
La lingua giapponese ha 3 alfabeti principali:
- Hiragana
- Katakana
- Kanji
l’Hiragana e il Katakana sono alfabeti fonetici, entrambi di 48 segni, che servono a scrivere i suoni della lingua giapponese.
I Kanji, invece, sono un alfabeto gigante di 2000 caratteri (in realtà sono decine di migliaia, ma per leggere e scrivere normalmente ne bastano 2000), e rappresentano uno degli ostacoli più grandi di chiunque voglia cominciare a studiare giapponese, che sia da autodidatta o in una scuola. Anche i giapponesi li trovano molto difficili, e seguendo il metodo scolastico tradizionale impiegano quasi una decina d’anni per impararli tutti.

2000 segni, per giunta piuttosto complicati. Un incubo, vero? E se ti dicessi che esiste un metodo straordinario che ti permette di memorizzarli tutti in poco tempo, diciamo dai 2 ai 4 mesi, studiando solo un paio di orette al giorno?
Se hai intenzione di studiare il giapponese e memorizzare tutti i kanji, continua a leggere per scoprire la mia guida su come è possibile studiare 2000 Kanji nel minor tempo possibile e con il minimo sforzo.
Come imparare 2000 Kanji in 2 mesi
Il metodo di cui sto parlando è quello che ho usato io stesso per imparare 3000 Kanji in 3 mesi (i Kanji mi piacciono, quindi ne ho voluti aggiungere 1000 facoltativi. Così, perché mi voglio bene 🙂 ).
Un paio di precisazioni prima di cominciare:
- Con questo metodo studierai solo la scrittura e il significato dei singoli Kanji. Ti occuperai della lettura, cioè come vengono pronunciati all’interno delle parole, in un secondo momento.
- Con questo metodo studierai tutti quanti i Kanji prima di cominciare a studiare il giapponese vero e proprio.
Perché tutto questo?
È presto detto. Studiare le pronunce assieme alle parole è molto più semplice, veloce, e divertente che non studiando direttamente tutte le letture del singolo Kanji.
Il metodo si basa sullo straordinario libro Remembering the Kanji e sull’uso di un programma SRS (Anki, nel nostro caso). Puoi scoprire come usare quest’ultimo nella parte finale di questo articolo.
Per altre informazioni su come usare un programma SRS ti rimando ai seguenti articoli:
Remembering the Kanji
Remembering the Kanji (RTK per gli amici), è un libro scritto dal filosofo James Heisig, e spiega in maniera dettagliata il modo più veloce per studiare tutti e i 2000 Kanji del giapponese.
Come puoi vedere nell’immagine, ogni Kanji è costituito da uno o più mattoncini di base, che Heisig chiama primitivi.

Secondo Heisig, il modo migliore per studiare e ricordare definitivamente un Kanji è il seguente:
- Associare a quel Kanji una sola parola chiave, il significato del Kanji
- Associare a ogni primitivo che costituisce il Kanji una parola chiave, il significato del primitivo
- Creare una storia in cui compaiono le parole chiave dei primitivi e quella del Kanji
- Visualizzare la storia, immaginando bene i dettagli sensoriali (visivi, uditivi, tattili…)
- Memorizzare la storia
Una volta che riuscirai a memorizzare la storia, per ricordare il Kanji ti basterà ricostruirlo partendo dalle parole chiave che vi compaiono.
Ecco un esempio!
Prendiamo il Kanji 字, che significa carattere (nel senso di carattere cinese, lettera di un alfabeto).
Osservandolo attentamente, notiamo che è costituito da due primitivi:
- uno è 子, che significa bambino
- l’altro è 宀, che significa tetto
Una precisazione: il carattere 子 esiste singolarmente con il significato di bambino, mentre il carattere 宀 da solo non ha nessun significato.
Procediamo con il metodo Heisig:
- La parola chiave di 字 è carattere (nel senso di carattere cinese) o anche lettera di un alfabeto.
- Ai primitivi che lo costituiscono assegniamo le parole chiave bambino (子) e tetto (宀)
- Creiamo una storia in cui compaiano le parole chiave carattere, bambino e tetto
- Un bambino, sotto un tetto, studia un carattere: è la lettera A!
- Visualizziamo la storia con tutti i dettagli necessari: immaginiamo un tipico bambino (magari un bambino che conosciamo), il carattere che sta studiando (immaginiamocelo molto luminoso in modo che rimanga bene impresso), e il tetto che lo ripara (visualizziamo bene la sua forma e il colore delle tegole)
- Mandiamo bene a mente la storia, ripassandola per 1-2 minuti
A questo punto il Kanji è stato completamente memorizzato e possiamo procedere a quello successivo.

