Come imparare una lingua nel modo più efficace possibile?
Questa semplice domanda, a pensarci bene, non è affatto banale. Ci sono un sacco di modi per imparare una lingua, e non è detto che tutti siano efficaci allo stesso modo.
Dopo aver cercato una risposta per quasi 2 anni, dopo aver conosciuto quasi tutti i metodi possibili e immaginabili, dopo aver imparato il giapponese e preso la mia certificazione a tempo di record pressoché mondiale, credo di essere arrivato a una formula magica praticamente definitiva per chiunque voglia apprendere una lingua nel minor tempo possibile, da solo e senza studiare.
Gli ingredienti principali?
SRS e ascolto passivo.
Funziona davvero?
La tecnica funziona davvero? Certamente, anche da sola. Ma se vuoi sfruttare il più possibile la sua efficacia ti consiglio di utilizzare Anki (in particolare i super mazzi firmati Autocrescita) e ovviamente anche un po’ di sano Shadowing.
[EDIT 05/04/2019] Nuovo big video direttamente da Osaka city. Check it:
Cos’è l’ascolto passivo?
L’ascolto passivo, come suggerisce la parola, consiste nell’ascoltare materiale audio in lingua senza prestarci particolare attenzione.
Può essere svolto accendendo il computer, la televisione, o con delle semplici cuffie.
Hai presente quando sei al bar e senti che due persone del tavolo di fianco stanno conversando tra di loro? Forse non lo sapevi, ma in quel momento stai praticando dell’autentico ascolto passivo! Buon per te! 🙂
Come funziona l’ascolto passivo?
Il meccanismo di funzionamento è molto semplice.
Hai presente quella storia per cui usiamo solamente il 5% del nostro cervello? Ecco, con l’ascolto passivo ne usi solamente il 2, percento.

Scherzi a parte, la storia del 5% non dovrebbe suonarti nuova.
Non tutto quello che percepiamo, infatti, viene processato dalla parte conscia della nostra mente. Quando guardiamo un’immagine, ascoltiamo una canzone o leggiamo una scritta, la nostra mente viene inondata da una quantità gigantesca di informazioni.
Ovviamente non possiamo gestirle tutte subito, e per questo molte di esse vengono “messe da parte” e date in pasto a un’altra zona della nostra mente, la nostra parte inconscia.
Questa zona, inaccessibile alla coscienza umana, ha molte più risorse di calcolo e può quindi gestire una quantità così grande di dati grezzi che coscientemente non potremmo nemmeno immaginare.
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Come può esserti utile tutto ciò?
La cosa interessante è che possiamo sfruttare la nostra mente e questo suo strano modo di funzionare a nostro vantaggio.
Possiamo dare in pasto alla nostra mente inconscia una quantità enorme di informazioni complicatissime, aspettare un po’ di tempo, e assistere allo spettacolo del nostro cervello mentre compie spontaneamente la sua magia.
Quello che succede, infatti, è che la mente inconscia elabora tutti i dati che riceve come se fosse un computer. Se le diamo in pasto una grande quantità di canzoni jazz, ad esempio, dopo qualche mese diventeremo bravissimi a riconoscere il jazz e i suoi vari sottogeneri. Sapremo benissimo come sono fatte le canzoni, quali sono gli strumenti più utilizzati e come funzionano gli assoli.
La stessa cosa è possibile quando si tratta di imparare una lingua straniera.
Se troviamo il modo di caricare nella nostra mente centinaia di migliaia di giga di lingua cinese parlata, dopo qualche mese diventeremo bravissimi a riconoscere e a capire meglio il cinese. Inutile dire che un modo per farlo c’è, ed è proprio l’ascolto passivo.
Come usare l’ascolto passivo per imparare una lingua
Tutto quello che ti serve per cominciare è un semplice lettore mp3 (o ancora meglio uno smartphone), un bel paio di cuffie comode e resistenti, e una o due orecchie.
A questo punto, non devi fare altro che scegliere il tuo podcast, telefilm, o programma radio preferito e tenere il tutto acceso e con le cuffie ben indossate. Facile, no?
Puoi ascoltare mentre sei in casa, mentre sei in treno o mentre fai la spesa. Puoi portarti le cuffie in palestra, in spiaggia o in biblioteca.
Esatto, puoi anche ascoltare mentre stai facendo qualcos’altro! È proprio questa la cosa più straordinaria.
Se il suono nelle cuffie ti infastidisce, ti basterà regolare il volume fino a che la tua concentrazione non ritornerà a un livello accettabile. Quando facevo ingegneria ascoltavo anche durante lo studio. Dopotutto, col volume giusto, è proprio come studiare in un posto in cui ci sono delle altre persone, una cosa che probabilmente riesci a fare già senza problemi.
Sdogana l’uso delle cuffie e prova a indossarle in tutte le situazioni che ti capitano.
Ricordati che più tempo riuscirai ad ascoltare, e più velocemente ti avvicinerai all’obiettivo di imparare e migliorarti nella lingua dei tuoi sogni!
E se non funziona?
Il famoso poliglotta Benny Lewis, in un articolo del suo blog, sostiene che l’ascolto passivo di una lingua non ti aiuterà a migliorarne la comprensione.
All’inizio pensavo che fosse un’affermazione piuttosto strana, soprattutto considerando il fatto che grazie a questa tecnica sono riuscito a imparare il giapponese a tempo di record e senza studiare.
Eppure, a pensarci bene, anche una risorsa così interessante può essere del tutto inutile se usata nel modo sbagliato. In particolare, bisogna fare attenzione ad alcune cose:
- La quantità di materiale dev’essere mastodontica. Ascoltare per una o due ore al giorno potrebbe non bastare affatto. Per far sì che l’effetto inconscio entri in azione il cervello ha bisogno di tantissimi dati su cui lavorare, perciò è necessario esporsi alla maggior quantità possibile di materiale in lingua straniera. Comincia con mezz’ora di materiale ogni giorno, poi passa a un’ora, due ore, tre ore, e così via finché non arrivi alla massima quantità possibile. Più tempo ascolti, prima comincerai a capire!
- Essere costanti è importantissimo. Un altro requisito fondamentale è essere costanti. Formare la propria competenza in una lingua è un po’ come bollire l’acqua per fare il te. Se dopo un po’ ci stanchiamo e togliamo il bollitore dal fuoco l’acqua comincerà a raffreddarsi, e dovremo ricominciare tutto da capo! Se all’inizio hai pochi risultati non ti preoccupare, è perfettamente normale. Datti solo un paio di mesi, e se sarai costante vedrai i miglioramenti più straordinari a cui tu abbia mai assistito.
- Non deve essere l’unica risorsa. Quando si nuota, saper muovere bene le braccia è essenziale. Detto questo, nuotare muovendo solo le braccia è da stupidi, oltre che estremamente difficile. Allo stesso modo, non limitarti all’ascolto passivo ma usalo in combinazione con le altre risorse, come la lettura, la conversazione e un po’ di sano SRS.
Provaci!
Se anche tu stai imparando una lingua e vuoi migliorarti, prova a dare una possibilità all’ascolto passivo. Vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare. Non solo, potrebbero anche essere così straordinari da farti rimanere a bocca aperta!
E ricordati che la conoscenza è potere, ma solo se la applichi veramente. 🙂
Buon ascolto!