Ecco la panoramica di AutoCrescita: il sistema più efficace in assoluto per imparare una lingua straniera.
Nel seguito userò la lingua giapponese come esempio, perché è quella che ho imparato io, ma ricordati che puoi sostituire a “giapponese” la tua lingua preferita. I concetti del metodo sono validi per qualunque lingua, compreso il russo, il mongolo e il francese.
Questo metodo è la mia interpretazione dei concetti esposti nel sito All Japanese All The Time. Se sai l’inglese ti consiglio di dargli una bella occhiata perché ci puoi trovare un sacco di informazioni utili.
Scarica GRATIS il resto del libro
Fase 0: Crederci
Il primo passo da compiere per una buona riuscita del metodo è creare un belief system appropriato. L’espressione belief system significa letteralmente sistema di credenze, ed è un concetto molto importante e molto usato nella crescita personale.
Il belief system è l’insieme di tutto quello che credi sia vero riguardo a qualcosa. Avere un belief system allineato con i tuoi obiettivi è un requisito fondamentale per portarli a termine davvero. Il che ovviamente vale anche per l’imparare una lingua.
Ce la puoi fare?
Fatti questa domanda e risponditi sinceramente:
Imparerò il giapponese?
Se la risposta è “No, non ce la posso fare”, non leggere oltre questa guida, ma cerca di capire perché pensi di non potercela fare. Forse sei convinto che il giapponese sia troppo difficile per essere imparato, forse credi di non aver abbastanza tempo o non credi abbastanza in te stesso. Individua il motivo o i motivi per i quali credi di non potercela fare e chiediti se puoi fare qualcosa a riguardo. Ricordati che non è necessario avere un talento particolare per imparare una lingua, per quanto diversa dall’italiano essa sia.
Se invece la risposta è “Sì, ce la farò”, congratulazioni: tra non molto imparerai il giapponese! Continua pure a leggere questa guida per scoprire tutti i dettagli. 🙂
Fase 1: Immersione
La fase 1 consiste nell’immersione completa nella lingua. Immagina di voler imparare a nuotare, e che il giapponese sia la tua acqua. Ovviamente farsi una doccia non basta, tanto meno spruzzarsi con un vaporizzatore. Con una vasca da bagno già si comincia a ragionare, ma il massimo sarebbe avere a disposizione una piscina o addirittura l’oceano.
Fuori di metafora: circondati dalla maggior quantità di giapponese possibile e stai il più a lungo possibile a contatto con la lingua.
- Se guardi film, cartoni o serie, non guardarli più in italiano ma in giapponese.
- Comincia ad ascoltare podcast e radio in giapponese.
- Leggi le pagine di Wikipedia in giapponese.
- Metti il telefono, il computer e Facebook in giapponese.
- Inizia a twittare in giapponese usando hashtag in giapponese.
- Leggi libri, fumetti, giornali, riviste e siti in giapponese.
- Se puoi comprarti un letto giapponese, cibo giapponese e vestiti giapponesi, fallo immediatamente.
Questione di secondi
Non concentrarti sul cercare di capire tutto quello che leggi o ascolti. Ciò che conta è accumulare il maggior numero di secondi spesi a leggere o ascoltare la lingua che vuoi imparare.
Che tu stia capendo tutto o niente non ha nessuna importanza.
- Se stai capendo poco significa che hai appena iniziato.
- Se stai capendo di più significa che è passato un po’ più di tempo.
È tutta una questione di pratica, ovvero di quanta pratica viene fatta tutti i giorni. Più a lungo riuscirai a praticare, più velocemente imparerai. Come quando fai il tè.
Fare il tè
Imparare una lingua è come bollire l’acqua per il tè.
- Finché l’acqua non è bollente non può cominciare l’infusione. In questa fase sentirai sempre un certo disagio, dovuto al fatto che non sei ancora arrivato a ebollizione. Il segreto è non preoccuparsi troppo e continuare a scaldare l’acqua. Dopotutto il tè nell’acqua tiepida viene meglio che nell’acqua fredda.
- Diciamo che a lasciarla tutto il tempo sul fuoco, la nostra acqua bollirà in 10 minuti. Se togliamo il bollitore dal fuoco un minuto sì e un minuto no, non ci vorrà semplicemente il doppio del tempo, ma molto di più. Quando l’acqua non si sta scaldando, si sta raffreddando, e ciò allontanerà di molto il momento in cui potrai iniziare a fare il tuo tè.
La tua abilità nel giapponese funziona nello stesso modo, quindi se riesci a rimanere immerso il più possibile i tuoi risultati saranno molto più grandi.
