preziosa che noi occidentali possiamo portarci a casa di quei bagni, è il rumore artificiale che alcuni di essi hanno installato nel pacchetto. Hai capito bene. Molti cessi giapponesi, soprattutto pubblici, sono dotati di piccole casse che emettono un suono simile all’acqua che scorre, e che ha il solo e unico obbiettivo di coprire i rumorini (o rumoroni?) delle altrimenti cacofoniche (è proprio il caso di dirlo) cacate.
Un suono devo dire molto credibile, e che ho trovato praticamente sempre sia efficace nel suo scopo che tranquilizzante.
E per chi non è in Giappone? È presto detto. Entra nel bagno, siediti, estrai lo smartphone, e cerca su YouTube un bell’audio dell’acqua che scorre. Puoi anche preparartene uno in precendenza, scegliendotelo il più credibile possibile. Bentornata discrezione!
Aspetta un secondo, ti ho detto entra e siediti!? Fermi tutti, fermi tutti. C’è una cosa da fare prima.
È un vecchio trucco che forse già conosci, ma che penso valga la pena condividere qui. Sempre meglio che questo:
Appallottola un po’ di carta e appoggiala all’interno del water. Non ne serve troppa. Questo strato di carta serve a creare un morbido cuscino, che avrà una doppia e graditissima funzione. Primo, silenziare ulteriormente la procedura. Secondo, proteggerti le chiappe dagli schizzi.
Adesso tocca a te!
Ricapitolando, portati dietro un piccolo kit tattico, prepara il terreno di guerra con un po’ di carta, accendi il tuo audio mimetico, liberati di tutti i pensieri limitanti, e poi liberati… beh, sì, di tutto il resto… sono certo che hai capito.
Per finire, dopo aver tirato lo sciacquone fai cadere qualche goccia di olio essenziale per nascondere la traccia olfattiva (in questo caso usa oli freschi come la menta, l’anice, o anche l’antibatterico tea tree), e concludi l’opera lavando e igienizzando per bene tutto quanto.
Fazzoletto di carta alla mano per proteggerti dalla maniglia sporca, sguardo sul cellulare come per dire “questa mail importante… vediamo…”, e ovviamente un’aria di generale nonchalance, come se avessi solo fatto pipì, ma attardandoti leggermente proprio per esaminare quella mail.
Non ti resta che provarci anche tu adesso! Vai là fuori, comportati come se il mondo fosse tuo, ricordati che la fanno tutti anche gli scoiattolini carini e le principesse, sii fiero di te stesso, applica i consigli di questo video, e soprattutto fai la cacca. Mi ringrazierai più tardi. Sì hai capito bene, ti sto dicendo di andare a cagare. Ma nel senso buono. E mi raccomando:
Falla tutta 😉