Il calcio è uno sport molto popolare in Italia, o almeno lo è stato fino a poche settimane fa.
Se non ne hai mai sentito parlare, ti spiego brevemente di cosa si tratta. È uno sport prettamente maschile, in cui squadre di maschi si ritrovano in un campo, 22 in tutto, e cercano di colpire una palla con i piedi, con l’obiettivo di farla passare attraverso una “porta”, ovvero dei pali di acciaio bianchi. Uno di questi maschi può però toccare le palle con le mani, e quindi impedire agli altri di fare punto.
Esistono altre regole, come il fallo laterale, ma per adesso credo che ti basti.
Questo sport è il massimo per molte persone, soprattutto maschi, che non vedono l’ora di radunarsi attorno alla partita bevendo birra e ubriacandosi tutti assieme, abbracciandosi e sudando.
È una cosa che non mi ha mai interessato veramente.
Il primo ricordo che ho di questo sport è quello di mio padre che mi spiega che il Milan è la squadra migliore di tutte, e che i suoi colori sono il rosso e il nero. Per quanto riguarda le altre due squadre, l’Inter e la Juve (le altre non essendo abbastanza forti non vale la pena tifarle perché altrimenti vieni sempre preso in giro), i loro colori sono il blu e il nero, e il bianco e il nero, e li devo odiare perché fanno schifo.
Molti maschi si arrabbiano guardando il calcio, o diventano molto emotivi. Urlano e si liberano della propria dignità. Sembra un po’ una storia d’amore, quella tra i tifosi e il calcio, ma il sesso è al 100% platonico e quasi del tutto rigorosamente tra maschi.
I calciatori, così si chiamano gli sportivi che praticano questa pregiatissima forma di giuoco, vengono pagati molto. Questo perché tante persone sono interessate al calcio, mi spiegarono, mentre tutto il resto delle cose non sono davvero importanti. Nessuno in Italia infatti viene pagato più dei giocatori di questo sport, in pratica. La cosa potrebbe avere a che fare con le scommesse, ma insomma, questo è un altro discorso…
Si parla di rubare le partite, di corrompere gli arbitri, etc. Io non ci ho mai creduto davvero, sarebbe davvero troppo ovvio in realtà vendere semplicemente se stessi, truccare la partita e incassare tangenti. Queste cose però non sono vere, perché non sono state dimostrate ufficialmente da numerosi studi scientifici peer-reviewed (è così che funziona la cosa, vero?). In pratica sono solo delle teorie del complotto per rosiconi.
Quando sono cresciuto, mi sono accorto che c’è davvero una grande attenzione nei confronti del calcio, soprattutto in Italia appunto, ma anche in altri paesi. Questo, credo, perché fondamentalmente alla gente piace vedere maschi sudati cercare di toccare delle palle con i piedi il più possibile, mentre due di loro possono addirittura toccarle con le mani. Questo è un grande vantaggio, infatti non possono uscire dall’area di rigore prima che l’allenatore non li autorizza con una safe word. Ci sono anche molte punizioni e falli, ammonizioni, addirittura espulsioni… È una specie di BDSM hardcore per soli uomini, ma simbolico.
In ogni caso, appunto, la cosa importante qui è l’attenzione nei confronti di questi eventi. Nella storia, è stata davvero tanta. E giustamente, ripeto. Non riesco davvero a immaginare niente che sia più interessante di questo calcio, neanche se mi ci sforzo.
A me però per qualche strana ragione, te lo ripeto, questa roba non è mai interessata. Non so perché, forse sono strano io, come mi è stato moltissime volte ripetuto. E ripetuto. Sono strano. Sono strano perché non mi piace vedere uomini buttarsi a terra e fingere e fare versi per attirare l’attenzione di tutti gli altri uomini in campo? Forse.
Io credo che tutta questa cosa abbia a che fare con il “fare il tifo”, che è come gli appassionati di questa cosa chiamano non solo il berciare e lo strillare e l’incazzarsi e il prendersi per il culo a vicenda, ma anche il lanciare i motorini giù dagli stadi e a volte ammazzare qualcuno.
Questo “tifo” sembra orribile visto così, ma ti assicuro invece, se non hai mai sentito parlare di tutte queste cose, caro lettore o cara lettrice dal futuro, che non è affatto una cosa brutta come sembra. No, non è una malattia infettiva, anzi. Può essere veramente una figata.
Tantissime persone lo fanno per questi strani feticisti del piede maschile, ma io a un certo punto della mia vita ho deciso di cambiare il bersaglio della mia attenzione e del mio supporto.
Adesso, faccio il tifo per me stesso.
E tu? Chi fa il tifo per te in questo momento?
Se vuoi un consiglio spassionato, lascia perdere questa stronzata del calcio, e comincia a dedicare da subito tutte le tue energie a qualcosa che ti appassiona e che ti prende il cuore, a cui tieni veramente. Se poi ti troverai a dover tirare qualche calcio alle palle, nella partita della vita, sai com’è, sono certo che anche senza allenarti troppo ci riuscirai comunque senza problemi.
E ora, sotto la doccia 😉