Sinceramente, non vedo come nessun’altra persona che si occupa di qualsiasi cosa non ti stia mentendo nel comunicarti che “andrà tutto bene tra non molto tempo”. E soprattutto, non capisco il perché tu debba loro credere.
Io se mi guardo intorno, te lo ripeto, vedo totale desolazione. È una battaglia, sono tutti contro tutti. Non c’è letteralmente un singolo essere umano che mi ispiri fiducia, in questo preciso momento, e il motivo è che siamo nella cacca, e il motivo per cui siamo nella cacca è che ce la siamo cercata. Purtroppo io ti scrivo da qui, un blog molto piccolo, rimpicciolito dalla punizione degli algoritmi. Cazzo, ci avevo lavorato per così tanto tempo, e così bene, e adesso vengo cancellato perché sì. Perché non ho oliato gli ingranaggi. E ovviamente mi dà fastidio. Mi dà un fastidio cane aver perso 5+ anni di lavoro. In tutto questo raggiungo il milione di visualizzazioni sul sito, per inciso. Clap clap clap, la folla è in delirio… No ops Dylan sei solo un coglione vai a lavorare visualizzazioni di nuovo a zero ahah. Così impari ad avere il pene canuto.
E ovviamente, tutti fanno fatica a trattenere le risate. Non hai idea di quante persone siano soddisfatte dei fallimenti altrui, è proprio una cosa psicologica. Non ricevo mai nessun tipo di empatia perché tanto hanno ragione loro, nel senso, che cazzo vuoi Dylan il tuo blog dimmerda è morto? Godo. Tanto lo facevi solo per te stesso, no? E infatti è così, e non posso biasimare nessuno. Siamo veramente tutti contro tutti, e io lo sento. Poi, è pur vero che una grossa fetta di noi lo stia facendo attraverso la strategia del fingere che ciò non sia vero, cionondimeno, il fatto rimane.
Quindi siamo tutti contro tutti proprio, letteralmente, il vicino di casa ti morderebbe la faccia per qualche caloria in più, non so se ve la ricordate quella droga che faceva impazzire le persone che poi si cannibalizzavano a vicenda. È proprio una storia orrenda. E io che cazzo vuoi che ti dica? L’umanità è fatta male, poco da fare. Per dire, dopo che mi sono occupato di comunicazione per 7 e passa anni, che cosa vuoi che abbia scoperto? Che siamo tutti suggestionabili. Che siamo tutti ipnotizzabili. Tutti capito? Tutti e tutte e tuttschwa. Stiamo ribollendo nello stesso brodino di diarrea riscaldata di quattro giorni fa. Ci beviamo tutto, tutto, da sempre. Seguiamo le cose, a caso. E non è che studiando miglioriamo. Perché non ci chiediamo nemmeno dove siamo. Certo, abbiamo una laurea in matematica, anzi, una Laurea in Matematica, ma a che cazzo ci serve se poi odiamo l’universo perché siamo poveri in canna e nessuno ci fila comunque?
L’universo è così immenso, ed è sempre meno interessante. Forse sono solo io, o forse siamo davvero nel bel mezzo di una crisi profondissima. L’economia potrebbe crollare completamente, l’energia potrebbe finire, le armi nucleari potrebbero venire utilizzate, e io questo non lo posso nemmeno dire a nessuno perché figurati, Dylan, il solito catastrofista. Non capisco proprio questa tua esigenza di drammatizzare, lo fai soltanto per attirare attenzione vero? Cazzo no bello. No. Lo faccio perché ci credo. Credo che come umanità facciamo oggettivamente cagare. Credo che politicamente siamo una massa di imbecillschwa. Ma non è che lo credo come nel Signore. Lo so, lo sento dentro, lo vedo, te ne posso parlare, soprattutto lo so che lo sai che lo so, che lo sai. Quindi è inutile nascondersi dietro a un dito, merda. Anche se mi censuri e continui a spingere i soliti quattro pirla che alla fine si fingono ciò che non sono pur di continuare a fare affari, perché è trendy così…
Io mi sento un cadavere. Sento che nessuno attorno mi vede, nessuno mi ama. Che cosa vuol dire questo? Sento che se morissi, a nessuno gliene fregherebbe un cazzo di niente. E così, forse è un po’ arrogante assumerlo, sento che è un po’ così anche per tutti. Sì anche per te. Certo potrei tirarti fuori il mio passato burrascoso, i miei traumi, ma la verità è che soffrendo ho scoperto che soffriamo tutti. È quello il senso della cosa. Che ci stiamo tutti quanti sotto, alla pioggia di sterco liquido, è solo che alcuni giocano allo sport di fingere che sia cioccolata. E va bene così, ma certo, va benissimo così, va bene tutto! O forse cazzo no? Forse tutti i lavori che state svolgendo, forse tutte le attività che stiamo portando avanti incluso io a bruciarmi i polsi digitando su questo merda di sito maledetto da Iddio, forse io dico e oso dire, forse mia lettriceschwa, forse tutto ciò ci ha portati esattamente qui. No? Sbaglio?