Ascolto passivo
Prediligi l’ascolto passivo a quello attivo. Va bene fare caso a quello che stai sentendo, ma non cercare di comprendere tutto quanto. Anche ascoltare passivamente senza capire nulla ti darà enormi risultati, a patto di farlo abbastanza a lungo.
Divertimento
Sul web, ormai, puoi trovare tutto il materiale in lingua originale che ti serve.
Il problema, a questo punto, sarà selezionare quale materiale andrà bene per l’immersione e quale andrà invece scartato.
Non ti preoccupare, per questo problema c’è una sola regola da applicare ed è davvero molto semplice:
Se lo trovi divertente, tienilo.
Il tuo obiettivo è quello di rimanere immerso nella lingua il più possibile. L’unico modo per far sì che ciò accada è fare in modo che l’immersione ti diverta il più possibile. Se non sarà così, prima o poi, ti verrà voglia di mollare.
Perciò non concentrarti su quanto è utile ciò che stai facendo, ma su quanto è divertente. A patto che tu lo stia facendo in giapponese, andrà benissimo.
Scopri tutti gli altri dettagli: scarica il resto del libro GRATIS
Indossare le cuffie
Il modo migliore per rimanere immersi nella lingua è indossare le cuffie il più a lungo possibile.
La tua giornata di immersione tipo sarà più o meno così:
- Sveglia alla mattina, metti le cuffie che avevi appoggiato la sera prima sul comodino
- Ti lavi i denti ascoltando un podcast
- Vai a scuola/lavoro in treno ascoltando podcast per tutto il tempo
- Sul treno leggi un fumetto o un libro, con le cuffie
- Arrivi a lezione/ufficio, togli le cuffie
- Durante la pausa, metti le cuffie e leggi un libro o un fumetto
- Mangi con le cuffie
- Prima di dormire leggi un libro o vai sul web, in giapponese
- etc…
Ovviamente tutto ciò richiederà un po’ di tempo e di sforzo, ma se costruirai la tua routine poco alla volta vedrai che la transizione sarà più liscia di quel che pensi.
Leggi anche: Imparare una lingua: 7 suggerimenti per migliorare l’immersione
Cuffie e vita sociale
Parlare a qualcuno con le cuffie è considerato un gesto maleducato, anche se ne tieni una sola.
Non sono mai stato d’accordo con questa regola non scritta della società, perché come molte altre regole simili è completamente infondata.
Innanzitutto, stai ascoltando delle voci di persona e non della musica, quindi il “fattore di distrazione” è molto più basso. Secondo, puoi regolare il volume in base a quanta attenzione vuoi dare al tuo interlocutore. È come se fossi seduto al bar con qualcuno e lui si scandalizzasse perché nel tavolo di fianco ci sono delle persone che parlano.
Nonostante questa regola non scritta sia del tutto priva di senso, troverai molta resistenza a riguardo. La soluzione più semplice per continuare a immergerti nel giapponese senza perdere tutti gli amici consiste nello spiegare le tue ragioni in modo deciso ma educato. I tuoi amici o familiari, dopo un po’ di resistenza iniziale, capiranno la situazione e smetteranno di infastidirti.
Un modo creativo di risolvere la questione è quello di farsi degli amici che siano interessati a imparare il giapponese come te, o ancora meglio giapponesi. Inutile dire che questo è anche uno dei modi più efficaci e più divertenti di imparare… Immergiti ma non ti isolare! 🙂
Leggere
Leggere (in giapponese) deve diventare la tua attività preferita, se già non lo è. Leggi in giapponese ogni momento che puoi, se possibile indossando le cuffie.
Se hai appena iniziato puoi leggere cose molto semplici. Più il materiale sarà alla tua portata e più ti divertirai, il che è essenziale per essere ben motivati a continuare. Io ad esempio mi ero dedicato a un sito con le favole tipo “C’era una volta…” tipiche del Giappone.
Oltre alle storie per bambini, per cominciare, puoi prendere in considerazione i fumetti, che hanno tante immagini e ti permettono quindi di avere un po’ di contesto per capire di cosa si sta parlando, oppure i siti per bambini giapponesi. Ce ne sono alcuni fatti molto bene, con alcuni video per imparare le moltiplicazioni o l’alfabeto.
Detto questo, non sei costretto a leggere roba per bambini. Se ti stimola di più qualcosa di un po’ più tosto, dedicatici. 😉
Ricordati la regola d’oro:
Se ti diverte, fa bene al tuo giapponese.
