Anki, se ancora non lo sapessi, è un sistema di carte virtuali che ti permette di memorizzare grandissime quantità di informazioni in tempi ridicolmente brevi.
10.000 parole di una lingua straniera in meno di un anno? Fatto.
2.000 kanji (caratteri giapponesi) in soli 2 mesi? Assolutamente possibile.
Finora ti ho parlato di questo strumento straordinario prevalentemente come mezzo per imparare le lingue, ma in realtà puoi usarlo per memorizzare molte altre cose. Ecco qualche esempio:
Matematica, Fisica e Ingegneria
Nel mio corso di Ingegneria Elettronica girava voce che ci fosse un esame molto più difficile di tutti gli altri, con uno scritto molto tosto e un orale ancora più tosto da superare. Questo perché, si diceva, il professore era molto esigente e chiedeva molta precisione nell’esporre tutti quanti gli argomenti. In effetti, alla luce dei fatti, alla fine del corso ci siamo tutti resi conto che gli argomenti erano molto dettagliati e piuttosto complessi, e che sarebbe stata dura superare le due prove.
Per quanto riguarda lo scritto, c’era poco da fare. Bisognava esercitarsi ed esercitarsi, seguendo gli esercizi proposti dal professore e i testi dei vecchi esami.
L’orale invece, come ho già detto, era la parte più tosta. Il professore ci aveva fornito 40 domande, delle quali una o due ci sarebbero state chieste all’orale. Peccato che ogni domanda era in realtà un argomento del corso a sé stante, con una paginata di conti e formule da comprendere bene e memorizzare.
Appena ho visto la modalità dell’esame ho subito pensato a una cosa: “Anki mi salverà la vita”. E così è stato. Grazie al mazzo da me creato sono riuscito a memorizzare le informazioni necessarie studiando mezzoretta al giorno per solamente un mese. E la cosa migliore è stata che non ho dovuto fare la stressante studiatona finale: gli argomenti erano ormai stabilmente collocati nella mia memoria a lungo termine.
Il giorno dell’esame non avevo tensioni (nonostante il professore fosse particolarmente minaccioso), e lo superai al primo tentativo.
Anche tu puoi usare Anki per studiare una materia scientifica. In particolare, te lo consiglio per tutte quelle formuline matematiche che dovresti impararti a memoria ma finisci sempre per dimenticare.
Ti basta creare un nuovo mazzo, mettere il nome della formula del Fronte della carta e la formula stessa nel Retro. Se non vuoi usare LaTeX per scrivere la formula matematica con il computer (e ti assicuro che non vuoi fare una cosa del genere), puoi usare il programma Lightshot per copiare la formula direttamente dal tuo schermo. Dopo averlo installato, premi il tasto Stamp della tua tastiera per scattare uno screenshot, ritaglia la parte di schermo che ti interessa copiare e premi Copia. A questo punto, nella schermata Aggiungi di Anki, clicca nel riquadro Retro e premi Incolla.
Mai più formule trigonometriche dimenticate 😉
Anatomia
Non ho mai studiato medicina, ma a quanto ne so Anatomia è uno degli esami più terribili delle università tutte. Occupa praticamente un semestre solo lui, ed è pieno zeppo di informazioni e termini strani da memorizzare.
Praticamente: cibo per SRS.
Per creare il mazzo di Anatomia perfetto puoi ispirarti ai mazzi condivisi che trovi sul sito ufficiale di Anki. Sono in inglese, ma ti possono dare un buon aiuto su come strutturare al meglio le tue carte.
Consiglio bonus: alla fine, come nei telefilm, puoi ripassare tutto con il tuo ragazzo o con la tua ragazza 😛
Giurisprudenza
Per Giurisprudenza vale lo stesso discorso fatto per Anatomia. Tantissime leggi e sottoleggi da ricordare a memoria: perché non sfruttare i vantaggi dello straordinario sistema di ripetizioni dilazionate? Questa volta, il vantaggio è che le informazioni sono già catalogate e numerate secondo uno schema più o meno razionale. Anche qui puoi dare un’occhiata ai mazzi condivisi, giusto per avere un’idea.
Programmazione
Se Anki è perfetto per studiare le lingue, perché non usarlo per studiare un linguaggio di programmazione?
Derek Sivers, nel suo fantastico blog, ha scritto un articolo molto esaustivo sulla questione, in cui spiega nel dettaglio come usare un SRS per imparare a programmare. Se ti interessa dacci un’occhiata, è scritto davvero molto bene.
Musica
Ultimo, ma non per importanza, è un utilizzo degli SRS che forse non ti aspettavi: memorizzare la musica.
Sicuramente memorizzare la teoria musicale è qualcosa di tutt’altro che banale, e uno strumento come Anki ti permetterebbe di ottimizzare il carico di studio e diventare un maestro del tuo genere in brevissimo tempo. Ma c’è di più. In Anki hai la possibilità di aggiungere, oltre che delle immagini, anche dei file audio alle tue carte. Questo ti permette, ad esempio, di studiare una canzone che vuoi ricordarti a memoria registrandola pezzo per pezzo e inserendo poi i vari frammenti in altrettante carte.
Anche in questo caso sbircia pure i mazzi già fatti sul sito ufficiale per avere un po’ di idee.
Suggerimenti finali
Forse non conosci Anki molto bene, o addirittura non sai neanche di cosa stiamo parlando. In questo caso ti consiglio di dare una lettura alle mie mini-guide sull’argomento:
Se invece ti senti pronto e vuoi cominciare a usare questo straordinario strumento per portare la tua conoscenza di questi argomenti al livello superiore, puoi cominciare subito a darti da fare, creando da oggi le tue prime carte.
Come ultima risorsa ti lascio questo link a una pagina del sito di Super Memo, in cui puoi trovare 20 consigli per creare delle carte efficaci e utili per il tuo studio.
Mi sembra di aver detto Anki troppo… 😀 Ci vediamo nei commenti!