2 minuti per ogni Kanji
Come vedi, con questo metodo ci vogliono circa 2 minuti per studiare ogni singolo Kanji. Ciò significa che puoi studiarne 30 nuovi ogni giorno mettendoci solo un’ora!
Forse la cosa che ti preoccupa di più è il pensiero di dover inventare tutte le storie da zero.

Non ti preoccupare troppo di questo dettaglio. Nel libro verrai guidato passo passo nella creazione di storie efficaci, e in alternativa puoi sempre usare le storie già fatte che trovi su questo sito (o in italiano su quest’altro sito).
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Memoria immaginativa
Il punto chiave, quello che ti consiglio di fare molto bene, è il numero 4.
Visualizzare i dettagli della storia come se fossero veri è estremamente importante per attivare la tua memoria immaginativa e imprimerne per bene nella mente il ricordo. Immagina colori vivaci, movimenti dinamici e suoni realistici, cercando di ricrearli nella tua mente il più fedelmente possibile.
E la memoria a lungo termine?
Finora ti ho mostrato come memorizzare un Kanji la prima volta, ma come fare per ricordarselo bene anche quando sono passati mesi dalla prima studiata?
È qui che entra in gioco Anki, il programma SRS grazie al quale puoi ricordare una tonnellata di informazioni in poco tempo.
Come usare Anki per studiare i Kanji
Per prima cosa, dopo aver installato Anki (se sei alle prime armi puoi seguire la mia guida introduttiva), scarica il mazzo condiviso di RTK. È un mazzo già fatto che contiene 3000 Kanji, 2000 di RTK 1 e 1000 di RTK 3 (il terzo libro della serie Remembering the Kanji). Per saper leggere e scrivere in giapponese sono sufficienti 2000 caratteri, quindi puoi tranquillamente ignorare gli altri mille.
A questo punto, apri il mazzo appena scaricato facendo doppio clic su di esso (mi sento molto Aranzulla in questo momento), e ti verrà caricato automaticamente nella schermata principale di Anki.
Ora sei pronto per iniziare la tua prima studiata.
Studio
Innanzitutto, setta il numero di Kanji che vuoi studiare nelle opzioni del mazzo (se ti perdi puoi sempre fare riferimento alla mia guida).
Poi, fai clic sul nome del mazzo e avrai davanti a te il Fronte della prima carta.
Quella sottolineata e in blu è la parola chiave del Kanji (è in inglese, ma puoi trovare la traduzione qui o su un qualsiasi dizionario). Cliccando su Mostra la risposta puoi vedere il Kanji vero e proprio.
Applica i punti da 1 a 5 che ti ho mostrato poco fa per fare la prima studiata, aiutandoti con il libro Remembering the Kanji. (Puoi anche usare le storie già fatte che trovi su questo sito e in italiano su quest’altro sito.)
Ora clicca su Normale (se è la prima volta che studi la carta) e poi procedi a quella successiva.
Ripasso
Quando ripassi una carta, invece, fermati alla schermata dove si vede la parola chiave e cerca di ricordare la storia associata a quella parola. Ad esempio, quando incontri la carta character, cerca di ricordare la storia del bambino che studia il carattere sotto al tetto.
Scrivi il Kanji su un foglio di carta (o fai finta di disegnarlo con il dito), e clicca su Mostra la Risposta. Dopodiché puoi valutarti come al solito cliccando su Difficile, Normale o Facile.
Domande?
Questo, in sintesi, è il metodo che ho usato per studiare tutti i Kanji del giapponese.
Quali sono i Kanji con cui hai incontrato più difficoltà? Quale parte del metodo trovi più difficile da applicare?
Lascia un feedback nei commenti qui sotto per farmi sapere cosa ne pensi, oppure scrivimi direttamente per saperne di più sulla combinazione RTK + Anki: il metodo più efficace per imparare 2000 kanji in autonomia.
Immagini tratte da https://en.wiktionary.org (CC BY 3.0)