La sveglia suona. Ti svegli. Lo schermo del cellulare ti spara negli occhi. Dai un’occhiata alle notifiche. È questo che “ti succede” come prima cosa in assoluto ogni mattina, giusto?
Credimi, ci sono tanti modi di migliorare questa situazione:
- Mettere il cellulare fuori dalla stanza (e usare una sveglia normale)
- Aspettare qualche minuto prima di guardare gli schermi
- Svegliarsi regolarmente alla stessa ora ogni mattina
- Alzarsi dal letto non appena la sveglia suona
- Fare una colazione sana e leggera (frutta e verdura fresca)…
E cose del genere. Mai sentito queste cose? Ti dico il vero, ci ho già provato. E funzionano. Funzionano parecchio. Mi sento più sveglio, più carico, più riposato, soprattutto la cosa di mettere il cellulare fuori dalla stanza è davvero utile. Ora, il problema qui è sempre lo stesso.
La sveglia suona. Mi sveglio. Lo schermo del cellulare mi spara negli occhi (dopo che mi sono svegliato e ho fatto tutte quelle cose). Do un’occhiata alle notifiche. E come vedi, è questo che “mi succede” anche a me. Alla fine della fiera, siamo sempre tutti lì davanti alle nostre notifiche dei social, ai nostri risultati, alle nostre notizie (non io), alle nostre statistiche del sito, alle nostre percentuali sugli investimenti…
Qual è il problema di questo approccio? È che il nostro cervello guarda il cellulare, e il nostro subconscio interpreta l’oracolo. Specchio nero delle mie brame, accenditi! Dimmi ora, come andrà la giornata di oggi? Eh? Sarà molto positiva? Ci ha scritto qualcuno, magari? Ce li hanno fatti gli auguri, magari in ritardo? Che cosa è successo in borsa? Il Bitcoin è sceso finalmente? Eh? Dimmi specchio, raccontami il mio destino. Devo essere felice oggi, oppure sarà una giornataccia?
Il problema di questo approccio, l’hai già capito, è che nello spettacolo della vita le notifiche e gli aggiornamenti sono diventati i veri protagonisti, e noi siamo diventati soltanto astanti, spettatori così passivi che non applaudiamo manco più.
Il mio suggerimento è questo, riprendersi quel ruolo è possibile. Sì, ti sto dicendo che puoi davvero decidere tu se una giornata sarà buona oppure no. È molto semplice.
Una piccola azione
Come prima cosa alla mattina, puoi guardare le notifiche. Oppure no, fai tu. La cosa importante è che subito dopo ti metti e concludi almeno una singola azione costruttiva, proattiva, assertiva, o che comunque direzionerà la tua giornata o quella degli altri in qualche direzione positiva a tua scelta.
Ecco alcuni esempi:
- Medita per 10 minuti
- Corri per almeno 30 minuti (ultimamente ne faccio 45, ma se hai appena cominciato 30 va bene)
- Scrivi un articolo (oggi ho scelto questa)
- Scrivi una mail positiva a qualcuno a cui vuoi bene
- Apri il tuo diario dei sogni e registra i sogni della nottata
- Scrivi qualcosa nel tuo diario della gratitudine, o nel tuo diario dei desideri (o compratene uno, se non ce l’hai ancora)
- Scrivi una mail ai tuoi clienti ringraziandoli per qualcosa
- Saluta qualcuno calorosamente (attorno a te oppure online), e augura loro una buona giornata
- Porta fuori la spazzatura
- Fai la spesa o compra qualcosa di buono e di fresco (magari per farci colazione)
- Scrivi 1000 parole per il tuo romanzo
- Ascolta un audiolibro trasformazionale
- Leggi qualcosa che ti piace e che ti fa stare bene (ehi stai andando forte!)
- Scrivi 3 pagine di “sfogo”, buttando giù tutto quello che ti viene
- Fai pratica di digitazione (io uso e consiglio gtypist, asciutto e completo)
- Fai qualche minuto di yoga
- Fai 10 flessioni
- Fai stretching (a me piacciono gli esercizi posturali per il collo)
- Apri Anki e fai subito i ripassi della giornata
- Decidi di cambiare in qualche modo la tua vita (niente più caffeina, corsa tutti i giorni, meditazione, etc.) e comunica a qualcuno la tua decisione
E così via. Al di là dei punti che ti ho lasciato qui come ispirazione, puoi trovarti da te qualcosa di attivo che ti fa stare subito meglio e che imposta la tua giornata in maniera costruttiva, non ti limitare!
Non serve fare tutto insieme, ovviamente, una sola di queste azioni andrà benissimo, soprattutto per cominciare. Puoi anche fare qualcosa di semplicissimo come guardare un video che ti ispira, o recitare una piccola preghiera o affermazione (a seconda dei tuoi gusti). Fa’ che sia un gesto intenzionale, deliberato, non prendere il primo video che ti capita, non dire la prima cosa che hai sulla lista, fai una piccola scelta consapevole in modo da trasformarla in un potente gesto creativo.
A volte è facile dimenticarselo ma tutto ciò che facciamo nella vita, ogni piccola cosa, ci accompagnerà sempre nel nostro viaggio. E altre volte invece ce lo ricordiamo bene ma vogliamo strafare, oppure ci sentiamo troppo impotenti davanti alla furia del tutto che si dispiega (soprattutto alla mattina) e allora ci facciamo agire dai nostri schermi, ci facciamo succedere dalle nostre notifiche.
Giornate consapevoli
E invece è molto più semplice di così, e non c’è nessuna scusa. Soprattutto alla mattina, è importantissimo fare una piccola scelta consapevole, modificare leggermente la traiettoria della nostra giornata.
È un approccio che mi piace molto perché in questo modo posso garantirmi la vittoria, a prescindere da tutto ciò che mi succede attorno. Anche se lo schermo non mi dice nulla di interessante, anche se le cose oggi non “vanno” come vorrei, fare qualcosa di positivo mi piace perché mi permette di avere il controllo sugli eventi. Posso scegliere io, se oggi avrò una buona giornata oppure no, non è più una cosa passiva. Non è più una cosa che scopro aprendo la finestra: “Toh, oggi la vita farà schifo. Peccato, riproverò domani… Toh, oggi invece sto bene.”
Non esistono giornate sì o giornate no. La giornata può essere pessima quanto vuoi, eppure tu avrai sempre, sempre, sempre, la scelta e il potere di fare qualcosa. Non tanto di fare qualcosa “in reazione” agli eventi, per correggerli o difenderti. Ti sto dicendo che puoi fare qualcosa per crearli, questi eventi, per farli succedere. Le cose non ti capitano, sei tu che le fai capitare.
La vita non è un gratta e vinci. O forse sì, ma sei tu a decidere se vincerai. Che premio ti darai, oggi?