Un tempo anche io odiavo correre, e 3 anni fa ho corso una maratona intera. Come sono passato dal punto A al punto B, e come puoi farlo anche tu? Beh, in una parola: correndo lentamente.
Le gioie del rallentare
Ci sono tantissimi modi per “farsi piacere” la corsa o il nuoto o la verdura o l’allenamento, ma la verità è che tutte queste tecniche anche se funzionano non funzionano mai. Farsi piacere le cose, in generale, è una pessima idea. Molto meglio non farle direttamente! O sbaglio?
Cambiare le cose e farle in modo diverso però, in modo da godersele per davvero, è assolutamente possibile, e questo ovviamente è tutto un altro discorso. Se riesci a goderti un’attività per davvero, non soltanto a “fartela piacere” o a capire che è “vantaggiosa” o utile per te, allora hai praticamente vinto la partita.
Nel caso della corsa, il trucco consiste nel correre lentamente. Quanto lentamente? Il più lentamente possibile.
La tendenza, quando si esce per una sessione, è quella di andare veloci e di sudare e di impegnarsi e di cercare di fare un buon tempo o di correre un buon numero di kilometri. La verità è che questo modo di allenarsi è profondamente sbagliato e controproducente, e per questo motivo il nostro corpo si stanca, si affatica, e poi ci convince a non continuare più. E lo capisco bene!
Il fatto è questo, correre può essere un’attività piacevole. Anzi, deve! Soprattutto all’inizio, sforzarsi troppo e addirittura sforzarsi anche un minimo è una pessima idea. Questo a qualsiasi livello. Persino sul corso online che avevo acquistato per correre la maratona da zero in poco tempo (che preparai in 6 mesi) si consigliava di correre a questa velocità per la maggior parte degli allenamenti: così lentamente che ti senti in imbarazzo quando la gente ti guarda. È questo il livello. E non sto scherzando, funziona.
Il ritmo del sorriso
In giapponese questo ritmo si chiama ニコニコペース, ovvero quel ritmo che puoi sostenere anche sorridendo. In pratica se non riesci a conversare, a parlare, a ridere e a scherzare, vuol dire che stai andando troppo veloce.
Correndo in questo modo, succedono un sacco di cose interessanti:
- Per prima cosa, condizioni l’abitudine della corsa nel tuo sistema, la rendi familiare e la consolidi nel tempo molto più facilmente.
- Siccome il corpo non si stanca, correre inizierà a piacerti fisicamente di più, e quindi lo andrai a fare più spesso e anche molto più volentieri.
- Inizierai a sviluppare tutte quelle grandezze che ci mettono un po’ a crescere, soprattutto all’inizio, e che ti faranno fare meno fatica man mano che si sviluppano. Fiato, globuli rossi, respirazione cellulare… Perché una sessione sia allenante, non serve che sia intensa. Più avanti, quando vorrai, potrai anche introdurre giornate con più carico (prove a tempo, scatti, o lunghi), ma in generale anche ad alti livelli questo tipo di allenamento rimane sempre efficacissimo.
- Il tuo corpo inizierà a “riposarsi correndo”, che è un modo fantastico di allenarsi. Fare 30 o 45 minuti in questo modo è assolutamente rilassante, ti aiuta a togliere la stanchezza della giornata, e ti dà un’ottima scusa per farti un giro all’aria aperta
- Dopo un po’, ti verrà voglia di correre più velocemente. Lo puoi sempre fare, ma ricordati di non esagerare e soprattutto di avanzare sempre un po’ di energia alla fine dell’allenamento. La cosa più importante nella corsa è la continuità, e sovraccaricarti anche un solo giorno può portarti a doverti fermare, a fare lunghe pause che poi si tradurranno in allenamenti più faticosi, e soprattutto a risentire la corsa, che è la cosa che più vogliamo evitare.
Correre molto lentamente è sicuramente il trucco numero 1 che consiglierei a chiunque vorrebbe iniziare ad apprezzare la corsa, o se non altro a smettere di odiarla. Ce ne sono alcuni altri, però:
- Correre anche sotto la pioggia. Non interrompere gli allenamenti è molto importante, dato che rimanere in forma ti renderà le cose man mano sempre più facili. Paradossalmente, quindi, imparare a correre sotto la pioggia può essere un modo efficacissimo per apprezzare questa attività ancora di più. Anche perché diciamocelo, anche se le prime volte sembra uno stress, correre quando piove è divertentissimo.
- Utilizzare le scarpe giuste. Per quanto mi riguarda, le scarpe barefoot (o minimal, o natural, o zero drop) sono troppo comode e fantastiche e speciali e… Beh, ci dovrei scrivere un articolo a parte, su questo tipo di scarpa, e anzi l’ho già fatto qui. Sappi solo che da quando ho iniziato a usarle esco a correre molto più volentieri, e anzi non sono mai più tornato indietro alle scarpe “normali”. No grazie, preferisco volare 😀
- Nutrirsi adeguatamente. Per le uscite più corte (meno di 1 ora) non è necessaria chissà quale pianificazione alimentare. Detto questo, fare le cose nel modo giusto aiuta, sia a sentirsi meglio che ad avere prestazioni più soddisfacenti, nel caso anche questo aspetto ti interessasse. Per quanto mi riguarda, un po’ di frutta fino a mezz’ora prima dell’allenamento, e un po’ di frutta dopo, fanno veramente miracoli. Non mangiare pesante quando corri, se non (molto) dopo la tua uscita. Non mangiare pastasciutta (il mito del “carboloading” è stato sfatato, o per meglio dire perfezionato, negli anni), e in generale mantieniti sempre sul leggero, frutta verdura o succhi sono l’ideale. Soprattutto, scegli alimenti che aiutano ad abbassare l’infiammazione dell’organismo, come l’anguria o la zucca, che si può mettere a cubetti nella centrifuga e bere fresca così com’è, tra l’altro buonissima.
Goditi il viaggio!
Ogni tanto penso alla crescita personale come a “quell’insieme di attività e discipline che servono a convincere le altre persone a iniziare a correre, e a continuare a farlo” 😀
Scherzi a parte, la corsa è un’attività sicuramente utilissima, potentissima, e indubbiamente salubre, ma non solo. Può anche essere semplicemente divertente, e può esserlo per tutti, potenzialmente. Spero che questo articolo ti aiuterà a godertela, a riscoprirla, a vederla sotto una nuova luce!
E come disse Dean Karnazes:
Corri quando puoi, cammina quando devi, striscia se serve; ma non mollare mai.