Oggi sarà la volta, come ogni tanto accade su questi lidi, di un bel post di quelli con le palle. Eh sì.
Non tanto perché me la canto da solo, oh quanto sono coraggioso, quanto perché sul serio, era da un po’ che volevo scrivere di questo argomento, e per qualche motivo non mi sentivo sicuro. Non è una cosa facile da raccontare, soprattutto in questa società. Non avere amici? Per molti può essere uno svantaggio addirittura letale.
Per me, è la cosa più figa di questa terra. Sono troppo felice di aver fatto questa scelta, e non so se tornerò più indietro. Anzi, il fatto è proprio questo: lo so.
Ma vediamo di fare più chiarezza su che cosa intendo con “non avere amici”. Intendo che non vedo mai nessuno, non parlo con nessuno, e in generale non intrattengo rapporti sociali di nessun genere? Nossignore. Assolutamente no. Negativo.
E allora, di che cosa stiamo parlando qui?
È molto semplice. Questo Gennaio, a un certo punto della mia vita, avendo trentuno anni, mi sono guardato in faccia e mi sono reso conto di non avere ancora quello che volevo. Niente affatto. Una specie di crisi di mezza età, se vogliamo, ma senza la crisi. Non stavo per niente male, infatti. Al contrario di quel che si potrebbe pensare in questi casi, stavo alla grande. Anzi, non ero mai stato meglio. C’erano però tantissime cose che ancora non andavano. Soprattutto per quanto riguardava l’aspetto sociale della vita.
Tantissime amicizie, tantissime persone che ho considerato vicino a me, talvolta per anni, alla fine si sono rivelate completamente vuote. Più che insoddisfacenti. Inutili. Senza offesa per nessuno, non credo che l’ambiente in cui sono cresciuto, semplicemente, abbia favorito le cose, in questo senso. E credo che per la maggior parte delle persone, che lo ammettano oppure no, gli affari di gruppo vadano sempre in un certo modo. Ci si trova da qualche parte, ci si da ragione a vicenda, si ride un po’, si fanno delle cose (perlopiù inutili), ci si da ragione di nuovo, si parla dei membri del gruppo (perlopiù degli assenti), si ride ancora un po’, ci si da ragione un’ultima volta, e poi ci si saluta.
Sono fermamente convinto di questa verità, sulla vita. Gli amici sono quelle persone che annuiscono quando parli.
Se provi fisicamente a essere in netto disaccordo con qualcuno che consideri “tuo amico”, vedrai di che cosa parlo. Soprattutto sulle cose importanti, la questione si fa sentire, e anche parecchio. Il che è una disgrazia, dal punto di vista sociale. Se me lo permetti, le cose non dovrebbero affatto andare così. State sbagliando tutto, tutti quanti.
Il problema, qui, è che “avere degli amici”, è spesso importantissimo in questa società, per diversi motivi. Talvolta se ne vorrebbero avere tantissimi, si vorrebbe che tutte le relazioni di questo tipo fossero profonde, durature, importanti, e significative. La maggior parte non ci arriva. Quando parlo di queste cose alle persone, mi guardano strano. E in realtà, sono loro che si stanno perdendo qualcosa di grosso, qui. Nello specifico, la libertà dalle “amicizie”, un casino di tempo libero, e tutta una serie di altri vantaggi, come ad esempio l’avere opinioni sulle cose.
Questo non vorrei che finisse per essere un articolo offensivo nei confronti di tute quelle persone, nel mondo, che ancora oggi per qualche ragione si considerano “mie amiche”. La verità è che lo siete, tutti quanti. Se pensate di essere miei amici, lo siete. A me basta questo. Sono io un vostro amico? No, grazie. No, neanche per sogno. No, ho smesso. 😀
Che cos’è successo a Gennaio, quindi? Mi sono accorto che volevo cose diverse. Volevo persone davvero leali attorno a me, conversazioni conclusive, fatti, progetti, passi avanti, esperienze di vita. Non chiacchiericci da quattro soldi, birra, e altre stronzate. Per carità, quelle cose vanno benissimo, a chi piacciono. A me però hanno stancato pesantemente. Voglio cogliere l’opportunità che la vita mi ha dato, anzi, che la vita mi sta dando adesso! Che cazzo di miracolo. Sono vivo! Ergo, voglio vivere. O sbaglio?
Per questo, ho deciso di fare una settimana di “social fasting”, un digiuno sociale. E no, non significa che ho smesso di usare i social. Significa che non ho scritto a nessuno, non ho incontrato nessuno, non ho parlato con nessuno, e in generale non ho interagito con nessuno. E qui a questo punto mi dirai:
“Eh Dylan ma che roba da psycho mi stai dicendo.”
Al che io ti potrei rispondere:
“A ben guardare, fu un ottimo allenamento per la quarantena.”
E invece, la verità è questa. Non ho parlato né visto nessuno, di quelli che conoscevo. Grossa differenza. Ciò che ho fatto, è stato invece procedere a incontrare persone nuove, in particolare tutti i giorni, in particolare ragazze.
Risultato? È stata la settimana, dal punto di vista sociale, più soddisfacente di tutta la mia intera vita. Sono uscito con una ragazza diversa ogni sera, ho conosciuto persone agli eventi, e ovviamente interagivo normalmente e amichevolmente con tutti quelli che incontravo, che fossero commessi o passanti o chiunque altro spontaneamente incrociavo lungo il mio cammino. Che meraviglia infinita.
A quel punto, ti dico il vero, non ho più smesso. Ad oggi, parlo rarissimamente con persone che già conoscevo prima, o con amici, o con tizi ai quali dovrei dire qualcosa solo per prossimità, o per un qualche tipo di passato condiviso. Anzi, per quanto riguarda le relazioni con gli altri, ho due regole molto ferree che applico sempre. Sono tollerati solo questi due tipi di relazione:
- Relazione “romantica”, che non credo necessiti di ulteriori spiegazioni
- Relazione “d’affari”, che significa che c’è di mezzo un progresso, un significato, un motivo, un progetto, un percorso, un obbiettivo, o in generale qualcosa di rilevante e interessante per la crescita di tutti gli individui coinvolti
Questo significa, in poche parole, che non ho “amici”. Te lo ripeto, ti sembrerà strano, e se è così è perché non mi hai capito bene, in qualche modo. O perché non hai mai provato. Dal punto di vista sociale, sto alla grandissima. Ho relazioni molto più intime, molto più abbondanti, molto più interessanti, molto più ricche, molto più soddisfacenti, molto più sorprendenti, molto più meravigliose, di quanto abbia mai provato sulla pellaccia prima di questo esperimento.
Ci sono persone alle quali non rivolgo più la parola, questo per diverse ragioni. Ci sono persone con le quali non ho più contatti. Ma naturalmente, a livello individuale, voglio bene a tutti quanti e a tutte quante. Questo ci tengo a specificarlo, ecco.
Per il resto, considerami pure senza amici.
Ho solo amanti, ho solo compagnie di vita e di avventura, ho solo partner, ho solo alleanze, ho solo anime gemelle, ho solo cuori.