Sono 5 anni ormai che ho scelto di mangiare solo piante. È stata la singola scelta migliore della mia intera vita. Sono cambiato dentro, nel cuore nel corpo e nell’anima. Sono felice quando mangio quando vivo e quando sto con gli altri. Sì, hai capito bene, sono vegano. E ehi, vuoi diventarlo anche tu a quanto pare. Bene! Continua a leggere, ti darò i miei migliori consigli per affrontare al meglio questa transizione.
Come sai ho scelto di partecipare a una sfida, scrivere 365+1 articoli per tutto questo 2020. Sì, ho già cominciato una settimana fa! Oggi è l’ultimo dell’anno, anzi l’ultimo del decennio, e ti voglio salutare con quello che penso sia il mio articolo più importante del 2019, o forse addirittura di sempre.
1. Comincia con una sfida di 30 giorni
Quando iniziai per la prima volta a “provare” il cosiddetto veganismo, iniziai seguendo l’invito di Steve Pavlina a seguire una delle sue famose sfide da 30 giorni, in uno dei suoi articoli titolato How to Be Vegan. Inizialmente, cominciai con 30 giorni da vegetariano, nell’Aprile 2015, dopodiché il mese successivo, 30 giorni da vegano. Mi trovai così incredibilmente bene, che non tornai mai più indietro. Ero semplicemente troppo felice della mia scelta, mai stato così in vita mia.
Il primo consiglio che ti do quindi è proprio questo. Inizia un mese di veganismo anche tu, a partire da adesso. Esiste una sfida chiamata “Veganuary”, sono sicuro che troverai gli hashtag un po’ dappertutto se li cerchi in giro. Un amico quest’anno mi ha detto di aver provato questa sfida lui stesso, dopo aver sentito la mia esperienza, e dopo questi primi 30 giorni si sentiva così bene che non è più tornato indietro.
2. Essere vegani è sicuro
Devi sapere che ci sono tantissime cose da sapere sull’argomento, ma che fondamentalmente questo tipo di alimentazione è una cosa assolutamente sicura. Molti degli allarmismi e delle preoccupazioni a riguardo sono assolutamente infondati. I discorsi sull’alimentazione sono molto importanti, per motivi credo ovvi, e anche spesso parecchio delicati. Stiamo parlando dell’interazione tra il corpo umano e gli esseri viventi (piante o animali che siano) ingeriti allo scopo di ricostruirne la struttura chimica interna… Bisognerebbe parlare in modo neutro, serio, rigoroso, e razionale.
Cosa che purtroppo, come ho potuto amaramente constatare negli anni, non avviene quasi mai. Quando si parla di alimentazione, mi sembra che tutti diventino un po’ scemi. Mi ricordo quando iniziavo a parlare di queste cose coi miei compagni di corso a Ingegneria, e tutti si ostinavano a sostenere cliché assurdi falsi e stereotipati come “hai bisogno delle uova per le proteine” oppure “le mucche fanno il latte anche se non nasce nessun vitello”. Che quest’ultima sia un’assurdità mi sembra invece evidentissimo, e anzi, i vitelli vengono proprio fisicamente ammazzati per avere il latte, siccome non ci sarebbe nutrimento per loro, oltre al fatto che sarebbero solo un costo in più. Vengono quindi convertiti in carne.
Un esempio su tutti, i livelli di proteine dei vegani sono stati misurati e confermati come superiori, in media, a quelli degli onnivori, secondo questo studio.
3. Le proteine non sono affatto un problema (dei vegani)
Partiamo proprio dalle proteine. Tutti gli alimenti vegetali le contengono. Non sto parlando solo di legumi e riso, esistono persone che vivono perfettamente in salute nutrendosi solo di frutta e verdura cruda. Ti sembra un’assurdità o una dieta rischiosa? Puoi parlarne con Scott Jurek, ultramaratoneta vegano, o leggere delle sue imprese (corse di 200 km e passa) nel suo famosissimo libro Eat and Run.
Per chiuderti una volta per tutte il discorso (ormai ridicolo) sulle proteine, ti lascio un piccolo dato. Non esistono casi di carenza di proteine, documentati. Hai capito bene. Se una persona non ha nella sua dieta quotidiana un deficit calorico netto (cioè se non mangia troppo poco), il rischio di rimanere senza proteine è praticamente inesistente.
4. Non ti servono gli integratori, tranne la B12 che viene data come integratore anche agli animali
Altro mito che ci tengo a sfatare subito, quello della B12. Sicuramente importante, e “da integrare”, anche in questo caso però il discorso è da analizzare con serietà. Le carni e i derivati dai quali gli onnivori credono di assumere questa vitamina in modo naturale infatti, non la contengono affatto “naturalmente”. Forse ti sorprenderà, ma la famosa B12 che “i vegani devono integrare”, viene somministrata sotto forma di integratore a quegli animali stessi!
Anche tutti gli altri minerali, li ho sempre misurati negli esami, sono assolutamente abbondanti in una dieta cosiddetta “a base vegetale”. Mantieni un’alimentazione varia, consuma tanta verdura e frutta fresca (io adoro le centrifughe fatte in casa, ad esempio), e starai benissimo.
5. Mangiare vegan costa pochissimo
Per quanto riguarda il lato economico, te lo garantisco al 100%, puoi dormire sonni tranquilli. Il cosiddetto “cibo vegano” ha un costo assolutamente normale. Certo, dipende dalla qualità e dal negozio che scegli, e da tutta una serie di altri fattori. In generale però, te lo dico tranquillamente, non sei affatto costretto a spendere tanto. Anzi. In Giappone (dove notoriamente “i vegani fanno fatica”, altro mito assurdo), mangiare mi costava in media l’equivalente di 2 o 3 euro al massimo a pasto. Persino quando scelgo di mangiare fuori, cosa che peraltro faccio molto spesso, i costi sono sempre assolutamente nella norma. Anche da un punto di vista squisitamente entropico, creare cibo vegetale “costa” molto meno, perché impatta molto meno l’ambiente avendo un ciclo produttivo molto più breve e semplificato di quello animale (pensa a un animale di 10 anni di vita, sono 10 anni di cibo vegetale da dargli in pasto, per tirarci fuori solo qualche bistecca…).
