Questa mattina ho dedicato la mia attenzione a una serie di video molto interessanti, riguardanti un fenomeno legato al mondo dei videogiochi divenuto molto popolare, le speedrun.
Lo speedrunning è l’arte di completare un videogioco nel minor tempo possibile, in assoluto, di sempre. Stiamo parlando di millesimi di secondo, di ore e ore (e anni) di allenamento, di meccaniche astruse e complicatissime persino soltanto da comprendere, e di una community sempre più numerosa e sempre più affiatata.
Alcuni considerano questa attività alienante, o uno spreco di tempo. Le compagnie di videogiochi non la riconoscono quasi mai formalmente, e non la incoraggiano in nessun modo. Detto questo, per ogni videogioco sufficientemente noto troverai online un record da battere, e centinaia se non migliaia di speedrunner devoti all’impresa.
Uno dei video che ho guardato stamattina era questo, sulla storia dei record mondiali di un videogioco del 1989 per NES, Ninja Gaiden:
Alla fine del video, il player Arcus riesce a spiccare non solo per i suoi tempi, ma anche per il suo stile pacato e particolare, e infine soprattutto, per quanto mi riguarda personalmente almeno, per la sua spiccata e instancabile determinazione.
Sono più di 34 mila i tentativi che lo hanno portato, un record dopo l’altro, a stabilire il record mondiale (WR) attuale. E ancora oggi, se vai sul suo canale, puoi vedere i suoi progressi, e come sta ancora continuando al di là dei 40 mila tentativi a migliorarsi.
Conoscere la sua storia per me è stata un’esperienza formativa e una fonte d’ispirazione, e ti spiego subito il motivo. Questa disciplina sembra uno spreco di tempo colossale, e a tutti gli effetti lo è. La cosa più interessante però è proprio questa. Queste persone non stanno cercando di migliorare in nulla di particolare, nulla di esotico o emotivamente caricato come il violino o il pianoforte o la musica o l’arte… Niente storie del tipo “il talento di qua” o “il talento di là” o “i punti” o “le valutazioni” o nemmeno “i soldi” (anche se c’è da dire che molti speedrunner grazie alle donazioni e agli stream guadagnano piuttosto bene), è pura passione a spingere la pratica, pura passione incessante.
È letteralmente il più bell’esempio di tutti, per quanto riguarda l’apprendimento, l’automiglioramento, e naturalmente anche la determinazione. Perché l’attività, svuotata di ogni altro significato accessorio, diventa una manifestazione grezza, cruda, imparziale, di quelli che sono i limiti dell’essere umano e del suo sistema di adattamento e di acquisizione di una o più nuove skill.
Una così grande determinazione è quello che ci vuole anche nella vita, aggiungo io, per realizzare qualsiasi altro obbiettivo. Prendi esempio anche tu dagli speedrunner, non farti abbattere e non demordere nonostante i migliaia di fallimenti e tentativi. Rendi la tua determinazione indistruttibile, infrangibile, proprio come la traccia dello Stage 4-2 di Ninja Gaiden, “Unbreakable Determination”.
Come dice Ryu Hayabusa, il protagonista del gioco:
My strength comes from training…
Buon allenamento 😉