A volte mi paralizzo, mi blocco da solo. Inizio a pensare che tutto ciò che ho fatto fino adesso è stato inutile.
Beh, non lo è mai.
In un certo senso, l’unica cosa veramente inutile è sprecare questa occasione. Di sentirci liberi, di essere noi stessi.
Non cercare sempre di fare le cose come “andrebbero fatte”.
Sperimenta.
Non fare sempre quella faccia, quando ti dico di sperimentare. Lasciati andare, la vita non è così crudele come la dipingiamo tutti. Forse ci conviene farle cattiva pubblicità, perché alla fine la verità è che ci siamo intestarditi troppo.
Non abbiamo mai lasciato andare, abbastanza. Non ci siamo rilassati.
Ci sono così tante cose che “dovremmo” fare. Ogni tanto faccio questo esperimento mentale, se tutti gli esperti del mondo mi potessero vedere ora, che cosa penserebbero?
Ci sarebbero gli esperti di scrittura, innanzitutto, che mi correggerebbero sul testo. Esperti di ogni tipo, correzioni di ogni tipo. Ci sarebbero gli esperti di moda, per come mi vesto. Quelli di psicologia, per ciò che dico e per come mi comporto. Quelli di alimentazione. Quelli di comunicazione. Quelli di arte, di filosofia, per come penso e conduco la mia vita, e le mie scelte. Gli esperti spirituali, e ovviamente i più ricchi del pianeta, che mi ricorderebbero quanto la sto facendo lunga, quanto la via verso l’illuminazione e verso l’abbondanza è più semplice di come io sto “scegliendo” di vederla.
Nella vita ci sentiamo tutti un po’ così, un po’ giudicati da tutti quanti, ed è normale. Ci sono sempre più persone al mondo, sempre più esperti. Vogliamo aprire un podcast, e ci sono sempre più podcast, sempre più esperti speaker là fuori. Anzi, non solo, anche scegliere il microfono sarebbe un dettaglio sotto accusa.
Ci sentiamo impotenti. Ci sentiamo stupidi.
Ma non è questo lo scopo dell’esperienza, nemmeno quello dell’esperienza degli altri. Un giorno, di colpo, mi sono appassionato di feng shui, l’arte cinese di disporre i mobili e di arredare la propria casa. Mi sono reso conto di quanti errori stavo commettendo. Effettivamente, mettere il letto davanti alla porta mi fa sentire più a disagio, pensavo. Poi mi imbattei in un video che mi cambiò, o se non altro cambiò il mio approccio ossessivo alle cose.
“Lo scopo del feng shui – diceva la ragazza nel video – non è quello di avere paura della nostra casa.”
Aveva ragione.
Lo scopo del feng shui è quello di utilizzare la disposizione dei propri mobili per creare un’armonia, un dialogo tra gli elementi. Non esiste un giusto o uno sbagliato, in assoluto. L’unica cosa sbagliata è avere paura di sbagliare, soprattutto in queste cose.
Uno dei motivi per cui abbiamo paura di sbagliare è che qualcuno ci vuole vendere qualcosa, e per questo talvolta per il troppo entusiasmo, finisce per rifilarci anche qualche fobia. Integratori troppo essenziali, persino medicine, passando ovviamente anche per il feng shui e lo yoga e tantissime altre pratiche. Anche lo sport stesso, o la crescita personale, vengono talvolta “spinti” sulle persone senza ritegno, senza sensibilità.
Ci dovremmo mettere più cuore in ciò che facciamo invece. Un po’ più di passione. Un po’ più di goderci la vita, questo istante in particolare. Soprattutto, dovremmo mettercelo in ciò che facciamo fare agli altri.
Non cerchiamo di inseguire sempre i vecchi schemi, o di proiettarli sugli altri. Creiamone di nuovi. Senza paura.
Il mio invito è questo: facciamo tesoro di noi stessi, e di quello che abbiamo già. Sapersi accettare, il che non significa doversi accontentare. Significa imparare ad apprezzare chi si è.
Chi sei tu è sempre qualcosa di infinito, non dimenticarlo mai. E l’infinito, per sua stessa natura, non ama essere ingabbiato in nessun obbligo né costrizione.
Se lo vorrai, questo sito è qui per aiutarti a trovare nuove idee, nuove prospettive, e nuovi punti di vista.
In qualsiasi caso, ti auguro di stare bene. Così come sei.