6. Circondati di vegani!
Ti potrei dare altri quattrocento consigli su come diventare vegano questo 2020, ma il più efficace di tutti quanti gli altri è sicuramente questo. Circondati di vegani. Si dice spesso che “siamo la media delle 5 persone con cui stiamo più spesso”. Ecco, quando volevo diventare vegano, ho applicato alla lettera proprio questo principio. Mi sono messo a seguire una sfilza di pagine di ricette vegane, che mi aveva consigliato una mia amica, così da non restare mai senza idee. Ogni giorno in bacheca avevo un nuovo primo, un nuovo secondo, un nuovo dolce. Essere vegano, quindi, non mi è mai sembrata una cosa “strana” o poco normale.
Soprattutto, mangiare in questo modo non mi è mai sembrato una “privazione”, anzi! Da quando ho cominciato ho scoperto e utilizzo ancora addirittura molti più ingredienti nei miei pasti di prima, e avere più consapevolezza di ciò che c’è nel piatto mi rende ancora più soddisfatto di quello che mangio. Pensa che roba.
Un altro trucchetto utile, oltre a quello di seguire pagine e personaggi vegani sui social, è quello di leggere libri di informazione sull’argomento (lo stesso vale ovviamente per gli articoli e i video). I primi tempi, quando non avevo ancora preso la mia decisione e non ero ancora “convinto”, decisi lo stesso di leggere il super controverso libro The China Study, che peraltro mi piacque subito parecchio per il tono serio e logico con cui la questione veniva affrontata. Tra l’altro ne è uscita da poco una nuova versione aggiornata e ampliata.
7. L’aspetto “mentale” della tua scelta
La cosa più difficile di tutte, probabilmente, è proprio l’aspetto psicologico. Come ti dicevo all’inizio, è difficilissimo ragionare seriamente su queste cose senza sfociare nel litigio o nella questione personale. E il bello è che quello che ho notato, è che molto spesso sono proprio quelli che mangiano “normale” a voler discutere a tutti i costi. A me ormai non frega più niente dei dibattiti. Non voglio prenderne parte perché non voglio essere il terapista di nessuno, non mi interessa e non vengo pagato per farlo. La quasi assoluta totalità delle volte, chi vuole litigare o dimostrare qualcosa a tutti i costi lo fa per coprire una sua qualche incertezza interiore a proposito di ciò che lui stesso ha scelto, o sarebbe meglio dire non ha scelto, di mangiare. Io sono assolutamente certo e tranquillo di quello che faccio. Ho preparato e corso una maratona, nel 2017, ho fatto vari esami del sangue e i risultati sono sempre stati più che perfetti in qualsiasi parametro. Non sento il bisogno di parlare della mia scelta ogni volta che siedo a tavola con qualcuno, e non sono obbligato a farlo.
Per questo, un altro consiglio importantissimo che mi sento di darti è questo. Non devi parlare della tua scelta se non vuoi, e se non hai scelto tu esplicitamente di farlo. Non è un tuo dovere. Chi si sente di prenderti in giro o di alzare gli occhi al cielo solo perché tu mangi qualcosa che a lui o a lei non piace, sta solamente dimostrando a tutti quanti i presenti la sua patetica insicurezza.
Cambia argomento, mangia un altro boccone, e lascia perdere. Soprattutto, non ti arrabbiare mai. Come dice il Buddha, arrabbiarsi con qualcuno è come prendersi un veleno sperando che faccia effetto sull’altra persona.
Non credo che queste persone lo facciano per cattiveria. La maggior parte delle volte, sono solo psicologicamente molto deboli o semplicemente poco informati.
Il mio video ironico sulla questione, che miete ancor’oggi tantissime vittime ignare…
La catena alimentare della risata.
Un grandissimo abbraccio
Te lo voglio ripetere. Diventare vegano è stata la scelta migliore della mia intera vita, by far. E al contrario di quello che si dice di solito sì, è stata assolutamente una scelta facile, se non altro da attuare. Tutti gli allarmismi e le preoccupazioni che avevo in testa si sono diradati completamente nel giro di qualche settimana. Adesso, mangiare in questo modo per me è assolutamente la norma. Non mi vedo affatto come un caso speciale, casomai saranno gli altri a essere bizzarri a ingerire mestruo di gallina come fosse elisir di lunga vita, aspettandosi che le “proteine” extra gli facciano crescere un paio di bicipiti in più o addirittura un secondo cervello (quello sarebbe davvero il top).
Quindi hai il mio invito ufficiale e il mio incoraggiamento. Questo sicuramente non sarà l’ultimo articolo che scrivo sulla questione, ma nel frattempo ti auguro il meglio e ti mando un fortissimo abbraccio. Mangia variegato, informati bene, divertiti e goditi la tua nuova vita, abbraccia un agnellino ogni tanto se puoi, e soprattutto rimani in pace e al sicuro da tutta quella masnada di pirla che sono certo incontrerai sul tuo cammino, conoscendo il Paese in cui molto probabilmente ti trovi ora.
Non farti mettere addosso preoccupazioni che non esistono, vivi sereno e non farti scalfire! Come si dice in inglese, in questi casi:
Eat your veggies and you’ll be fine 🙂