Ad oggi il mio blog raggiunge più di 100 utenti al giorno, quindi circa 3000 persone ogni mese, e questo solo tramite le sole ricerche su Google. Sono riuscito a costruire una mailing list molto nutrita (più di mille amici), e il canale YouTube va a gonfie vele. In più, meno di un mese fa ho creato un gruppo su Facebook per imparare le lingue, chiamato Autocrescita Language Club, che ospita già quasi 400 membri [EDIT 02/11/18: più di 500].
Tre anni fa, quando iniziò tutto questo, speravo proprio di arrivare a questo punto. Sapevo di poterci riuscire (dopo aver imparato il giapponese in un anno e mezzo, tutto il resto mi sembrava una passeggiata), e ho passato mesi a cercare informazioni, radunarle, selezionarle e metterle in pratica.
I consigli che troverai in questo articolo sono il risultato di questo incessante lavoro di raccolta, oltre che della mia oramai consolidata esperienza personale. Mi auguro che anche tu possa usarli per creare un blog di successo e che il tuo messaggio, qualsiasi esso sia, raggiunga tutte le persone che ti meriti.
Come creare un blog (o sito web) di successo in 5 passi
Creare un blog è piuttosto semplice, ed è alla portata di (quasi) tutti. Basta saper smanettare un po’ col PC (o anche solo voler imparare a farlo) e grazie alla tecnologia di oggi il percorso sarà tutto in discesa.
Una premessa: i dettagli
Ma se una cosa del genere è veramente alla portata di tutti, come faccio a distinguermi dalla massa? Come faccio a creare un blog, o un ecommerce, o un sito, che sia veramente di successo e che sbaragli fin dagli inizi la numerosa concorrenza? La cosa importante, che credo sia il punto di forza di questo articolo, sono i dettagli. Ad esempio, avere un sito che si carica in meno di un secondo, rispetto a uno che ne impiega invece 3 o 4, fa tutta la differenza del mondo. Gli algoritmi di Google, per decidere se tenerti in alto o in basso, seguono una miriade di fattori (in realtà quelli importanti sono meno di una decina), e i dettagli e le sottigliezze spesso sono importantissimi. Evidenzierò in rosso tutti questi dettagli essenziali per avere successo, in modo che tu possa averli tutti sempre chiari e ben presenti quando deciderai di mettere in pratica i miei consigli.
Detto questo, per fare bene tutto quanto dall’inizio alla fine ci sono pochi passaggi ben precisi, che se eseguiti nell’ordine giusto ti porteranno online e operativo in men che non si dica. Vediamoli assieme:
1) Inventarsi un nome di dominio
La prima cosa da fare, naturalmente, è trovare un nome di dominio che ben si adatti alla filosofia del prodotto che vogliamo creare. Parleremo di tecnologia o di frutta biologica? Ci rivolgeremo a un pubblico già esperto o a uno un po’ più casual? Considerati questi e altri fattori, ci sono alcune regole.
- L’estensione, importantissima, deve essere quasi obbligatoriamente .com. Ci sono alcuni casi in cui i .net vanno bene, ma si tratta di eccezioni. Se il tuo pubblico è italiano, anche il .it può andare benissimo.
- La lunghezza dovrebbe essere inferiore ai 15 caratteri, per questioni pratiche. Cerca un nome facile da ricordare e che sia familiare e riconoscibile. La prova del nove, in questo caso, consiste nel telefonare a un amico e dirgli ad alta voce del sito. Se capirà al volo senza farti ripetere, vuol dire che hai fatto centro.
- Attenzione agli errori involontari! Se ci pensi attentamente, forse potresti non voler registrare un sito chiamato tabascoreggiano.com, anche se la tua attività di produzione del tabasco in Emilia va a gonfie vele.
- Usa solo lettere, possibilmente dell’alfabeto italiano. Evita trattini, numeri, e qualsiasi altra stranezza. Confondono.
Per controllare se il tuo meraviglioso indirizzo Internet è già stato preso oppure no, puoi usare il praticissimo NameMesh, che nel primo caso ti suggerirà tutta una serie di nomi e idee alternative (spesso molto interessanti).
2) Trovarsi un host
A questo punto, devi trovarti un buon host, ovvero una compagnia che faccia in modo che il tutto possa rimanere online 24 ore su 24, e che tutti possano visitarti in qualsiasi momento e senza intoppi.
Là fuori ci sono tantissimi host, ma la brutta notizia è che molti di loro sono semplicemente… pessimi. All’inizio è tutto rose e fiori, ma poi saltano fuori costi nascosti, problemi tecnici, un supporto clienti scarso o inesistente, e in generale bassa qualità e bassa velocità del servizio, cose che come come abbiamo detto prima sono importantissime.
Il consiglio è quindi quello di usare un host molto affidabile, magari uno che sai già che è stato usato da un blogger di successo, in modo da essere praticamente sicuro di non sbagliare. Io mi sto trovando benissimo con SiteGround, che oltre ad avere moltissimi pregi e una qualità generale eccellente, offre diversi piani (poi modificabili in itinere) dal più economico al più di lusso a seconda delle esigenze e del numero di visitatori. Inoltre SiteGround offre la possibilità di acquistare con loro anche il nome di dominio, cosa che ti renderà la vita ancora più semplice.

