La skill più sottovalutata e difficile da imparare, ma anche la più utile in assoluto per avere successo in qualsiasi cosa nella vita, è ammettere di aver sbagliato.
Comincio io.
Nel Gennaio di quest’anno avevo lanciato il mio progetto più ambizioso e vasto in assoluto, l’Autodidattica Advance, e ho dovuto interrompere il progetto. I motivi sono numerosi, ma fondamentalmente uno solo. Ho sbagliato qualcosa. Avere lanciato comunque il progetto è stato comunque una buona idea, adesso almeno so che cosa posso migliorare, e oltre a questo ho fatto un sacco di esperienza.
Confiteor
Gli errori e i fallimenti sono le esperienze più preziose, e questo lo sanno tutti. Ma non tutti gli errori sono utili. E soprattutto, la cosa più importante in questo approccio è che gli errori sono ok, ma non vanno bene. Bisogna correggerli, è importante.
- E il primo passo per correggerli, come diceva il Buddha, è la consapevolezza. Il primo passo è sempre la consapevolezza.
- Il secondo, ma qui sto aggiungendo liberamente io, è la non-azione. Fermarsi, riconoscere di avere effettivamente sbagliato, con disappunto. Smettere di farsi trascinare in avanti dalla catena di errori.
Qualcuno potrebbe dire che questi due passi sono in realtà un passo solo. Gamba destra, gamba sinistra.
Nel mio caso, ho interrotto il lancio del gruppo. Si erano già iscritte 4 persone, e ho deciso di regalare loro dei mesi extra “di assestamento” nel frattempo che avessi preparato il nuovo lancio ufficiale, che avverrà il prossimo 2 Aprile. Ed è andata molto bene.
Perché ammettere i propri errori è fondamentale? Beh, perché se tu ammetti di aver sbagliato, tu cresci. Altrimenti come potresti?
Non si tratta di far ammettere agli altri che hanno sbagliato, o di farglielo capire. Non si tratta nemmeno di far piacere alle altre persone, o di scusarsi per qualcosa che effettivamente non si pensa di aver commesso o di aver sbagliato. Assolutamente no.
Si tratta di guardare la propria vita con onestà, sincerità, e profondità di campo. Soprattutto, aprire bene tutti i radar, tenersi in ascolto di potenziali criticità, e una volta individuati i problemi, starsi a sentire.
- Che cos’è che mi sta bloccando?
- Quali sono gli errori che sto commettendo, adesso?
Dopodiché, ripetere il procedimento da capo. Il segreto più semplice della crescita personale è individuare un singolo problema di se stessi, un singolo problema ogni singolo giorno, ammetterlo a se stessi, e impegnarsi per rimuoverlo dalla propria vita.
Questo ultimo punto però, nota bene, è assolutamente opzionale, ed è il meno importante di tutti.
Una volta che, ad esempio, mi sono accorto che le mie idee a proposito dell’alimentazione erano sbagliate, che mangiare gli animali non era saggio, e che la mia salute fino a quel momento ne aveva pesantemente risentito, non ho avuto neanche bisogno di sforzarmi. Sono diventato vegetariano nel giro di pochi giorni, e dopo 30 ho abbracciato completamente la scelta più felice della mia vita, quella vegana.
La consapevolezza è già una soluzione!
Anche quando smisi di fumare, mi bastò quella. E lo stesso con tantissime altre cose della vita. Ammetti i tuoi errori, soprattutto quelli più grandi, e inizierai davvero a crescere alla velocità della luce.
Come non ammettere i tuoi errori
Perché ammettere di aver sbagliato quindi è così difficile? Le cose sono essenzialmente due:
- La questione dell’orgoglio (sopravvalutata)
- Alcuni errori non sono errori
Quando ti dico di imparare ad ammettere i tuoi errori, voglio dire questo in realtà: impara ad ammettere quelli che sono effettivamente i tuoi errori. Non quelli degli altri. E soprattutto, non quelli che gli altri pensano siano tuoi errori.
Quasi sempre, infatti, gli altri non ti conoscono abbastanza bene per valutarti, soprattutto per quanto riguarda le tue aree critiche. Ne abbiamo già parlato in un altro articolo, criticare è piuttosto inutile, questo è evidente a tutti. E “accettare” le critiche può sicuramente far bene, ma solo nel 5% circa dei casi (statistica a occhio, basata sulla mia stessa esperienza, ma non inventata).
Un’altra skill molto importante, infatti, è quella di continuare a spingere le proprie idee, a credere in esse e a lavorarci, anche quando tutti ci remano contro. Quando lanciai questo sito, pochissime persone mi supportavano. Si contano davvero sulle dita di una mano. Anzi, erano due per la precisione. E una di loro so per certo che non legge nemmeno più i miei articoli. Questo non è per criticare tutti a mia volta, lungi da me. Ognuno la vede a suo modo, nella vita.
Il punto qui è che si sbagliavano. Non dal punto di vista morale o etico, ma dal punto di vista oggettivo e pratico. Pensavano che questo sito non mi avrebbe portato da nessuna parte, beh, lo posso dire tranquillamente a centinaia di persone ora, senza pentirmi. Col cazzo.
E il terzo passo?
Quindi la cosa qui è molto semplice, trova il tuo approccio, e applicalo. Trova la tua strada, e percorrila. Trova il tuo sistema, e allestiscilo imponilo installalo fallo funzionare. Quando incontri un errore fatale, siine consapevole. Come fare? Accendi le antenne. I fallimenti non esistono, sono delle frecce. Ti puntano agli errori. Quando ne individui uno, non cercare subito di fare troppe cose, e non cominciare a dire “Ecco lo sapevo sempre io” o cose del genere. Rimani sicuro di te, non perdere la tua autostima. Chi si piange troppo addosso non sta ammettendo i propri errori, li sta ignorando su tutta la linea. Sta fingendo di averne degli altri.
Dopodiché, secondo passo, fermati. Interrompiti mantieni la calma. Osservati.
Il terzo passo non esiste, o meglio, sei tu. Ogni errore è un dono, sulla strada della vita. Vivila al massimo, e soprattutto, vivila senza paura di sbagliare. Raccogli gli errori come se fossero regali nascosti, dimenticati. Rispolverali, guardali negli occhi per quello che sono. Non scusarti troppo con nessuno. Scusati il giusto, e più che altro con te stess*, e sempre e soltanto con il tuo cuore.
E tu, oggi, che regalo hai ricevuto?