L’idea è che il principio di causa-effetto esiste. E quindi, se esiste, tutto ciò che facciamo è la causa di ciò che accade. E chi non si assume la responsabilità, chi dice no è colpa di lui, non è colpa di personaschwa, eh scusami ma quello è esattamente il problema.
Fatti due calcoli. Le risorse sono già infinite, le producono in automatico le macchine. Adesso non ci resta che fare due cose, in quanto specie umana, perché abbiamo il libero arbitrio e possiamo scegliere:
- Distribuircele con intelligenza
- Rubarcele a vicenda, farcele sottrarre da una minoranza di oligarchi, temere quella minoranza ogni giorno, lavorare come schiavi per gli ultraricchi, censurare chi non sta dalla parte degli ultraricchi, continuare a mettere il “lavoro” (che è schiavitù e traffico umano a questo punto, e avvantaggia soltanto gli ultraricchi) in cima alla lista delle cose importanti della vita, dedicare il proprio unico corpo fisico agli egemoni violenti e ai monopolisti, in una parola cedere alla violenza estrema e credere in essa ed in essa soltanto
Che tu ci creda o meno, tu, hai già scelto. E se pensi che hai scelto la 1, se ti credi davvero il più figschwa dei due, allora sei probabilmente un tizio bianco privilegiato, fattelo dire da uno che se non altro ha un casino di nei dalla sua.
La gente mi dice, giustamente, che questi articoli fanno cagare a spruzzo e che solo averli visti ha peggiorato di 10 punti il loro quoziente intellettivo (mandandolo in alcuni casi sotto allo zero), e io te lo ripeto come posso biasimare un feedback tanto accurato? Sentimi bene, non ti credere che c’è gente che fa meglio di me, in questo mondo della crescita personale. Io ci credo di brutto, e sono sicuro di non essere l’unico, però siccome ci credo di brutto ti dico anche che le cose vanno male, quando vanno male, e adesso stanno andando male. Non tanto per me, che vivo in centro a Praga e faccio ancora relativamente la bella vita, quanto per l’umanità in toto. E non solo per l’umanità. Penso agli animali negli allevamenti intensivi, penso alla sofferenza tutta. Ai ghetti, alle torture, agli abusi, alle guerre. Davvero la vostra soluzione è sbattere tutto sotto al tappeto? Eh allora tenete a mente ciò che vi dico, vi serve un enorme tappeto. E vi serve in fretta.
Gli altri “big” di crescita personale che conoscevo, vatteli a vedere se non mi credi. C’è tizio di efficace-mente (il gioco di parole più pietoso della storia) che mi ha plagiato direttamente un video che peraltro avevo realizzato quando stavo all’ospedale più morto che vivo, e ci sono le prove sulla Wayback Machine, una mossa che più merda non si è mai visto sul cazzo di pianeta. Tizio fatturava un milione all’anno, per dirti che chissà perché alla fine le monete finiscono sempre nelle fontane. E poi gente dagli Stati Uniti che non mi va nemmeno di nominare perché alla fine ci voglio anche più bene di quello che effettivamente si meritano. E comunque in entrambi i casi siamo in piena ipocrisia-landia, e dall’autenticità sbandierata di un tempo si è passati alla manipolazione e al marketing aggressivo, alla positività forzata, alle urla pro-cose-di-sinistra, fino a ancora più plagi (ti giuro), rimozione della data dagli articoli, calunnie, e altre bassezze…
Basterebbe così poco, forse. Forse. Perché in realtà io guardo quelle persone che in alcuni casi una volta rispettavo, tipo mezzo scioccato no, e dico, wow. È pur vero, lo abbiamo accusato tutti il colpo, in questo settore, non è che hanno cancellato o penalizzato soltanto me. Poi vai su Facebook video e vedi che cosa le macchine vogliono farti pappare, se ancora hai l’ardore di leggermi fino a qui, e poi mi dici.
Siamo nel panico più totale.
Io sono ancora un figo, sono al top della forma, e ci sono. Non so che cosa fare del mio futuro, non mi piace aver ricevuto maledizioni e punizioni a caso da un sistema nei confronti del quale al contrario ogni giorno accumulo sempre più credito. Non ti invito nemmeno più a scrivermi, a commentare, a contribuire, perché tanto ti immagino lì, dietro al tuo schermo, nella tua gabbia del tuo zoo umano, assetatschwa di contanti, di vendetta, di cose brutte, a cercare sullo schermo un segno, una risposta, un messaggio di speranza da un universo che purtroppo, invece, si gira dall’altra parte, sbadiglia, e si fa i grandissimi cazzi suoi alla fine perché ti dovrebbe essere chiaro oramai. Che il motivo per cui ancora non hai ciò che vuoi, è che c’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato in questa realtà.
The air, look you, this brave
o’erhanging firmament
this majestical roof fretted
with golden fire, why, it appears no other thing to
me than a foul and pestilent congregation of vapours.
[…]Something is rotten in the state of Denmark.
– William Shakespeare