Oggi stavo pensando, che meravigliosa occasione.
Stavo guardando un comico statunitense, Mark Normand, tornare sul palco dopo 85 giorni di quarantena. Parlava di come fosse difficile, dopo uno stop di quasi 3 mesi, sentirsi ancora completamente a proprio agio.
Ed è lì che ho proprio pensato, che meravigliosa occasione per provare empatia, nei confronti di tutte quelle persone che si fermano, che vengono fermate dalle circostanze, non perché vogliono ma perché fanno fatica.
Prima di adesso, queste persone venivano schiacciate. Ti dirò di più, ci sono persone che finiscono per rimanere bloccate anche per diversi anni. Questa è un’occasione per starle ad ascoltare.
Chi “perde” gli anni, a scuola o all’università, viene visto male. E così chi “rimane indietro”, nella vita, anche spesso per cause di forza maggiore. Anzi, quasi sempre. Non credo che nessuno sia mai la causa del suo proprio insuccesso. Non credo che esistano persone che se la vadano a “cercare”. Esistono circostanze, esistono contingenze, e di recente ne abbiamo vissuta una, grandissima, tutti quanti e tutte quante.
Mi chiedo io però guardando quel video e osservando questa situazione. Sono davvero tanti, 3 mesi di stop? Ci sembrano tantissimi, solo perché sono 3 mesi che abbiamo vissuto “tutti assieme”, eppure non sono niente.
Ho appena guardato un video molto interessante, di Michael Franzese:
Questa persona ha passato diverso tempo in isolamento, 29 mesi e 7 giorni. Questa è una delle esperienze più difficili, più dolorose, da sopportare, quella di venire reclusi in completa solitudine in una piccolissima stanza. È considerata una vera e propria tortura.
“Noi”, al di fuori di quella cella, per quanto male ce la siamo passata, abbiamo vissuto, in generale, una situazione radicalmente più serena.
È una meravigliosa occasione, questa, per provare empatia nei confronti di tutte quelle persone che vengono ancora oggi purtroppo recluse, torturate, nei confronti di chi rimane indietro, di chi è stato fermato dalle circostanze, da qualcosa, per 3 mesi, talvolta per 2 anni, talvolta per 20 anni, talvolta per sempre.