Sottotitoli: sì o no?
Una parte importante della tua immersione nella lingua sarà la visione di film, serie o cartoni animati in lingua originale.
Cerca di resistere al perfezionismo e alla voglia di capire tutto e togli i sottotitoli dai tuoi video, a meno che non siano in lingua originale.
Ci sono siti da cui puoi scaricare sottotitoli in quasi tutte le lingue, se sei fortunato li troverai anche in giapponese. Scaricali e aggiungili al tuo player video preferito (trascinando il file dei sottotitoli sulla schermata del video).
Guardare un video con i sottotitoli in lingua originale è uno degli esercizi più efficaci che ci siano, perché puoi fare pratica di ascolto e di lettura contemporaneamente. Inoltre, i sottotitoli aumenteranno la comprensione dell’audio e viceversa, mentre le immagini e la trama daranno un contesto alle frasi e ti aiuteranno a capire ancora meglio.
Pensare
Un ultima cosa. Se non riesci a leggere o ascoltare, non perderti d’animo e cerca di pensare più che puoi in giapponese. Sembra incredibile, ma è più facile di quello che sembra: provaci! 🙂
Fase 2: SRS
Questa fase consiste nell’utilizzare un SRS, ovvero un software fatto apposta per memorizzare grandi quantità di informazioni nel minor tempo possibile.
Che cos’è un SRS
Un SRS (Spaced Repetition System) è un programma, per computer o smartphone, che serve a studiare e ricordare una quantità molto grande di informazioni, nel nostro caso parole nuove in giapponese, studiando solo il minimo indispensabile.
Il programma sa quando ti stai per dimenticare qualcosa, e grazie a ciò può riproporti le informazioni che devi studiare proprio quando ti servono, cioè quando te le stai per dimenticare.
Ciò ti farà risparmiare un sacco di tempo, perché non dovrai ripassare inutilmente le cose che conosci già. Il tempo risparmiato potrà essere impiegato per studiare nuove carte, andando quindi ad aumentare di molto la quantità di materiale imparato.
Leggi anche: La guida introduttiva agli SRS (e ad Anki)
Carte
Un SRS è come un insieme di carte virtuali. Queste carte hanno un fronte e un retro. Sul fronte c’è scritta una domanda di cui vogliamo memorizzare la risposta, che troviamo scritta sul retro.
Lo studio con un SRS funziona così:
- Il programma ti mostra il fronte della carta che stai studiando
- Leggi la domanda
- Cerchi di ricordarti la risposta
- Clicchi su “Mostra la risposta” e ti viene mostrato il retro della stessa carta
- A questo punto controlli la risposta e vedi se ti sei ricordato bene o meno
- Ti dai una valutazione: Facile, Medio o Difficile (se hai fatto giusto), o Ripeti (se hai sbagliato)
- Qui il programma farà la sua magia, inserendo la carta appena studiata in un giorno preciso del futuro, esattamente quando avrai bisogno di studiarla di nuovo, cioè quando starai per dimenticartela.
- Dopodiché ti verrà mostrata la carta seguente, e così via.
Sembra tutto un po’ complicato, ma una volta che inizierai ad usarlo ti accorgerai che si tratta di un programma molto semplice.
Se sarai costante e continuerai a usarlo, scoprirai presto quanto siano straordinari i risultati che puoi ottenere con un SRS. Per farti un esempio concreto, usando un SRS sono riuscito a memorizzare più di 10000 parole in un anno, e 3000 kanji in 3 mesi. Un risultato incredibile ma alla portata di chiunque, provare per credere. 🙂
Leggi anche: Come imparare una lingua usando Anki
Requisiti minimi
L’unico requisito fondamentale perché l’SRS faccia la sua magia consiste nel trovare la costanza di ripassare le carte tutti i santi giorni, idealmente senza saltarne nemmeno uno. In pochi riescono a essere costanti e continuare a studiare, ma se continuerai a darci dentro vedrai i risultati più sorprendenti che tu abbia mai visto.
Usare un SRS è qualcosa di completamente diverso dai metodi di studio tradizionali, e se continuerai a crederci vedrai che la tua memoria crescerà a dismisura.
Critiche
L’SRS è un fenomeno che si è diffuso abbastanza recentemente, tanto che forse non ne avevi neanche mai sentito parlare.
Purtroppo è molto facile usarlo nel modo sbagliato, quindi capita spesso di sentire persone che lo abbandonano dicendo che “non funziona per loro”, o addirittura che “non funziona affatto”. Queste critiche, dovute al cattivo utilizzo del programma, sono completamente infondate.