3) Installare un CMS (ad esempio WordPress) + Scegliere il tema
Una volta che ti sei assicurato un buon servizio di hosting, hai due possibilità: studiare 5 anni Informatica e programmarti il sito da solo, oppure installare un CMS. 🙂
Cos’è un CMS? È presto detto. Immagina di prendere un sito già fatto, e di poterlo riempire e personalizzare come più ti piace, scegliendolo da una libreria di migliaia di possibilità diverse. Ecco, un CMS non è altro che questo. Una specie di app (in gergo tecnico un’interfaccia), che permette a chiunque di mettersi online e pubblicare articoli, immagini, video, contenuti, negozi, e praticamente tutto quello che hai sempre sognato di avere sul tuo blog ma che non hai mai osato chiedere.
I CMS sono quasi sempre gratuiti, io personalmente ho sempre usato il diffusissimo WordPress, molto professionale e personalizzabile, ma ovviamente puoi sperimentarne anche altri. Su SiteGround, tra l’altro, esiste una funzione speciale che ti permette di installarlo in automatico e in pochi click.
Dopodiché, potrai scegliere il tema che preferisci. Ne esistono di gratuiti e di “a pagamento”. Anche in questo caso, non farti tentare dalle apparenze e dalla voglia di risparmiare. I temi gratuiti spesso sono fatti egregiamente e sembrano fantastici, salvo poi scoprire dopo l’installazione che il codice è lentissimo e che i vostri visitatori se ne vanno annoiati dopo neanche un click. Scegliere un buon tema a pagamento, nel mio caso, è stata una scelta vincente. In particolare a me piacciono i temi di StudioPress, un’azienda che mi era stata consigliata da un blogger e marketer di successo, Dario Vignali (il suo sito tra l’altro è un .net, uno di quelli che fanno eccezione), e devo dire che non me ne sono mai pentito. Velocità ottima, grafica spaziale, tipografia curatissima (che è la forma delle lettere, cruciale per catturare il lettore e farlo sentire a suo agio). Insomma, io sono rimasto soddisfatto, i miei visitatori sono rimasti soddisfatti, e Google è rimasto (molto) soddisfatto, tanto da posizionarmi più che bene e garantirmi un bel po’ di traffico gratis, che poi non fa mai male a nessuno.
4) Scrivere i contenuti!
Ecco la parte più divertente, è ora di sporcarsi le mani! Se non hai mai scritto articoli nella vostra vita, e può capitare, devi prima seguire due passaggi fondamentali. Nello specifico:
- Imparare a scrivere digitando velocemente e a 10 dita. Ma per questo ti rimando al mio articolo dedicato.
- Crearsi l’abitudine di scrivere tutti i giorni. Esatto, le abitudini si possono creare. Esatto, ho detto scrivere tutti i giorni, non pubblicare tutti i giorni. Esatto, anche per questo c’è un articolo dedicato. 🙂
Nei primi tre mesi di vita del mio blog, scrivendo tutti i giorni dopo aver imparato a digitare, sono cresciuto tanto come scrittore e ho imparato moltissime cose. Se sarai determinato e continuerai ad allenarti, arriverai a un punto in cui scrivere sarà facile come parlare, e potrai mettere su carta (o su pixel) tutte le idee che ti vengono in mente, direttamente e senza sprecare troppo tempo nelle cose inutili (come cercare i tasti sulla tastiera).
Per quanto riguarda il “che cosa” scrivere, invece, la questione è un po’ più complicata e meriterebbe un articolo a parte. Un consiglio importante in questo caso, che mi sento di anticiparti, è quello di immaginarsi un tipo di visitatore “ideale”, creandoti una specie di immagine in mente, e pensando di dedicare ciò che scrivi a lui/lei. Una cosa utilissima e che non fa nessuno, credimi. All’inizio infatti il blogger medio vuole quasi sempre scrivere “a tutti”, salvo poi scoprire che i suoi visitatori sono tutti teenager troll che gli spammano i meme nei commenti, mentre lui era solo un sessantenne che voleva aprire un blog per pensionati col pallino del bricolage. All’inizio sembra solo un lavoraccio o una baggianata inutile ma fidati, se ci dedichi un po’ di tempo quella della profilazione è una tecnica che ti darà moltissimi vantaggi e ti permetterà di costruire fin da subito uno “zoccolo duro” di lettori fedeli e appassionati, lasciando fuori tutti quelli che non ti interessano e che farebbero soltanto casino.
5) Continuare a migliorare
Dopo che avrai lanciato il tutto e raccolto le tue prime visite, come dico sempre qui su autocrescita.com, dovrai essere determinato e continuare ad allenarti con dedizione. I risultati veri, quando si tratta di siti web, arrivano lentamente (da 1 a 3 anni minimo). Questo perché gli algoritmi dei motori di ricerca sono lenti apposta in modo da evitare che i siti fuffa ma ben costruiti invadano i computer delle persone.
Quindi anche se non diventi famoso subito non ti disperare.
Nel frattempo puoi continuare a cercare consigli e guide, oltre che aggiungere al tuo sito i vari effetti speciali che vanno tanto di moda oggi. Collegamenti ai profili social, video, e magari un bel podcast settimanale. I video in particolare sono magnifici per raggiungere meglio l’utente e trasmettere ancor più efficacemente il tuo messaggio. Ma questa è un’altra storia…
Buona fortuna!
Se davvero vuoi creare un blog di successo, sono davvero emozionato e contento per te, sarà un viaggio bellissimo e pieno di soddisfazioni, e spero che i consigli di questo articolo ti torneranno utilissimi. Se vuoi, puoi contattarmi per chiedermi qualche dritta, o per prenotare una lezione di un’ora su Skype nella quale ti spiegherò bene tutto nel dettaglio. E non dimenticarti di mandarmi il tuo link, una volta che sarai riuscito a realizzare il tuo obiettivo… non vedo l’ora di ricambiarti il favore e diventare anch’io uno dei tuoi visitatori! 😉