Hai presente quei giochi nei quali chi si muove per primo perde? Come “1-2-3-Stella”, ad esempio, o anche appunto “Chi ride per primo, perde”.
Ecco, nel gioco della vita le cose funzionano esattamente all’opposto. Non solo chi si muove per primo vince, ma ci si può muovere in tantissimi modi, in tutti i modi possibili praticamente, a differenza del numero di mosse limitato di quasi tutti gli altri giochi.
Dico sul serio, quindi, muoviti. Anzi, ancora meglio, muovi.
Il gioco della vita
La leadership è quella parola brutta e cattiva che quando la senti ti viene voglia di nasconderti e sbadigliare, o di metterti a dire frasi ad effetto del tipo “nah, non mi piace molto il modello competitivo/americano”. Ed è un peccato. C’è moltissima ignoranza ancora a proposito di questo concetto, che non solo non ha nulla a che fare con la competizione o con la gerarchia, ma è presente dappertutto in qualsiasi gruppo sociale, o persino nella vita di ogni individuo.
Leadership significa muovere.
Non mi ricordo chi mi disse questa frase per primo, forse la trovai da qualche parte leggendo/ascoltando Seth Godin. In ogni caso, è una delle mie frasi preferite in assoluto. Leadership significa muovere, significa muoversi, significa partecipare. Certo, letteralmente significa anche “condurre”, ma non è questa la traduzione più azzeccata in Italiano, quasi mai. Siccome “leadership” non ha un vero e proprio corrispettivo, in Italia si tende a usare sempre questo, e così tutti quanti storcono le orecchie e si mettono le dita nel naso (o forse il contrario?). Condurre però, se lo traduciamo al contrario, diventa “conduct” che significa “dirigere”, “governare”. Niente a che vedere con il termine leadership dunque, e con tutte le conversazioni attorno ad esso che negli anni nella nostra cultura semplicemente hanno fatto molta più fatica a formarsi.
Ed è un peccato, ti ripeto, perché la leadership è la strada maestra di qualsiasi percorso di crescita personale. E come ti dicevo poc’anzi, leadership significa muovere. Nella vita sembra sempre che non succede nulla di buono, giusto? Certo, e il motivo è che non lo stai facendo succedere. In una conversazione, in un gruppo su Facebook, persino nella lettura di un articolo, quante volte sei parte attiva? Quante volte sei tu che “muovi”?
Bada bene, non è una questione di muovere gli altri contro venire mossi dagli altri invece. La leadership non è una questione gerarchica, non ha niente a che vedere con chi è il capo o con chi comanda o con chi decide. La leadership è una questione cinetica. Ha a che fare con chi si muove, con chi muove, e naturalmente anche con chi si fa muovere da qualcosa all’esterno.
Che differenza fa? Se ci pensi bene, farsi muovere o muoversi sono praticamente la stessa cosa. Quello che osserviamo nel mondo fisico sarà un corpo in movimento. Perfetto! È questo che ci interessa, non tanto stare lì a indagare la causa prima. Il movimento è creazione, il movimento è liberazione, il movimento è crescita. Certo, non sto dicendo “muoviti a casaccio”, è sempre bene essere intenzionali a proposito di come ci si muove, e dove ci si muove, e che cosa si muove, e perché le cose si muovono in generale. Ma non è questo il punto. Il punto è, la stasi sta avvelenando il mondo, sta rovinando la vita a tutti quanti. Ci attacchiamo agli schermi nella speranza che qualcosa succeda. “Che qualcuno faccia qualcosa, che diamine!”
Il nome dell’anti-leadership è “indignazione”.
Ora, potremmo stare qua a lamentarci dell’indignazione tutto il giorno e tutta la sera, o anche a indignarci per le lamentele tutta la notte e fino alla mattina, se è per questo. Credi che la nostra vita progredirebbe anche solo di un millimetro? Beh, “io non credo” (cit. di Kadmoniana memoria).
Πάντα ῥεῖ
Quando vedi qualcosa che non va, da qualche parte, nella tua vita, nei gruppi di cui fai parte, nelle attività che svolgi, negli ambienti che frequenti, in strada, al parco, a casa tua, non ti lamentare, e soprattutto non aspettare che “succeda magicamente” qualcosa. Non succederà! O meglio, qualcosa sta già succedendo, dappertutto, continuamente. Vogliamo davvero continuare a ignorare il grande dispiegarsi del movimento dell’universo e continuare ostinatamente a non trionfare?
Uno dei segreti più antichi della leadership è che l’universo ne è maestro da sempre. L’universo si muove da molto prima che arrivassimo sia io, che te, che tutti quanti i nostri antenati messi insieme. L’universo si muove e basta, non chiede il permesso e non aspetta, si muove.
Ogni leader si muove per il bene di tutto ciò che ha attorno, per sé e per chi lo segue. E il bello è che anche seguire un leader, proattivamente, è un atto di leadership!
Il leader si guarda attorno, e si accorge che ci sono un sacco di problemi, e si accorge che ci sono tantissimi potenziali leader che non si stanno muovendo. Quindi che cosa fa? Si muove, crea un movimento. Qualcuno lo segue, qualcuno non lo segue, qualcuno si fa ispirare e diventa leader da un’altra parte, al leader non importa. Il leader si muove, e si muove, e si muove.
Ecco alcune altre caratteristiche della leadership:
- Movimento (l’abbiamo già detto, lo ripetiamo)
- Dinamicità
- Azione
- Energia
- Proattività
- Positività
- Crescita
- Allineamento
- Riordinamento
- Armonia
- Condivisione
- Ispirazione
- Rivoluzione, che è anche un tipo di movimento degli astri, giusto? 🙂
Per questo il sottotitolo del più famoso logo del mondo è “Just Do It”, per questo tutti quanti ti scrivono le Call To Action (fai questo, iscriviti a quest’altro, approfitta subito di quest’altro ancora), per questo nel linguaggio delle vendite e degli affari si usano quasi solo verbi e il minor numero di aggettivi possibile.
Non è una questione di qualità, è una questione di cambiamento. Non è una questione di cause, è una questione di effetti. Non è una questione di talento, è una questione di pratica. Non è una questione di motivazione, è una questione di ispirazione. Non è una questione di posizione, è una questione di spostamento e direzione. Non è una questione di risposte, è una questione di domande. Non è una questione di regole, o disciplina, o fortuna, o situazioni esterne, o crisi, è una questione di scelte.
Chi si muove per primo vince. Muovi per primo. Vinci la partita.