È come se tentassi di andare in bicicletta salendoci sopra al contrario. Se volessi fare anche solo 10 metri faresti una gran fatica, ma ciò non significa che la tua bicicletta sia rotta.
Anki
Alcuni SRS sono a pagamento ma la maggior parte sono completamente gratuiti.
Quello che ho usato io e che ti consiglio di provare si chiama Anki e può essere scaricato gratis dal sito ankisrs.net, sia in versione desktop che per Android. Ne esiste anche una versione iPhone, che però purtroppo non è gratuita.
Fase Bonus: Caratteri orientali (Kanji e Hanzi)
Un’ulteriore fase, che va fatta prima di tutte le altre se hai scelto di imparare il giapponese o il cinese, è quella di studiare gli alfabeti Kanji o Hanzi rispettivamente.
Leggi anche: Come imparare 2000 Kanji usando il metodo Heisig e Anki
Si tratta di alfabeti giganti da più di 2000 caratteri, che per essere studiati con il metodo tradizionale richiedono un minimo di qualche annetto.
Non ti spaventare, AutoCrescita non è un metodo tradizionale!
Grazie alla combinazione del metodo Heisig e di Anki, è possibile memorizzare significato e scrittura di più di 3000 kanji in soli 3 mesi, studiando dalle 2 alle 3 ore al giorno!
Certo, volendo puoi metterci qualche mese in più (studiando un po’ di meno ogni giorno), in ogni caso ti sto parlando di imparare 3000 kanji in qualche mese, contro i 10 anni di scuola impiegati da un giapponese madrelingua per raggiungere lo stesso livello! Niente male, eh? 😀
Ma che cos’è il metodo Heisig?
Remembering the Kanji
James Heisig (1947) è un filosofo statunitense, studioso di fama internazionale di storia comparata delle religioni.
Negli anni ’70 Heisig si trasferisce in Giappone, e siccome per fare bene i suoi studi ha bisogno di imparare bene la lingua il più in fretta possibile, inventa un metodo per studiare velocemente i kanji, lo scoglio principale della lingua giapponese.
Scrive quindi il libro Remembering the Kanji: A Complete Course on How Not To Forget the Meaning and Writing of Japanese Characters, nel quale illustra la sua innovativa tecnica per non dimenticare significato e scrittura dei caratteri giapponesi.
Una precisazione: ogni kanji ha un significato, rappresentato da una parola chiave, e una o più letture (cioè come si pronuncia). Seguendo questo metodo imparerai prima il significato e la scrittura dei vari kanji. Imparerai le letture in un secondo momento, precisamente durante la Fase 2, studiandole solo ed esclusivamente nel contesto della frase in cui compaiono.
Il metodo
La tecnica utilizzata è quella della memoria immaginativa.
Si prendono i nomi dei primitivi (i “mattoncini” che compongono un determinato kanji), la sua parola chiave, e si crea con queste parole una storia da visualizzare vividamente nella propria immaginazione.
Una volta creata la storia, la si continua a immaginare per 2 o 3 minuti, tempo sufficiente affinché rimanga ben impressa nella memoria a breve termine. Successivamente si studia la relativa carta su un SRS per memorizzarla a lungo termine.
Comincia subito!
Come hai notato le cose da fare non sono poche, ma non farti sopraffare: inizia facendo piccole azioni, come scaricare Anki e iniziare a dargli un’occhiata, leggere qualche sito giapponese, oppure guardare qualche video in lingua su YouTube.
Se invece vuoi che ti spieghi tutto di persona prenota subito una lezione di prova contattandomi su Facebook, o via mail a questo indirizzo: stefano@autocrescita.com.
Per saperne ancora di più, puoi dare un’occhiata ai miei altri articoli sull’argomento:
- Imparare una lingua: 7 suggerimenti per migliorare l’immersione
- La guida introduttiva agli SRS (e ad Anki)
- Migliora il tuo inglese con la tecnica dello shadowing
- Come imparare una lingua usando Anki
- 30 primi passi per imparare una lingua da autodidatta… adesso!
- Come imparare 2000 Kanji usando il metodo Heisig e Anki
- Mazzi per Anki: la guida
- Come imparare il giapponese in un anno e mezzo
- Imparare una lingua: Studiare la pronuncia
…o, se non l’hai ancora fatto, scaricare GRATIS il mio ebook!
Nel frattempo non dimenticare di dare un’occhiata alla pagina Facebook, commentare questo articolo, e rimanere collegato su AutoCrescita.com per avere ancora più informazioni.
またね!
😉