Vuoi cominciare a meditare e stavi cercando un articolo su come farlo? Ma è fantastico, congratulazioni! Sei già nel posto giusto. 🙂
Ecco quindi tutti i punti chiave, con tanto di istruzioni pratiche per iniziare subito con la meditazione.
https://youtu.be/3B4DLNBh_pk
Rilassarsi
La meditazione è un po’ come l’ascolto passivo. Ci si siede lì fermi, e sta già funzionando. È davvero così semplice! Ovviamente ci sono tanti altri dettagli come la postura o la respirazione, ma prima di parlare di tutto ciò voglio condividere con te questa importante premessa.
Nella meditazione, così come nell’apprendimento, se non ci si rilassa durante la pratica, è tutto inutile. In più, il cervello quando è rilassato funziona meglio, impara meglio, e ricorda meglio le informazioni. Sapevi che la meditazione ha un casino di benefici, molti dei quali sono stati persino provati scientificamente?
Come ci si rilassa allora? Come faccio a sapere se ho davvero raggiunto questo famoso rilassamento?
Cos’è il rilassamento, e come rilassarsi al meglio
Dunque, il rilassamento è una condizione ben precisa.
Se attaccassimo degli elettrodi al nostro cervello, noteremmo un cambiamento nell’attività del DMN, il Default Mode Network. È quella rete di neuroni che si attiva quando “non facciamo niente”. Quando passiamo da una stanza all’altra, quando ci chiediamo cosa fare in camera nostra, quando stiamo aspettando qualcuno 5 minuti, quando pensiamo a noi stessi, o quando pensiamo al passato o al futuro. Si attiva spesso durante la giornata, quando non ce lo aspettiamo. E al contrario di quello che si pensa, consuma tantissimo! In pratica, quando facciamo Anki e siamo concentrati a capire e ripetere e essere precisi, del nostro cervello si attiva soltanto una specifica area. Lo stesso quando facciamo matematica o altri ragionamenti difficili. Quando invece “siamo lì a far nulla”, ecco che il DMN entra in azione.

Se pensavi quindi che smettere di fare le cose fosse la parte rilassante, beh non è così! Il tuo cervello consuma tantissime energie anche e soprattutto quando non fai niente.
Per questo imparare a entrare nella condizione di rilassamento è fondamentale. In questo modo puoi ottimizzare le tue energie interne, armonizzare il tuo DMN, ed essere molto più tranquillo e sereno e quindi efficace durante le tue sessioni di (per esempio) ascolto passivo.
Come distinguere quindi questa condizione dalle altre nostre modalità di funzionamento? Beh, fortunatamente esistono degli indizi, quindi per stavolta ce la caveremo anche senza elettrodi. 😉
Le sensazioni che proviamo quando siamo rilassati comprendono:
– Respiro prolungato
– Sbadigli
– Acquolina in bocca
– Sensazione di starnutire
– Sensazione di piacevolezza nei muscoli, come quando ci stiracchiamo
– Calma
– Attivazione della digestione
– Occhi “pesanti” e leggera lacrimazione
Non è una lista completa, nel senso che potrebbero essercene altre che qui non ho scritto. E non devono essere per forza presenti tutte quante contemporaneamente. Ma se almeno una di queste si fa viva, vuol dire che la nostra pratica di rilassamento è andata a buon fine.
Rilassarsi non è sempre esattamente come ce lo immaginiamo. Un drink sulla spiaggia o una passeggiata nel parco. Ma in un certo senso anche lo è. Con questo voglio dire che le classiche cose che ci vengono in mente quando pensiamo a rilassarci, un massaggio, una gita in barca, e così via, possono aiutare ma non sempre, e comunque non sono necessarie.
Il rilassamento è soprattutto una condizione interna. All’esterno, non abbiamo bisogno di quasi nulla. Una sedia e un ambiente silenzioso e comfortevole possono sicuramente bastare.
Se non hai a disposizione una spiaggia quindi, anche solo sederti o sdraiarti e immaginare quella spiaggia, o più semplicemente smettere di fare quello che stavi facendo e lasciarti andare, ti aiuterà a entrare in quello stato.
Ricordati che non stiamo parlando di niente di trascendentale o magico. Il rilassamento è una condizione in cui entriamo tutti comunque, spontaneamente e tutti giorni. L’obiettivo di questo articolo è aiutarti a essere più consapevole dei suoi effetti, e di come raggiungerlo meglio e più efficacemente.
Aspetta un secondo, e la meditazione?
Come iniziare a meditare: l’esercizio pratico
A questo punto, quindi, possiamo cominciare con la pratica della meditazione vera e propria. Come ti dicevo all’inzio, l’esericizio è davvero molto semplice. Ci siede fermi, e tranquilli, e non si parla 🙂
Il corpo
La seduta che consiglio di solito ha le seguenti caratteristiche: schiena allineata e dritta, in una cosiddetta posizione “dignitosa”. Niente pancia in dentro e petto in fuori. Semplicemente dritta. Immagina che ogni vertebra sia un disco, in cui ogni disco si appoggia su quello che lo precede.
Le spalle sono rilassate, né in alto né in basso, non ci dev’essere alcuna tensione. Le braccia sono sempre rilassate e distese lungo il corpo, e le mani si appoggiano sulle ginocchia, ancora una volta senza sforzare nessun tipo di contrazione o allungamento. Ci si appoggia sul bordo della sedia, né troppo in dentro né troppo in fuori, la schiena non tocca lo schienale.
Gli occhi sono semichiusi, le palpebre rilassate e non sbattono, entra poca luce, si distinguono poche forme, a un metro o due di distanza.
La testa è dritta e ancora una volta “dignitosa”, come appesa a un filo che la sostiene, assieme alla schiena. La lingua riposa appoggiata al palato, proprio dietro l’arcata superiore dei denti. Le gambe, distanti quanto la larghezza delle spalle, formano 3 angoli di 90 gradi (piede polpaccio, polpaccio coscia, coscia busto). E i piedi sono naturalmente dritti, non troppo, comodi e rilassati come al solito.
Un’ultima attenzione molto importante viene data al muscolo del perineo, in parole povere quello che usiamo per trattenere la pipì. È un muscolo molto importante per il rilassamento, e andrebbe quindi, appunto, rilassato. Rilassato in questo caso, come in tutti gli altri, significa né troppo rilasciato né troppo teso.
La mente
Stessa cosa per la concentrazione, non rimaniamo né troppo attivi né addormentati. L’obiettivo della meditazione non è certo “non pensare” come credono alcuni. Non credo sia nemmeno possibile. L’obiettivo è di non forzare troppo i pensieri, e di non lasciarli nemmeno troppo andare. Il problema, di solito, è che la mente se ne vuole andare in giro per i fatti propri. “Ho questo e quello da fare… Bla bla bla… ll senso della vita forse è che… Bla bla bla… Il sogno di stanotte… Bla bla… Che roba strana e noiosa stare fermi così… Bla bla bla bla…” Eccetra no? Ecco.
La soluzione molto semplice è dare alla mente un compito. Come quando dobbiamo usare il cacciavite. “Gira in senso orario fino a che non è stretto…” Allo stesso modo qui. Possiamo dire alla nostra mente di concentrarsi su qualcosa di semplice, come la posizione del nostro respiro (che non va mai forzato in nessun modo, non va cambiato, in pratica va sempre bene così com’è). Ci concentriamo sul nostro respiro, sulle narici, o su qualcosa di simile (anche un punto davanti a noi) e i pensieri più o meno si tranquillizzano. Arriva un pensiero, respiro, arriva un altro pensiero, respiro, arriva un pensierissimo da pensare assolutamente che pensa te, respiro, arriva niente e poi ehy sto meditando benissimo aspetta questo è un pensiero però, respiro, arriva un aspetta adesso penserò al respiro chissà se vale lo stesso, respiro…
E così via.
In molti, inoltre, consigliano di focalizzare i pensieri su sentimenti positivi come la gratitudine o la gioia per ciò che già c’è e che si ha.
Ah un’ultima cosa, per questioni di circolazione del sangue, non meditare mai con la pancia troppo piena o troppo vuota, rischi di ottenere l’effetto opposto e affaticarti!
I primi miglioramenti
Una volta trovata la posizione corretta, è sufficiente mantenerla per qualche minuto al giorno, diciamo 10 per cominciare, per notare rapidamente i primi benefici.
Come per il nuoto o la chitarra, le prime volte ti sembrerà di fare più danni che altro. Acqua dappertutto, paura di annegare, vicini infastiditi dal rumore, male alle dita. Non ti spaventare! Dopo qualche giorno di pratica, vedrai, arriveranno le prime grandi soddisfazioni. Si inizia a viaggiare bene a stile, si inizia a fare la prima vasca, si imparano a suonare i primi accordi, un piccolo assolo, la ragazza è quasi contenta di sentirci suonare… E con la meditazione è la stessa cosa. Persevera, e diventerai bravo.
Anche se sembra una cosa in cui è difficile immaginarsi di “migliorare”, i risultati che si possono ottenere sono assolutamente concreti e sperimentabili sulla propria pelle, oltre che scientificamente verificabili.
Che c’entra l’inglese?
Come sai molti articoli di questo sito hanno a che fare con l’apprendimento di una lingua straniera. E anche questo stesso articolo è un estratto del corso IPER + Autoinglese, per impararlo in maniera autodidatta. E adesso tu mi dirai che cosa c’entra tutto ciò con le lingue? Beh…
Mi avrai sicuramente già sentito dire quanto una delle uniche regole di questo “gioco” dell’imparare una lingua sia divertirsi.
Ma che cosa voglio dire davvero con questo?
Divertirsi non vuol dire soltanto sganasciarsi dalle risate, o essere “intrattenuti”, come da un film o da un videogioco. Divertirsi, come lo intendo io qui su autocrescita, significa soprattutto rilassarsi. Vivere la propria vita in maniera rilassata, distesa, leggera. Un altro sinonimo: a proprio agio. Un altro ancora: godersi il percorso.
Anche questo me lo hai già sentito dire tante volte. E sicuramente lo hai sentito già dire da altre parti. Goditi il percorso. Goditi la vita. Rilassati. Lasciati andare. Lascia che le cose facciano il loro corso…
Letteralmente, l’unico modo per far funzionare bene la meditazione (o l’ascolto passivo), è sedersi tranquilli, e rimanere lì così, tranquilli e sereni.
Non esiste fare bene o fare male. Fare vuol dire già fare al 100%. Il problema di cercare di fare le cose bene, o di cercare di migliorarle, è che già non ce le stiamo godendo.
Migliorare se stessi va benissimo, siamo tutti su questo sito per questo dopotutto, ma ancora più importante è apprezzare ciò che già si è, essere grati per ciò che già si ha.
Godersi il presente, vivere il momento, essere sereni ora.
In una parola: meditare. 😉